Capitolo 12

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Novembre.
La sveglia suona fastidiosamente fastidiosa... ecco che ricomincia l'inferno.
«Celine! Forza!» esclama mio padre dal piano inferiore, ci mancava solo lui.
Mi alzo frettolosamente dal letto, infilo le ciabatte e mi dirigo in bagno per vestirmi e lavarmi. È impressionante quanto faccia freddo.
Una volta finito mangiucchio qualcosa ed esco di casa dove trovo Harry ad aspettarmi, «Siamo in orario.» mi informa sorridendomi, «Per fortuna. Mio padre mi fa una testa così quando suona la sveglia.» alzo gli occhi al cielo, «Sei pronta per oggi?» mi domanda, «Assolutamente no.» affermo, «Ci sono io.» mi rassicura, gli faccio un cenno e ci avviamo verso la fermata.

Ore 09:39
«Psss! Psss! Psss!» sussurra qualcuno, mi volto, «Che vuoi?» chiedo nervosa verso Eleanor, «Ti è cascato qualcosa vicino alla sedia.» mi informa, distolgo lo sguardo e raccolgo il bigliettino, lo apro cercando di non farmi vedere.

"Una cosa però l'ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta. Solo allora puoi giudicarne il carattere.

P.s: Scusami.

LP."

Questo ragazzo mi fa ammattire, Dio!
Lo richiudo e lo infilo in tasca, ritornando alla lezione.

Una volta finito esco dalla classe, venendo raggiunta subito dal mio amico, «Che c'era nel biglietto?» domanda curioso, «Qualcuno che si firma "LP".» ammetto sarcastica, «Ouch... ma è serio? Mi urta quel ragazzo.» confessa, «Credo che la cosa valga lo stesso per me.» ridacchio, «Voglio farmi cambiare di banco comunque.» dico, «Non vuoi stare con LP?» domanda divertito, «Assolutamente no! Non dopo tutto quello che ho passato. Basta.» esclamo, «Dillo ai prof, semplice.» mi fa l'occhiolino, «Lo farò infatti. Appena concludiamo la lezione con Anderson.» lo informo, lui annuisce e torniamo a riporre i libri a posto, per poi rientrare in classe.

Tra gli appunti di matematica scorgo un ulteriore post it, lo apro.

"Talvolta ci facciamo prendere dalla compassione per creature incapaci di provare sentimenti sia per se stessi che per altri"

Ps: Perdonami.

LP.

Per quanto continuerà questa storia? Quanto? Mi volto verso di lui sospirando, mentre fissa il libro insistentemente, «La smetterai prima o poi?» sussurro a denti stretti, «Rispondi, Payne.» lo sollecito, «Sandoval? Problemi?» mi domanda Anderson, «No, grazie.» sorrido stentata, «Bene.» conclude per poi riprendere la spiegazione.

Alla fine della lezione mi trattengo con Anderson, «Prof, scusi, volevo chiedergli un favore.» ammetto, «Dimmi, Sandoval.» mi sollecita, «Vorrei cambiare compagno di banco.» rispondo secca, «Motivo?» domanda, «Voglio cambiarlo. Non mi trovo bene.» ammetto, «A me non interessa, nella mia materia qui è tutto un flop, Payne può aiutarti.» mi spiega, «Se ci sono problemi legati alle fondamenta, non credo possa funzionare.» confesso, «Quali problemi?» chiede, «Problemi relazionali.» rispondo stizzita, «Se avete una relazione che non va bene, mi dispiace, non posso farci nulla.» dice infastidito, «Non abbiamo una relazione e mai l'avremo, Liam Payne non è una persona che può aiutarmi in certi versi. C'è Styles.» dico nervosa, «Styles non può. Ripeto, deve rimanere con Payne.» conclude, «Come non detto.» mormoro uscendo dall'aula agitata.

Torno all'armadietto dove trovo Harry, «Che fine avevi fatto?» mi domanda, «Ho chiesto se poteva cambiarmi di banco.» dico ovvia, «Morale?» chiede divertito, «Meglio se non parlo, va'.» controbatto irritata. Tra gli altri libri scorgo un ulteriore biglietto, come se non bastasse.

"Perdonare significa osare. Perdonare significa rialzarsi. Perdonare significa non arrendersi. Il perdono è un gesto ardito. È un gesto da veri guerrieri. E i risultati saranno immensi.

LP."

Cosa stra cazzo mi significa? Vuole essere perdonato? Se lo scordasse.

Ore 16:50
«Ma non è che fingi?» ridacchia Harry, «Sei serio? Perché dovrei farlo?» gli domando, «Boh... pari troppo infastidita. Cioè, a me farebbe piacere dei bigliettini.» confessa, «A me no. E poi sono tutti sul perdono e cazzate varie. Pensa che così riesca a comprarmi.» alzo gli occhi al cielo, «Mh...» sospira, «Cosa?» domando, «Non me la racconti giusta.» ridacchia, «Scemo... dai cominciamo a studiare.» lo sollecito.

Between love and competition || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora