Capitolo 20

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Dicembre.
«Cel? Cel? È tardi.» sussurra Liam dolcemente,  «Mh?» mugugno, «Oggi Harry parte.» mi informa, «Ah... Dio!» esclamo, «Hai tempo per mangiare qualcosa e vestirti.» ridacchia, «Non ho nessun vestito, a parte quello.» ammetto, «Posso darti un'altra mia felpa e dei pantaloni.» mi rassicura, «Grazie, davvero.» gli sorrido.
Si siede accanto a me e mi fissa mentre mangio, «Non sono così bella appena sveglia. Non so come tu faccia ancora ad essere vivo, sembro uno zombie.» rido, «No, invece sei bellissima per me. Chi se ne importa se sei appena sveglia.» confessa, gli regalo un immenso sorriso, «Ti prendo i vestiti.» mi informa, io annuisco.

Dopo aver finito di fare colazione mi vesto in fretta e ci catapultiamo fuori casa, dopo aver adunato le mie cose.
Arrivo giusto in tempo, Liam mi lascia da sola, perché a quanto pare ha delle commissioni da fare. Mi addentro nell'immensa stazione ferroviaria, accendo il cellulare e chiamo Harry, «Dove sei?» mi domanda con un tono di nervosismo, «Sono qui, dimmi il binario e arrivo.» dico, «9, ti aspetto.» controbatte chiudendo la telefonata.
Ripongo il cellulare in tasca e comincio a correre, arrivando senza fiato al binario, «Haz!» esclamo, «Cel! Pensavo di non vederti più.» ammette, «Non ti liberi di me così facilmente, bimbo.» ridacchio, «Ci vediamo tra qualche giorno, fatti sentire.» mi dice, «Certo, Anne?» domando, «Sta prendendo delle cose, è dall'altra parte.» dice, «Capisco. Mi farò sentire, non preoccuparti, fallo anche tu.» controbatto, «Ovvio. Liam?» mi domanda, «Aveva delle cose da fare, viene a prendermi appena vai via.» rispondo, «Oddio, ma questi non sono vestiti tuoi, ora me ne sono accorto.» mi canzona, «Ooops! Vero, non ne avevo e mi ha prestato dei suoi, non potevo uscire con quel vestito, dai!» ridacchio, «Beh, su questo hai ragione.» ammette.

Dopo una decina di minuti siamo ancora qui, a parte il fatto che Anne si è trattenuta ed Harry sta per andare, «Mi mancherai.» confessa, «Ih piantala! Sarà giusto qualche giorno.» dico, «Lo so, ci vediamo, babe.» sussurra avvolgendomi in un caldo abbraccio, ricambio e mi allontano, raccomandandolo di salutarmi sua madre.

Mi avvio verso l'uscita, mentre mi giro ogni tanto per controllarlo, quella peste mi occupa sempre i pensieri...
Aspetta... cosa? Louis? Quello è Louis? Quando, come e perché è qui? Non è che la mia vista sia eccellente, ma quello gnomo non è irriconoscibile.
Si... SI STANNO BACIANDO? Oddio! Non posso crederci!
Gli occhi del riccio brillano quando si staccano, si abbracciano e lui va via... sono così felice. Finalmente il mio piccolo ometto ha trovato l'amore, non si direbbe per la persona però.

 Finalmente il mio piccolo ometto ha trovato l'amore, non si direbbe per la persona però

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