Dicembre.
Le campane a contatto tra loro suonano fastidiosamente, annunciano le nove del mattino. Tenui raggi di sole riscaldano la stanza, o almeno credo, il mio corpo emana calore da tutti i pori. Liam è ancora accanto a me, siamo avvinghiati l'un l'altro dalla notte precedente, in una delle stanze di questa villa.
Scosto delicatamente il braccio del moro ch'era posato sul mio fianco e infilo una t-shirt e dei leggings che avevo portato.
Scendo di sotto in cucina, tuttavia troppo silenziosa per i miei gusti, trovo Harry, «Buongiorno.» mi sorride con faccia assonnata, «Ehi.» mormoro ancora scossa, «Hai la faccia di un pesce lesso, stai bene?» mi domanda sarcastico, «Sì, le campane mi hanno letteralmente buttato giù dal letto, che fastidio.» cantileno, «Louis aveva quella sveglia del cazzo sul cellulare ed è suonata facendomi svegliare, volevo riaddormentarmi ma senza risultati.» mi spiega il riccio, «Capisco... fame?» gli domando, «Si, un sacco, vabbè, dato che ormai conosco questa cucina come le mie tasche, preparo qualcosa. Mi aiuti?» gli domando, «Certo, facciamo dei pancakes?» suggerisce, io annuisco.
Mi lego i capelli in uno chignon scompigliato, prendo la padella, gli ingredienti necessari e mi metto a lavoro.
«Buongiorno!» annuncia qualcuno dopo una mezz'oretta, «Lee, ciao.» rispondo sorpresa, «Ehi, Lee.» dice Harry, «Abbiamo fatto i pancakes.» continua il riccio, «Ho*.... fatto i pancakes.» lo correggo, «Gneee! Vabbè, ecco a te.» dice porgendo il piatto e la tazza al moro, «A che ora parti?» gli domando, «Penso per le 10:00/10:30. Tra poco chiamo i miei.» spiega, «Va bene. Haz, vai a svegliare Louis?» domando al riccio, «Ma lasciamolo dormire.» ammette, «Di sicuro si preoccuperà se abbiamo fatto tutto noi e si sente in colpa poi.» mi giustifico, lui annuisce e sale in stanza.
«Ragazzi! Scusate!» esclama Louis, «Figurati, ti abbiamo lasciato recuperare la sbornia.» lo rassicuro, «Hai preparato la colazione, ma che carina!» ammette il liscio, «Già.» ridacchio, «Ehi! L'ho preparata anch'io!» cantilena Harry, «Non ci crede nessuno, Kitty.» dico beffarda.Dopo la colazione e il risveglio di Niall, Zayn e Liam ci prepariamo per far ritorno alle nostre case, «Grazie di tutto, Lou. Ti auguro buon Natale.» dico scambiandoci un abbraccio, «Figurati, è un piacere per me. Sono contento mi abbiate dato un'altra opportunità.» ammette, «Anche per noi è un piacere.» mormoro Harry.
Ci salutiamo tutti e facciamo ritorno in città con l'auto di Liam, «Ciao Lee, ci vediamo, grazie per il passaggio.» annuncio lasciandogli due baci sulle guance, «Di niente, ciao Hazza.» dice, «Buon viaggio!» esclamo, «Grazie!» urla dal finestrino per poi ripartire, «Bentornati a casa.» annuncio ad Harry, «Bentornati a casa, già.» annuisce. Entriamo in casa dove veniamo accolti da mio padre ed Anne, «Ragazzi! Buongiorno!» esclamano insieme sorpresi, «Ehilà! Buon Natale.» diciamo entrambi, ci scambiamo un caloroso abbraccio e li lasciamo cucinare per metterci comodi.
«Qual è il tuo maglione quest'anno?» domando al riccio, «Questo coso osceno.» ammette imbarazzato, «Oddio! Facciamoci scattare una foto.» lo sollecito scendendo di sotto, «Ma che belli che siete.» ci esorta Anne, «Grazie, Annie, puoi scattarci una foto con la Super 8?» le domando, «Certo che sì! Venite.» dice, ci mettiamo in posizione, ci stringiamo e la scattiamo, «Bellissimi!» continua la donna facendo ridere mio padre, «Grazie.» rispondiamo in coro risalendo in stanza.
«Pronta per rivedere i nonni?» mi domanda il riccio,«Oddio assolutamente sì, mi mancano tanto.» ammetto, «Come va con Liam?» mi domanda sorprendendomi, «Non so, Haz, non so... davvero. Sono molto confusa a riguardo. Il desiderio c'è, la passione pure...» confesso, «E anche l'orgoglio.» aggiunge, «Cosa hai regalato a Jos?» domanda ignorando l'argomento, «Una nuova custodia per la chitarra e un set di plettri, per tua madre una catenina con un angelo.» dico, «E tu?» domando, «Ho pensato a degli occhiali da sole nuovi per lei, per Jos un vinile dei Beatles.» risponde insicuro, «Non preoccuparti, piacerà ad entrambi.» lo rassicuro.Ore 13:15
«Cel! Harry!» ci richiama mio padre, ci catapultiamo di sotto dove troviamo i miei nonni, «Nonna! Nonno!» esclamo
abbracciandoli, «Lili, tesoro.» mormora mia nonna, «Come stai?» le domando, «Sto benissimo, e tu?» mi domanda, «Bene bene.», abbraccio anche mio nonno, «Harold, come stai?» gli domanda mio nonno, «Ciao Thomas, è un piacere rivederti, tutto bene.» risponde stringendogli la mano, «Prince Harry! Come sei cresciuto!» dice mia nonna sorpresa, «Salve, Josephine, tutto bene?» domanda, «Certo che sì, chiamami solo Josie, lo sai.» ridacchia la donna.
STAI LEGGENDO
Between love and competition || One Direction
FanfictionSei sedicenni, tutti diversi tra loro, si ritroveranno ad incontrarsi al loro terzo anno di un liceo londinese. Come finirà?