Capitolo 28

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Gennaio.
Stanotte non ho chiuso occhio, sono le 06:30 e sono già sveglia. Harry è ancora nel mondo dei sogni e lo si nota da quell'accenno di sorriso che ha sul volto. Ho riflettuto molto 'sta notte, ho pensato alla discussione avvenuta due settimane fa con mio padre, penso al mio futuro e al fatto che devo decidermi a parlargli prima o poi.
«Cel?» mi richiama il riccio, «Eh?» mormoro, «Non dormi?» domanda in un sussurro, «Non ho sonno.» ammetto, «Vieni qui.» mi sollecita, mi rannicchio tra le sue braccia mentre il calore mi pervade, «Oggi parlo con papà.» lo informo, «Ah si? Davvero?» ammette sorpreso, «Già, ho bisogno che questa storia finisca.» confesso, «Vorrei vederti felice, stai solo soffrendo.» dice, «Come darti torto.» ridacchio, «Vuoi che sia al tuo fianco?» mi domanda, «Sempre.» rispondo.

Ore 21:00
Siamo davanti al mio appartamento, mio padre dovrebbe essere già a casa in teoria. Suoniamo il campanello, si scorge in persona diversa, forse più stanca e debole, «Celine.» sussurra sorpreso, «Papà.» mormoro, «Harry.» fa un cenno e ci lascia entrare, «È arrivato il momento di parlarti.» annuncio, «Va bene, ti ascolto.» annuisce.
Mi siedo alla sedia della cucina, dove cerco di farmi coraggio e prepararmi al peggio in assoluto, «Cos'è successo?» mi domanda.
Contemplo per un po' il pavimento fin quando Anne non prende parola, «Ti sei comportato male, Jos.» ammette la donna, «Perché?» domanda mio padre confuso, «Perché? Ma ti sei ascoltato quando hai detto quelle cose a tua figlia?» domanda retorica, «Non hai il diritto di dirmi cosa fare o non fare con mia figlia.» controbatte l'uomo, «Ti sto dicendo dove sbagli, perché tengo a questa famiglia tanto quanto tengo alla mia.» lo rassicura, «Dove ho sbagliato allora?» domanda con aria di sfida, «Le ripeti sempre che sua madre non c'è! E poi come fai a sapere se lei ha rapporti o meno? Hai sospettato che ne avesse con mio figlio!» aggiunge lei, «Ma dai! Per favore!» sbuffa, «No, Jos, non è una cosa di cui andarne fieri.» ammette, «Lo so, Anne! Stavo per perdere mia figlia, non l'ho vista per due settimane!» sbotta, «Allora? Cos'è successo?» domanda verso di me, «È complicato da spiegare.» ammetto, «Vabbè... allora dimmi cosa sei venuta a fare qui se non riesci a spiegarti.» dice irrequieto, «Sto cercando di parlarti! Non mi capisci!» esclamo, «Ascolta... vorrei capirti in qualunque modo ma da parte tua dovrebbe esserci anche una collaborazione in teoria.» confessa, «Mettiti nei miei panni.» mormoro, «Ci provo, Celine. Ma finisci sempre per assumere atteggiamenti egoistici!» afferma, «Io? Egoista?» domando scioccata, «Si, hai pensato solo a te stessa, pretendendo di essere capita ed ascoltata. Ma non hai visto dall'altra parte chi c'era e cosa stava facendo.» assenta, «Perché tu c'eri? Cos'hai fatto? Mi hai ascoltata secondo te?» domando, «Cercavo di farlo, ci ho provato! Voglio essere un punto di riferimento per te, perché so come ti senti.» ribadisce, «No, invece non mi hai capita.» asserisco, «Celine... non abbiamo mai avuto una discussione civile, abbiamo sempre litigato, perché tu ti impunti. Sei testarda, non negarlo, lo sai benissimo.» spiega, «Non lo nego, mai negato, ma se non c'è comprensione non è possibile discutere civilmente.» ammetto, «Allora ti porgo le mie scuse per non averti compreso, ma per le prossime volte, se vorrai essere compresa, cerca di dare del tuo, di parlarmi.» dice, «Quindi? Cos'è successo?» domanda affievolito, «Sono incinta.» dico impaurita.
Il suo volto passa da un rosso colmo di rabbia ad un bianco candido. Sta sudando freddo.
«Lo sapevo, lo sapevo! Oh io lo sapevo!» esclama incredulo, «Com'è possibile?! Chi è il padre?» domanda, «Chi cazzo è il padre?» urla, «JOS! CALMATI!» esclama Anne, «È Liam.» mormoro, «Quel Liam? Quello dove andavi a ripetizioni per la borsa di studio?» domanda, io annuisco, «Che cazzo! Dio... gli spacco il culo! Gli spezzo le gambe! Scommetto che non l'hai neanche vinta.» ammette furioso, «Ma tu cosa ne sai? L'ho vinta, sei contento?» sputo, «Ci mancherebbe! Io devo parlare con questo ragazzo. Ma tu che cazzo fai a 'ste feste di merda, eh? Hai assunto alcool? Droghe? Celine, ma che cazzo! Porca puttana!» grida, «Non ho fatto nulla! Dio mio!» controbatto, «Come ci sei finita a letto con questo?» domanda incrociando le braccia, «Ma ti pare normale che io debba raccontarti tutti i dettagli? È successo la sera del 31 sicuramente.» ammetto nervosa, «Lo tieni?» domanda, «Si che lo tengo! Io non posso ucciderlo ingiustamente!» esclamo scandalizzata, «Hai 16 anni, ti sei rovinata la vita.» ammette con disprezzo, «Non sarà un bambino ad impedirmi di raggiungere i miei sogni. È mio figlio, io lo tengo, che tu lo accetta o no.» premetto, «Se ne sei sicura ti appoggio, Celine. Ma non voglio che quel cretino ti faccia star male, altrimenti sai quale brutta fine fa.» ammette, «Lo so, pa'. Ho sbagliato, anzi, abbiamo sbagliato entrambi, ma ora il danno è fatto.» scrollo le spalle, «Già. È tutto apposto? Hai fatto la visita? È in salute?» domanda preoccupato ora, «Si sì, mi hanno accompagnato loro.» ridacchio, «Scusami, Anne. Non volevo andarti contro ma hai fatto bene ad averla difesa.» afferma mio padre addolcito, «Non preoccuparti, la sosterrò come una madre.» mi sorride, «Allora torni a casa?» mi domanda, «Si, torno a casa.» annuisco.

Pian piano, grazie all'aiuto di Harry ed Anne, comincio a riportare le mie cose in camera, «Grazie per avermi tenuto in queste settimane.» dico, «Figurati, è un piacere per noi, per qualsiasi cosa chiamaci.» afferma Anne lasciandoci soli.
Mi siedo sul letto, tirando un grosso respiro, «Mi sono tolta un peso finalmente.» ridacchio, «Già. Ora tocca la battaglia finale con Sir Payne.» dice sarcastico, «Che simpatico.» scimmiotto, «Lo so, me lo dicono tutti.» mi fa l'occhiolino, «Dai finalmente ti sei liberato di me, non mi hai più tra i miei a casa.» ammetto, «A casa no, fuori sì.» dice, «Stronzo!» esclamo lanciandogli un cuscino addosso.

Between love and competition || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora