Gennaio.
Due giorni, due fottutissimi giorni da quando Liam mi ignora. Non mi guarda, non mi rivolge la parola e cerca sempre un modo per non rimanere da soli, io e lui.
Con mio padre è tutto apposto, finalmente ha accetto la cosa ed è più apprensivo di prima.
La sveglia suona imperterrita, mi lascio travolgere dal suono per poi alzarmi e scendere in cucina, «Buongiorno!» annuncia mio padre, «Ehilà.» rispondo, «Ho preparato delle uova strapazzate e del bacon, vuoi?» domanda, io annuisco, «Arriverò al nono mese una balena.» ridacchio, «Ma sarai comunque bella, ci sarà tempo per perdere chili poi.» mi rassicura.Facciamo colazione insieme poi vado a vestirmi ed esco di casa, ma non prima di aver salutato mio padre, «Ehi mommy!» esclama Harry, «Ti prego questi nomi no, è come se di punto in bianco ti chiamassi "Daddy".» ridacchio, «Addirittura.» mormora esterrefatto.
Arriviamo a scuola in autobus dopo circa una mezz'oretta, poi ci dirigiamo agli armadietti, «Comunque credo che dovremmo iscriverci a scuola guida.» suggerisco, «Già, abbiamo lasciato la macchina nel garage e chissà quando potremmo usarla.» ammette, «Ne parliamo con mamma e papà, magari usciamo e andiamo a cena, così discutiamo.» dico, «Va bene, allora io ne parlo con mamma appena torniamo, fai la stessa cosa tu?» chiede, «Si sì, vado a chimica.» lo informo, «Ti aspetta "Liam sonotroppofigoperrivolgertilaparolamasonoilpadredituofiglio James Payne".» dice sarcastico, «Già.» alzo gli occhi al cielo.
Prendo i miei libri, chiudo l'armadietto, saluto Harry e vado in classe, «Ciao.» mormoro al moro... nessuna risposta, mi siedo e apro il libro, rassegnandomi all'idea che non mi rivolgerà mai più la parola.
L'ora trascorre molto noiosamente e sempre non finire mai, fin quando il suono della campana non mi risveglia. Alla velocità della luce prendo i libri ed esco dall'aula, ignorando Payne.
Ore 16:30
«No ora mi ascolta quel pezzo di merda, Harry! Cazzo!» esclamo furiosa, «Puoi abbassare la voce?» mi domanda il riccio retorico, «Sono furiosa, Haz! Cristo... fa finta che io non esistessi!» continuo, «Si ma calmati, ti sentirai male.» suggerisce. Mi siedo sugli spalti sospirando pesantemente, «C'è Lou.» mi informa, «Ehi ehi! Ch'è successo bel faccino?» mi domanda, «Ha scoperto di essere incinta e Liam la sta ignorando, dopo una pesante litigata.» mi precede Harry, «Wo wo wo... sei incinta? Cosa? Stai scherzando?!» domanda sorpreso, «Ma che bella notizia! Aiuto! Sarai una madre favolosa e Liam può anche andare a fare in culo.» mi rassicura, «Grazie Tommo, fosse facile però.» ammetto, «Prova a parlargli, magari ti ascolta.» suggerisce, «Eh... dici bene "magari". Non ha un minimo di buon senso, cazzo!» dico, «Ora sta tornando a casa credo, perciò prova ad andare da lui.» afferma Louis, «Non è un'idea malsana, di solito a quest'ora i suoi ancora non ci sono.» ammetto, «Cel! No! Non lo fare, non scaraventare tutto all'aria!» esclama il riccio, «Cosa devo fare, Haz? Non posso continuare a vivere in una situazione così.» ammetto scocciata, «Vado, non aspettarmi, torna a casa.» dico, «No no no, eccome se ti aspetto.» controbatte, «Vai a casa, credo ci vorrà un po' di tempo.» dico con tono serio.
Prendo lo zaino, saluto Louis e mi incammino furiosa verso casa di Liam. Busso alla porta.
«Cosa vuoi?» domanda sporadico, «Parlare, Liam. Cazzo, si parla civilmente!» esclamo, «Non ti scaldare, honey.» dice sarcastico, «Non fai ridere, o mi fai entrare o mi fai entrare.» affermo con aria di sfida, «È casa mia e decido chi far entrare o meno.» aggiunge, «Ah si? Intanto qui ho tuo figlio e per colpa tua sono furiosa e questo aggrava la situazione.» dico, «Intanto quella che non ha detto nulla al padre sei tu.» mi punzecchia, «Sei stata egoista.» ammette, «Hai mai provato a metterti nei miei panni, Liam? Ci hai mai pensato che ho sofferto?» dico, «Ma questo non cambia i tuoi atteggiamenti non altruisti.» fa spallucce, «Neanche ignorarmi cambia il fatto che diventerai padre e la situazione si risolva magicamente.» aggiungo, «Ho 16 anni, cazzo! Posso decidere io la mia vita?» dice furioso, «Ma io non sto dicendo nulla riguardo questo, ti sto semplicemente facendo accorgere che la tua noncuranza mi scivola addosso ma mi irrita allo stesso tempo.» confesso, «Non irritarti, semplice. Vorrei un bambino sano.» mi provoca, «Ascolta, Liam. Cerca di non farmi irritare maggiormente, perché già lo fai di solito. E smettila di avere un atteggiamento così provocatorio.» sibilo, «Non puoi dirmi come mi devo comportare con le persone.» continua, «Cristo! Allora sei proprio duro, eh.» ammetto, «Perché? Perché ce l'hai tanto con me? Perché ce l'hai col fatto che ti ignoro?» esclama annoiato... non esito un secondo, «Perché ti amo.» rispondo mentre le parole escono volontariamente. Mi copro la bocca stizzita da me stessa, provocando un'espressione confusa nel volto del ragazzo, «Cosa intendi?» domanda come se non avesse sentito. Merda, che cazzo ho combinato!
«Fa' finta che io non ti abbia detto nulla!» esclamo andando via, ancora scossa.Corro a casa prendendo il primo bus, arrivo affannata a casa Styles, busso alla porta, «Devo parlare con Harry, Anne!» esclamo, «Oh... certo.» mi sorride.
Mi catapulto nella sua stanza, la apro senza farmelo ripetere due volte, «Harry!» lo richiamo, «Cel! Porca puttana... che spavento!» ammette ancora traumatizzato, «È successa una cosa che non avrei dovuto assolutamente dire.» confesso, «Eh? Sarebbe?» mi sollecita, «Ho detto ti amo a Liam.» mormoro, «Eh? Cosa? Oh porca merda... cosa cazzo hai combinato, Cel? Perché? Aiuto...» rivela scioccato, «Harry, ti giuro, le parole mi sono uscite da sole, automatiche. Non lo avrei mai detto, Dio mio!» mi giustifico, «Merda merda merda.» sussurro, «Ehi ehi ehi, stai calma. Uhm... lui ti ha risposto?» mi domanda tranquillizzandomi, «Ha chiesto "cosa intendi?" ed io ho detto "Fa' finta che non ti abbia detto nulla."» rispondo, «No... no no no, non è possibile, ma come? Com'è successo?» domanda, «Non lo so, Haz, non lo so.» faccio spallucce, «Ma tu lo ami davvero?» domanda sorprendendomi, «Credo sì... sì.» annuisco, «Cosa senti quando sei con lui?» chiede, «Il mio cuore cessa di battere, le gambe si fanno molli e il desiderio di stargli vicino è tanto.
Ma delle volte mi fa così incazzare.» ammetto, «È amore, Cel, è amore.» afferma.
Il bussare alla porta ci distoglie, «Papà mi ha detto che torna tardi da lavoro, mangi qui. Vuoi rimanere per la notte?» mi domanda, «No, non preoccuparti.» la rassicuro.Ore 20:00
La cena è pronta e dalla cucina un forte profumo di pollo arrosto pervade le nostre narici, scendiamo di sotto, «Che buon profumino!» esclama Harry facendo sobbalzare Anne, «Scared, Twist?» domanda il riccio, «You wish, Styles.» controbatte... direi che Harry Potter è il simbolo di questa famiglia da una vita.
Mentre deliziamo questo pollo squisito veniamo interrotti dallo squillo brutale del mio cellulare, «Chi è?» domanda Anne, «Ora controllo.» dico. Mi piego verso il divano e il mio cuore si ferma quando leggo il nome... Liam.
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Between love and competition || One Direction
FanfictionSei sedicenni, tutti diversi tra loro, si ritroveranno ad incontrarsi al loro terzo anno di un liceo londinese. Come finirà?