Novembre.
Avvolta tra le mie lenzuola bianche e fredde rimugino su ieri sera e quel ch'è successo. Sono confusa a riguardo e ringrazio il cielo che oggi sia domenica, altrimenti non avrei sopportato un'intera giornata di scuola avendo Liam tra i piedi.
Sono arrabbiata, con me stessa, con Eleanor ma anche con lui. Ha continuato a scrivermi, dicendo che sarebbe venuto a trovarmi per chiarire la situazione, che non vuole perdermi e tutte queste stronzate che sono state puntualmente ignorate dalla sottoscritta.
Ha capito chi sono ormai e non mi diverte essere ferita, ma se succede qualcosa di certo non me ne sto con le mani in mano, perciò afferro il telefono e digito il numero di Zayn, nella speranza di una risposta, «Pronto?» risponde, «Zee, ho bisogno di te.» ammetto, «Dimmi tutto.» dice ancora con la voce impasta dal sonno, «Potresti farmi un favore grande? Tu sei la persona giusta ed Harry non può occuparsene, verresti a casa?.» gli spiego, «Hai chiamato la persona perfetta, Celly.» ridacchia, «Oh Dio! Quando smetterete di inventarmi tremila soprannomi?» lo canzono, «Mai mai mai. Per che ora vengo?» mi domanda, «Anche adesso, mio padre è uscito stamattina presto e torna verso pranzo, perciò nessun problema, se ti va rimani anche a mangiare con noi.» gli suggerisco, «Non voglio creare disturbo.» confessa, «Non preoccuparti, vado a prepararmi.» annuncio per poi staccare ed alzarmi finalmente dal letto.
Scendo in cucina, trangugio qualcosa e mi fiondo subito in doccia, una volta pronta opto per jeans e un maglioncino. Il campanello suona, vado giù in tutta fretta ed apro, «Ehi.» sussurro, «Ehilà!» esclama anche lui sottovoce, lo invito ad entrare e chiudo la porta, «Allora? Cosa dovrò fare?» mi domanda sedendosi sul divano, «Avverrà tutto in cortile, devi semplicemente baciarmi.» spiego facendogli strabuzzare gli occhi, «Cosa? Sei pazza?» mi domanda, «Zayn, ti prego, ho bisogno di te e sei l'unica persona che può farlo.» lo imploro, «È una cosa assurda, Celine!» esclama, «Ti prego!» cantileno, «Ma solo perché siamo amici, solo.» dice, io annuisco soddisfatta.Usciamo in cortile dopo essermi infilata il cappotto, attendiamo mentre il vento ci taglia la faccia e il mio cellulare continua a suonare, «Finirà di farci sobbalzare?» mi domanda divertito, «Prima o poi si, non preoccuparti.» gli sorrido, «Ma quindi? Per chi è?» domanda curioso, «Liam.» mormoro titubante, «Liam? Liam Liam?» strabuzza gli occhi, «Si.» sussurro con lo sguardo basso, «Per cosa? A cosa serve questo favore?» domanda insistente, «È solo un favore, appunto.» ribadisco seria, «Va bene, non mi intrometterò.» mi sorride flebile.
Passano almeno quindici minuti ma di Liam neanche l'ombra, »Aspetta... forse è lui. Tu baciami e basta.» sussurro, «Metti una mano sul volto e una sul fianco, o come ti esce spontaneo. Insomma, fa' finta di baciare la tua ragazza vera e propria.» gli spiego vedendolo impacciato.
Si avvicina a me, i suoi occhi sono così timorosi, mi chiede il permesso con essi per poi posare le sue labbra fredde sulle mie.Cerchiamo di resistere il più a lungo possibile, poi ci stacchiamo cercando di non dare nell'occhio, «Allora? Secondo te ha funzionato?» domando, «Non so, lo scopriremo soltanto vivendo.» ridacchia leggermente rosso in viso.
Ci allontaniamo di un metro circa, ci ricomponiamo e cominciamo a chiacchierare di qualcosa che non so, fingendo di sostenere una conversazione divertente agli occhi della gente, «Ah quindi ora cominciamo a farci i dispetti?» domanda con tono alto una voce alle nostre spalle, mi giro verso quel punto, ci ha scoperti, «Ciao Liam!» sorrido beffarda, «Come hai potuto? Sai che quel bacio non è stato colpa mia, Cel!» esclama arrabbiato, «Liam... cazzo! Lo capisci che neanche io capisco cosa mi passa per la testa! Dio mio... ma sai cosa significa? Ma poi quali cazzo di dispetti?» controbatto, «Ho capito come sei fatta. Vuoi giocare sporco e vendicarti. Va bene... come vuoi!» esclama ancora, «Sei serio? Davvero? Tu sei pazzo! Sei fuori di testa!» ammetto sincera, mentre Zayn cerca di capire cosa succede, «Cel! Cazzo!» sbuffa Liam rassegnato.
Le lacrime cominciamo a rigarmi il viso, senza una fottuta ragione, rientriamo in casa mentre c'è il gelo totale tra me e il mio amico, lui non ha spiccicato parola e mi sento così in colpa. Liam è fuori, in uno stato pietoso, ferito nel petto come lo sono anch'io.
Tante volte mi chiedo se io e lui abbiamo un filo che ci lega, quel filo rosso di cui tutti parlano, ma scaccio via quel pensiero, perché non penso proprio.Ore 13:30
Il campanello suona, è Harry, l'abbiamo invitato a pranzo da noi.
«Ehi, Lin. Zayn?» chiede stupito, «Ciao Harreh! Come va?» gli domanda il moro facendo finta di nulla, «Tutto bene. Come mai qui?» domanda insistente, «Abbiamo studiato insieme.» confesso frettolosa, «E non mi hai detto nulla.» corruccia la fronte il riccio, «Ero così stanca da ieri che ho dimenticato anche di mangiare stamani.» mento, «Vabbè, fa nulla. Che avete studiato?» ci domanda... quante domande, Dio mio!
«Abbiamo studiato latino, ci sono delle cose che non ho capito e Celly mi ha aiutato.» ammette Zayn, «Ah... beh Lin è molto brava in latino.» dice sorridendomi ampiamente il riccio, «Grazie, Haz. Ora venite a mangiare.» gli ordino, «E Jos?» mi domanda Harry, «Si è trattenuto lì, credo.» rispondo.
Harry sa, questo è quello che conta. Si è trattenuto al cimitero.
«Capisco. Bene, buon appetito!» annuncia ancora il mio amico.Concludiamo di pranzare appena mio padre arriva, ci saluta tutti mentre Zayn fa lo stesso dato che va via, «Chiamami poi.» sussurro mentre ci scambiamo un abbraccio veloce, lui annuisce e saluta anche Harry, per poi uscire di casa.
Saliamo in stanza, mi sdraio sul letto mentre contemplo il soffitto, «Allora... Zayn eh? Ti piacciono i cattivi ragazzi?» mi canzona, «Cos? Haz? Sei serio? Io e Zayn siamo amici e lui non è cattivo.» ammetto, «Dai scherzavo. Seriamente... perché era qui?» mi domanda con tono austero, «Te l'ho detto, abbiamo studiato.» rispondo limpida, «Lin... non ti dimentichi mai di aggiornarmi su cosa fai, dove sei e quando.» controbatte, «Può capitare a volte.» faccio spallucce, «Celine. Non prendermi in giro.» dice alzandosi e fissandomi, «Harry, calmati.» ridacchio, «Celine, sono serio!» esclama, «Non... perché mi prendi in giro, cazzo?!» domanda, «Non ti sto prendendo in giro, Harry! Ma sei serio?» controbatto nervosa, «Quando vuoi dirmi la verità? Ho capito tutto. Tu, Liam, Zayn... fate le cose sotto copertura. Tu e Liam vi vedevate a casa sua e non solo per studiare, parliamoci chiaro.» sputa con tono gelido, «E sentiamo, cosa avremmo dovuto fare?» domando sarcastica, «Scopare, Celine, scopare! Ecco cosa facevate. Non capisci che ti sta usando? E tu gli vai anche dietro come una cretina. Ho visto la faccia che hai fatto quando Eleanor l'ha baciato!» insiste, «Oh... wow! Battutone! Che grandi cazzate che spari!» ribatto, «Ah si? Io? Lo dice proprio la grande bugiarda del secolo!» dice, «Ma ti senti? Harry, stai esagerando!» esclamo, «No, io non esagero. Io ti voglio bene e lo sto dicendo per non farti cacciare nella merda più assoluta!» dice preoccupato, «Ma quale merda e merda? Ma sai almeno la verità dei fatti? La sai?» domando, «Come se non si capisse. Sembri una puttana da quattro soldi ma non lo sei!» sputa tutto d'un fiato, «Cosa?... non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere! Questo lo fai perché mi vuoi bene eh? Davvero? Sei serio, Harry? Non ti direi mai che sei uno stronzo, ma in questo momento lo faccio volentieri dato che mi hai soprannominata "puttana"!» continuo, «Ma ho detto che sembri non che lo sei! Perché non capisci? Perché non vai pure dal bravo ragazzetto che poi si scopre un gran puttaniere? Vai, vai pure. Ah no... ti ha ferita, vero? Perché giustamente avevate chissà quale rapporto!» controbatte facendomi scoppiare in lacrime, «Lin... io... non volevo... ok? Solo che ti voglio bene e non posso lasciare che la gente ti tratti così.» ammette affievolendosi leggermente, «Mi sento ferita.» ammetto con voce rotta, «Anch'io lo sono.» dice.
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Between love and competition || One Direction
Fiksi PenggemarSei sedicenni, tutti diversi tra loro, si ritroveranno ad incontrarsi al loro terzo anno di un liceo londinese. Come finirà?