Capitolo 17

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Novembre.
E mentre ci addentriamo verso una nuova settimana, noi ce la spassiamo in un breve e gelido sabato pomeriggio, tra le campagne londinesi.
La mia sospensione è terminata qualche giorno fa, sono tornata a scuola e diciamo che tutto è tornato alla normalità. A breve ci sarà una partita contro Manchester e Louis, già proprio lui, ha deciso di invitare la squadra, compresi i miei amici ovviamente, nella sua casa in campagna, chiamando anche me... non so cosa io possa fare in mezzo a tutti quei ragazzi, ma ho accettato. Voglio vedere fin dove vuole arrivare.
Al momento siamo in macchina di Liam, io, lui, Harry, Zayn e Niall, mentre gli altri sei nella loro, «Continuo ancora a chiedermi perché dobbiamo incontrarci lì e perché ci sei anche tu.» cantileno il riccio, «Basta, Gromit!» esclama Niall, «Tu smettila di chiamarmi "Gromit", è odioso.» lo punzecchia ancora il mio amico, «È divertente.» ridacchia, «Basta litigare voi due. Magari sta veramente cercando di cambiare, Haz.» lo rassicuro, «Naah, vuole solo comprarci.» ammette Liam, «Bene! Ora ho avuto l'opinione di tutti! Tu, Zayn? Non parli?» dico sarcastica, «Meglio se sto zitto, va'.» sospira, «Ma posso capire perché il nostro gruppo si chiama "Dumbleadore's Army"?» domanda Niall, «Credo sia un riferimento all'esercito di Silente in Harry Potter, nel quinto libro.» spiega Liam, «Ecco, complimenti Lee.» ridacchio, «Ehi! Io sono un fan sfegatato!» confessa, «Lo so, lo so. Anche io ed Harry, forse Niall se non scende dal pero.» lo canzono, «Ve l'avevo detto di fermarci a prendere un caffè per questo soggettone.» dice Zayn, «Sei uno stronzo, Zed!» esclama il biondo facendo scoppiare tutti a ridere.

Arriviamo in questa casa dopo un buon quarto d'ora, ci attende sulla soglia della porta d'ingresso, con indosso un jeans strappato alle ginocchia, una t-shirt e una felpa semplice nera, «Ehilà, Wildcats!» annuncia il liscio sorridente, «Bella casa, Tomlinson.» dice Liam, «Grazie mille.» risponde ingenuo, «Vivi da solo?» gli domanda ancora il moro, «No, mio padre è a lavoro tutto il giorno, ma lui è nella casa in città, ci sono solo le mie sorelle.» ci informa, «Dove son-...» domanda Liam prima che io lo interrompa, «Lee! Basta co' ste domande!» sbuffo, lui ridacchia imbarazzato.
Scendiamo le nostre borse, dato che ci tratterremo solo noi 5 per la notte, ed entriamo in casa.
È davvero grande, ha parecchie stanze, il soggiorno è mega galattico, la cucina altrettanto, «Ragazze, vi presento i Wildcats, la mia squadra.» annuncia alle sue sorelle fiero, pian piano si presentano tutte, sono quattro, due gemelle, Daisy e Phoebe, Charlotte, Félicité e altri due gemelli piccoli, Ernest e Doris, che però non sono qui. Direi che famiglia più grande non possa esserci.

Posiamo le nostre cose all'ingresso e ci dirigiamo in cucina dove troviamo un tavolo imbandito di biscotti, tea e chi più ne ha più ne metta.
Ci invita a sedere con lui, «Allora ragazzi, ora che ci siamo tutti vorrei che sapeste il perché di questa mia scelta. Innanzitutto voglio ricordarvi della partita di fine mese contro un liceo di Manchester. Sono forti, molto, e vorrei che vi allenaste sui vostri punti deboli se possibile. Se avete bisogno di me, io ci sono.» spiega, «A che pro?» domanda Liam, «Cosa intendi?» chiede il liscio confuso, «Il tuo aiuto. A che pro?» continua Liam, «Voglio aiutarvi. Siete la mia squadra e voglio che vinciamo.» dice, «Lo fai perché siamo veramente una squadra o soddisfazione personale dato che Eleanor viene da Manchester?» domanda Zayn, «Oh... ehm... andiamo! Cioè... entrambi.» mormora a testa bassa, «Noi ci impegniamo perché è la nostra passione, che tu voglia vincere o meno.» afferma Liam, «Giusto.» annuisce Harry, «Inoltre, poi, vorrei parlare con voi cinque più tardi.» continua Louis, noi annuiamo, «Ora se volete possiamo mangiare.» sorride.

