Capitolo 10

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Novembre.
Niente sembra impanicarmi qui su, è così tranquillo, a parte l'agitazione dentro di me.
«Ciao, tesoro. Ti ho ascoltata, sta' tranquilla,» rimbomba una voce, «Mamma? Mamma? Sei tu?» domando, «Si, io sto bene. Non preoccuparti, non dovevi neanche scusarti, hai pensato a studiare come ti ho sempre detto e sei sempre rimasta la mia piccola cocciuta.» continua, «Cosa faccio?» le domando, «Perdona sempre, affidati a pochi, porgi fiducia a tuo padre, ti vuole bene e vuole proteggerti. Promettimi che perdonerai Harry, e metterai fine a questa tempesta tra te e Liam.» dice, «Lo farò, tu però non lasciarmi, ho bisogno di te. Seguimi.» controbatto, «Certo, Lili, sarò sempre al tuo fianco, ora però vai, è tardi.» mi sollecita, «Vado. Ciao mamma.» mormoro ritrovandomi accecata in una stanza completamente bianca, «Celine!» esclama mio padre vendendo ad abbracciarmi, «Ciao... eh... cos'è successo?» domando, «Era troppo forte 'sta volta.» spiega, io annuisco, «Come ti senti?» mi domanda, «Meglio.» ammetto sincera, «Harry?» domando, «È alla partita con Anne, arrivano tra poco, è quasi finita.» mi informa, «Ok. Ascolta papà.» lo richiamo, «Dimmi.» mi sorride, «Scusami. Mi comporto sempre in modo poco consono con te, ti faccio preoccupare e parlo poco e niente. Ma credo che tu riesca a capire quanto sia difficile. Io ho perso una madre, tu una moglie.» confesso, «Non devi scusarti, mai, non c'è bisogno.» mi rassicura, «Vuoi che chiamo Zayn, Niall e Liam?» mi domanda, «No!» strabuzzo gli occhi, «Cioè, no. Preferirei di noi.» ridacchio, «Non preoccuparti, attenderemo i due qui.» dice.

Ore 22:45
Bussano alla porta, «Ciao!» mormorano entrambi, «Ciao.» sorrido flebile, «Come ti senti, Cel? Stai meglio? Ti abbiamo portato qualcosa dato che la permanenza sarà noiosa qui.» dice Anne preoccupata, «Grazie mille.» dico, «Comunque sto meglio.» la rassicuro, «Vi lasciamo soli, vero, Jos?» domanda la donna a mio padre, lui annuisce lasciando me ed Harry.
«Lin, ciao..» mi sorride, «Ciao, Haz.» sorrido flebile, «Credo che noi due dovremmo parlare.» ammette, «Già.» approvo, «Sono stato davvero uno stronzo. Sai quanto ti voglio bene e mi sono maledetto per non esserci stato ore fa. So che avevi bisogno di me.» dice, «Può capitare, non sei il mio dottore.» dico facendo scoppiare a ridere entrambi, «Solo che... ero così furioso. Tu sei la mia migliore amica, mia sorella. Ricordi la prima volta che ci incontrammo? Perché io si.» ammette divertito, «Quando tu avevi quel pagliaccetto strano verde acqua.» aggiungo, «Dio mio! Dovevo far causa a mia madre per tutti quei vestiti orribili.» dice, «Approvo.» rido, «Sei sicura di star meglio? A me puoi dirlo.» domanda preoccupato, «E tu? Sei sicuro di esserti pentito delle cose che hai detto?» lo punzecchio, «Sei seria? Andiamo!» alza gli occhi al cielo, «Provo ancora rancore.» ammette a testa bassa, «Lo so. Non sono stupida.» sbotto scocciata, «Nessuno ti ha detto che lo sei.» afferma, «Comunque ti chiedo ancora scusa.» mormora, «Non è necessario, è tutto ok.» lo rassicuro, «Ma sappi che sono ancora arrabbiato per ciò che hai fatto, eh!» mi canzona, «Gne gne gne!» lo scimmiotto, «Vieni qui, dai.» lo sollecito, si avvicina a me e mi stringe in un caldo abbraccio. Non nego di averne avuto il bisogno.
«Cosa si fa?» mi domanda, «Facciamo andare via questi due, io rimango qui.» spiega, «Ehi... non c'è bisogno.» mormoro, lui scuote il capo per poi uscire e richiamare mio padre ed Anne, «Harry vuole rimanere qui.» ammetto, «Haz!» alza gli occhi al cielo sua mamma, «Non c'è bisogno, davvero.» lo rassicura mio padre, «No, io devo rimanere. La doccia l'ho fatta e ho qui tutti i libri.» controbatte, «E la scuola? Salti?» domando, «Si, domani salto.» mi sorride, «Harry...» mormora Anne rassegnata, «Io rimango. Tu sei vuoi andare vai.» dice il mio amico infastidito facendomi ridacchiare, «Cel, noi andiamo. Ti ho lasciato tutto nell'armadio, se hai bisogno chiama. Domattina vengo così finiamo i controlli, cercate di riposare entrambi.» mi raccomanda, «Certo.» dico, «Ci vediamo.» conclude lasciandomi un bacio tra i capelli, «Chiamate se avete urgenza.» continua Anne abbracciandomi, «Si, non preoccupatevi.» afferma Harry scocciato.

Rimaniamo così da soli, «Finalmente un po' di pace.» ridacchio, «Già. Sono troppo appiccicosi delle volte.» alza gli occhi al cielo, «Lo so... che facciamo?» domando, «Non ho idee, ma se vuoi possiamo leggere qualcosa.» suggerisce, «Nicholas Sparks, "Le pagine della nostra vita".» sorrido beffarda, «Mi conosci bene. Posso?» domanda sul punto di sdraiarsi accanto a me, «Certo.» annuisco.

"L'amore più bello è quello che risveglia l'anima e che ci fa desiderare di arrivare più in alto, quello che incendia il nostro cuore e porta la pace nella nostra mente. Questo è quello che tu mi hai dato ed è quello che speravo di darti per sempre."

E in questo modo, desiderato da tanto, che mi lascio cullare e sprofondare in un sonno pesante. Tra le braccia di Harry e il suo profumo che tanto amo.

Between love and competition || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora