Gennaio.
Harry's POV.
La sveglia suona, suona e suona ancora senza mai finire, fin quando qualcuno non la spegne, «È l'ora di alzarsi.» annuncia mia madre, «Come se non lo sapessi.» ammetto scocciato, «Andiamo, Harold, sai che devi andare a scuola.» dice nervosa, «Si sì, fammi mangiare.» dico.
Scendo di sotto seguito da mia madre, faccio colazione e mi vesto, aspettando Celine fuori dalla porta, «Buongiorno.» mormora, «Ehi, stai meglio?» le domando, «Diciamo, il vomito continua.» spiega, «L'hai detto a tuo padre?» domando imperterrito, «Si, non so cosa pensare, Haz.» dice preoccupata, «Ora andiamo, cerca di non pensarci. Hai preso qualcosa?» la rassicuro, «Si sì, quella roba anti vomito e l'antidolorifico per la testa.» dice, annuisco e ci facciamo strada fuori casa.Arriviamo a scuola, ci fermiamo agli armadietti dove ci sono Louis e Zayn, «Ehi, ragazzi!» annuncio, «Haz, Cel!» ci designano, «Come ti senti, Celly?» domanda Zayn alla mia amica, «Mh... diciamo, ho ancora il vomito.» dice, «Secondo me saresti dovuta rimanere a casa, almeno riposavi.» suggerisce Louis, «Lo so, ma è il primo giorno e non credo sia giusto essere già assente.» ammette, «Possiamo parlare?» mi domanda Louis, «Si sì. Cel, noi andiamo un attimo. Ci vediamo la prossima ora, ciao Zee.» saluto tutti con un abbraccio, lascio un bacio sulla fronte della mia amica e raggiungo il liscio.
Raggiungiamo gli spalti, desolati e silenzioso, «So che non è il momento adatto, neanche il luogo e forse non so se per te sarà giusto proprio dirtelo.» premette, «Ma... io vorrei parlare di ciò ch'è successo in questi giorni, di quello che sta succedendo.» dice, «Per me va bene, Lou.» lo rassicuro, «Io sono stato bene con te. Mi trasmetti serenità, i tuoi occhi mi ispirano tranquillità. Il tuo sorriso mi riempie e riscalda il cuore, ed i-...» ammette, «Lou, dove vuoi andare a parare?» domando, «Aspetta, non voglio dire che... aspetta, cosa stai pensando?» mi domanda impacciato, «Per te cos'ha significato la notte del 31? Cos'era quel bacio alla stazione?» mi domanda, «La verità?» rispondo, «Si.» annuisce, «È che io... sono... io ho sentito qualcosa, ma qualcosa di diverso, che nessuno è mai riuscito a farmi provare.» confesso facendogli spuntare un leggero sorriso sul volto, «Che ne dici di riparlarne meglio domani sera?» mi domanda, «È un appuntamento per caso?» ridacchio, «Non so come lo chiami tu, ma per me lo è. Ti invito ad un appuntamento, il primo di una lunga serie se vorrai.» dice esitante, «Se per te è un appuntamento allora lo è anche per me. Ci vediamo più tardi, allora.» dico, «Certo, a dopo.» mi fa un cenno con la mano ed io entro a scuola.
Devo assolutamente rivelare tutto a Celine, rimarrà sorpresa.Ore 16:30
«Ehi, bimba, come ti senti?» le domando, «Diciamo. Scrittura creativa è stata una palla, 'sta volta.» ammette facendomi ridere, «Andiamo a casa, dai.» la sollecito, «Salutiamo prima gli altri.» dice prendendo iniziativa per poi uscire da scuola e soffermarci in cortile, «Ragazzi noi andiamo, Cel sta poco bene ed è meglio se riposa.» li informo, «Sono qui io, eh.» afferma la mia amica, «Scema...» alzo gli occhi al cielo.
Il tragitto prosegue tranquillo e silenzioso in verità, «Come mai questo mutismo?» mi domanda, «Volevo che fossimo da soli per dirti che Louis mi ha parlato.» confesso, «E...?» mi incita, «Domani sera ho un appuntamento con lui!» esclamo emozionato, «Un appuntamento? Sei serio? Oddio! Che bello! Sono contentissima per te, Haz!» dice fermandosi e abbracciandomi, «Finalmente il grande passo!» continua, «Già, contando anche il fatto che abbiamo... ehm...» mormoro imbarazzato, «Tranquillo, ho capito.» ridacchia.Torniamo a casa, mi fermo da lei per studiare insieme e tenerla d'occhio dato che Joseph non c'è.
«Cel, dobbiamo concentrarci su questo saggio.» affermo, «Lo so, non riesco a concentrarmi.» cantilena, «Dio mio... sono così preoccupata. Non può essere una semplice influenza.» ammette, «Neanche per me, magari dobbiamo chiamare il medico.» suggerisco, «Aspetta... no... no, no, no! E se fossi incinta?» domanda facendomi strabuzzare gli occhi, «Cosa? Tu? Incinta? Tu? No, impossibile!» esclamo nervoso, «Haz...» mormora su un evidente pianto isterico, «Lili, ascoltami. Non può essere, avete sempre usato protezioni.» la rassicuro, «E se la sera di capodanno avessimo oltrepassato questo passaggio a causa della sbronza che abbiamo preso?» domanda retorica, «È... è impossibile, no, no.» continuo imperterrito, «Mi sta ritardando anche il ciclo, Harry!» esclama, «Merda, merda, merda... come cazzo è successo?» sbotto, «"Come è successo?", sei scemo? Harry, come dovrebbe succedere? Un suo fottuto spermatozoo è finito in un mio fottuto ovulo.» latra isterica, «Cristo, Cel! So come si scopa!» ammetto, «Dio mio... dovevo occuparmi di te, e invece sono stato un coglione. Dovevo badarti.» sussurro nervoso, «Cosa sono la tua bambina e tu il mio babysitter? Andiamo, Harry!» dice con voce rotta, «Ascoltami bene, ora noi ci calmiamo e facciamo le persone mature.» suggerisce, «Come? Come cazzo faccio a calmarmi? Sono nervoso da morire e tu...» continuo, «HARRY! BASTA!» urla scoppiando in lacrime, «Scusami, Lili, scusa. Sono un cretino. Io tengo a te e ho promesso a tuo padre di tenerti sempre sotto controllo ma senza limitazioni. Sei la mia sorellina, mi preoccupo per te.» la conforto, «Si, sei un cretino.» ridacchia, «Prendiamo un test. Esco io.» esorto, «Sicuro?» mi domanda, «Si, sicuro.» le sorrido per poi scendere di sotto, prendere il cappotto e uscire.—
Celine's POV
Harry è appena tornato, l'ansia mi sta mangiando viva e non va per nulla bene, «Ecco a te, ti seguo in bagno, ok?» mi domanda, io annuisco. Prendo la confezione tremante e mi trascino in bagno, apro lo scatolino e proseguo.
I minuti che passano sono intensi e pieni di agitazione, «E se non fosse Liam il padre?» domando al mio amico, «Sei seria? Scopi altra gente e non me lo dici?» domanda irritato, «Allora sei proprio scemo, fattelo dire. Con chi cazzo ho scopato oltre Liam? Tu.» controbatto stizzita, «Oh...» sospira strabuzzando gli occhi, «Bisogna fare il test di paternità, allora.» suggerisce sbrigativo, «Haz... abbiamo tanti problemi ora: mio padre, la mia fine, la mia salute... il padre è l'ultimo di essi.» espongo chiara e infastidita, lui annuisce sospirando e girando il capo, ignorandomi.Il timer suona, è il momento del verdetto finale... «Chi vede?» domando, «Faccio io.» dice, io annuisco.
Mi volto con gambe molli, «È positivo.» mormora mentre il mio cuore perde battiti.
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Between love and competition || One Direction
FanfictionSei sedicenni, tutti diversi tra loro, si ritroveranno ad incontrarsi al loro terzo anno di un liceo londinese. Come finirà?