Dopo il tea e varie discussioni e dibattiti affrontati, ci spostiamo in salotto dove ci sono parecchi posti, quasi unici per tutti, e scegliamo di guarda un film, un classico ma che non annoia mai per noi, "Harry Potter e l'ordine della fenice", in onore anche all'esercito di Silente.

La serata prosegue bene, il film ci tiene tutti incollati, a parte Niall che sgranocchia rumorosamente i popcorn e li sparge su tutto il tappeto.
Il giardino ci accoglie con una leggera folata di vento, Louis ha deciso di spendere il tempo giocando, infatti ci dividiamo in squadre, noi cinque con lui, Charlotte e Félicité, mentre l'altra squadra con il resto del team più Daisy e Phoebe.
Cominciamo con la corsa a più gambe, così detto dal liscio, ci dividiamo ancora in coppie, legandoci una gamba del partner alla nostra.
Il gioco parte con me ed Harry contro le due gemelle. È difficile correre con una gamba del riccio legata alla mia, «Corri quanto me, ok?» mi domanda, «Altrimenti caschiamo.» ridacchia, il padrone di casa ci da il via, e mentre la nostra squadra fa il tifo per noi, le due ragazze sono già arrivate a destinazione, «Abbiamo fallito, Haz.» ammetto divertita, «Come sempre del resto.» fa spallucce.

Ore 21:40
Siamo in salotto, ci siamo solo noi sei e le sorelle Tomlinson. Diciamo che in teoria stiamo facendo zapping, ma in pratica, no. C'è chi guarda il cellulare, chi è perso nel vuoto e chi sbuffa come Niall, «Nì! E basta!» lo richiamo, «Ehi! Mi annoio.» cantilena, «7 minuti in paradiso.» annuncia Louis, «Questa è la parola chiave di stasera.» continua, «Cioè?» domanda il biondo, «Bisogna nominare qualcuno che "conduca" il gioco e scelga due giocatori per volta. Questi ultimi devono rimanere 7 minuti in una stanza piccola se possibile, chiusi a chiave dalla conduttrice o conduttore.» spiega il liscio, «Ci sta. Giochiamo!» ammette Niall sorridente.
Ci riuniamo in cerchio, scriviamo dei bigliettini il nome di tutti e ne peschiamo uno dopo averli mischiati per bene, il ruolo di conduttrice è mio, «Bene, voglio scegliere i giocatori al buio.» ammetto, «Certo, ora ti prendo una benda.» mi informa Charlotte, me la porge, la stringo e punto il dito verso un dove che per me non so cosa sia, dato che non vedo, «Harry.» mormora Liam, successivamente lo punto su qualcun altro, «Louis.» continua il moro.
Mi sbendo e attendo la reazione di entrambi, impassibili.

Questi 7 minuti sono ormai interminabili fin quando non suona la sveglia, che ci annuncia la fine del tempo. Mi avvicino alla porta e giro la manovella per aprirla, non posso credere ai miei occhi... sono così vicini, anzi, vicinissimi. Questo è perché Louis era troppo strano, beh, mistero scoperto! Credo che ad Harry faccia piacere e non risulti ambiguo. Evidentemente non voleva ammetterlo a se stesso, ma ora vedendoli lì non fa altro che rendermi orgogliosa di lui.
Richiudo quel poco che avevo aperto e busso, apro la porta, «Ehilà! Sono finiti.» annuncio, si ricompongono ed escono dalla stanza, tornando in salotto seguiti da me.

Ore 02:30
La serata si è conclusa bene, mi sono divertita e  Louis ha parlato con noi, si è scusato e ci ha fatto capire che vorrebbe cambiare, o almeno lo spero.
Salgo al piano superiore, dove il liscio mi ha indicato la stanza, ma a quanto pare è già occupata, e proprio dai due ragazzetti dello sgabuzzino.
Sorrido teneramente alla vista dei due belli addormentati e mi dirigo in camera di Liam, busso alla porta, «Avanti.» mormora, «Ehi, scusami. Ma in stanza di Harry c'è Louis.» ridacchio, «Non preoccuparti, vieni qui.» mi sollecita, chiudo la porta e mi sdraio accanto a lui.

Between love and competition || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora