Capitolo 2

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Fine Agosto.
Sono seduta sugli spalti ardenti del campetto scolastico. "Campetto" si fa per dire dato ch'è un campo da football gigantesco.
Sono sola, Harry in campo per le selezioni insieme ad altri ragazzi, tra cui Niall, il ragazzo nuovo e quel casinista di Malik.
Louis arriva dopo un quarto d'ora abbondante, con un'entrata trionfante in campo, insomma, tutti lo osannano.
«Ah... ci siete anche voi. Non vi avevo visto sapete, la merda sta sotto le scarpe.» ride, «TOMLINSON NON ROMPERE IL CAZZO!» esclamo facendo girare tutti verso di me, «Cominciamo.» annuncia freddo.

Per ora va tutto bene, stanno facendo riscaldamento e sono tutti abbastanza bravi.
Cominciano con i rigori, dopo Niall, abbastanza bravo, tocca ad Harry e spero con tutto il cuore che non faccia una figura di merda colossale, altrimenti rischia di essere preso per il culo per il resto della sua vita.
3...2...1... IN PORTA! «BRAVO HAZ!» esclamo applaudendo, lui mi manda un bacio volante.
Dopo Harry, è il turno di Liam, anche lui riesce a far rigore.
«Ci state, ma voglio di più.» afferma Louis, «Che ti serve? La licenza?» domanda Liam, «Cosa cazzo vuoi, Payne? Non ci conosciamo e sei nuovo.» dice il liscio con aria strafottente, «Tratti tutti i nuovi così o le ragazze con gentilezza per portarle a letto?» controbatte Liam... faccia tosta.
«Stroncala qui, Payne.» dice Louis con tono serio, «Come vuoi, sono sempre qui.» conclude Liam con aria di sfida.

Ore 16:30
«Dai non è andato male. Aspettiamo l'esito di domani.» ammetto verso Harry, «Pensavo peggio.» ridacchia lui, «Tomlinson è uno stronzo, comunque.» dico tutt'un tratto, «E su questo non ci piove.» controbatte il mio amico, «Quindi, hai valutato l'idea del quiz?» gli domando, «Ancora no. Anche se quasi quasi.» ammette, «Si! Ti prego!» cantileno, «Eh va bene! Cristo... domani ci iscriviamo.» annuncia esasperato, «Si! Ho vinto!» esclamo.

Torniamo a casa propria, pranzo con mio padre e comincio a studicchiare un po', anche se la mia voglia è inesistente, così decido di chiamare Harry, «Ohi, vieni da me? Almeno studiamo insieme.» domando, «Due minuti e arrivo.» risponde, «Haz... abiti alla porta accanto.» rido, «Devo prendere i libri, neanche io ho cominciato in realtà.» ammette, «Ok, a tra poco allora.»

Dopo due minuti esatti arriva Harry, si siede sul letto e comincia a contemplare il soffitto, «Dobbiamo darci una mossa. Non posso fallire in storia, già faccio schifo.» gli dico, «Lo so che fai schifo. Per questo c'è Harry, il tuo magnifico amico che ama la storia.» dice sarcastico, «Andrews mi vuole male, ne sono certa.» rido, «No dai, sa di che pasta sei fatta.» controbatte.
Mi ammutolisco e mi siedo sul letto di fianco a lui con i libri aperti, comincio a leggere ciò che c'è da studiare, poi ripeto tutto ad Harry.
Concludiamo in un'oretta e mezza cieca, contando anche le mille distrazioni.
Ci stendiamo sul letto e continuiamo a contemplare il soffitto... «Perché mi fissi?» domando, «Perché sei bella.» ammette, «Cosa intendi, Styles?» domando con un sorrisetto beffardo, «Sai cosa intendo.» dice.

Si avvicina pericolosamente a me, il suo sguardo sembra insinuarsi dentro di me senza sosta, senza fermarsi. Ora i suoi occhi puntano tra i miei e le mie labbra... quali sono le sue intenzioni?
Passa la lingua tra le labbra, per poi posare quest'ultime sulle mie... riprendiamo fiato staccandoci dopo qualche secondo, «Ci eravamo ripromessi di non farlo capitare più.» ammetto in un sussurro, «Le promesse vengono spezzate.» controbatte tornando a baciarmi.
Le cose si invertono, le posizioni assunte sono diverse, io sotto, lui sopra.
Le sue mani vagano, scendendo al lembo della t-shirt, il suo tocco gelido mi fa rabbrividire, sale fin su, tastando ogni lembo della mia pelle delicate. Le sue labbra si trascinano fino al collo, sposta dolcemente i miei capelli, afferrando il lobo con i denti e premendo con forza. Lascia piccoli segni violacei facendomi gemere.
Prende l'iniziativa di sfilarsi la sua t-shirt e rifiondarsi su di me, questa volta rendendo la situazione più seria. Il mio cuore batte all'impazzata, senza sosta, rimango impassibile, sotto suo dominio, ed è la prima volta che mi succede.
Le sue mani riprendono a vagare sulla mia pancia che si gonfia e sgonfia, avendo un respiro irregolare, si inginocchia per sfilarmi i leggings e gettarli sul pavimento, «Fidati di me come hai sempre fatto.» mi sussurra avvicinandosi al mio orecchio, facendomi rabbrividire nuovamente, «Harry...» sussurro, lui mi ignora passando una mano sul punto più ardente... ora capisco fino a che punto vuole arrivare.
Mi lascia senza fiato per poi togliermi la maglia, mentre lui i jeans. Rimaniamo entrambi in intimo, è increscioso vederlo così, anche se l'ho fatto già altre volte.
Prende una bustina dalla tasca del pantalone che lanciato sul pavimento, ne sfila il contenuto e lo indossa dopo essersi completamente denudato.
È in me dopo pochi istanti, facendomi sprizzare di piacere da tutti i pori. Il suo sguardo mi penetra, mi persuade come prima, i suoi occhi verde chiaro incontrano i miei.
I nostri occhi e corpi danzano, danzano di foga e piacere, senza una completa fine.
Ci accasciamo sul letto sfiniti dalla soddisfazione di entrambi, «Sei bellissima, Lin.» mi sussurra.

Between love and competition || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora