XLIV

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Jungkook realizzò quanto la situazione fosse realmente drammatica quando si trovò solo nel reparto di rianimazione, vestito con una tuta blu, a guardare Taehyung attraverso un vetro.

Yoongi aveva insistito per portare a casa Jimin. Erano arrivati tutti in ospedale con la macchina di Jungkook, quindi la cosa più sensata da fare era accettare il passaggio che i genitori del suo migliore amico gli avevano offerto e tornare la sera dopo, magari con qualcosa di caldo per Jungkook.

Alla fine Jimin si era lasciato convincere con la promessa che poi avrebbe potuto passare la notte successiva in ospedale assieme a Jungkook, e quindi il castano era rimasto da solo.

Si era avvicinato al vetro che mostrava l'interno della stanza di Taehyung con il cuore in gola e gli occhi chiusi, chiedendosi se fosse davvero pronto a vedere l'amore della sua vita ridotto in quel condizioni per colpa sua.

Taehyung era un condizioni pessime, delle garze erano avvolte attorno alle sue tempie, il suo occhio era violaceo es allo stesso modo lo zigomo, il labbro era completamente rotto e gonfio. Se non fosse stato sicuro che si trattava del suo ragazzo, probabilmente avrebbe sicuramente detto che si trattava del paziente sbagliato.

Le ferite sul suo viso erano identiche a quelle che aveva visto quando lo aveva trovato in quel vicolo, con l'unica differenza che adesso erano state disinfettate e richiuse con dei punti di sutura, il suo viso pulito e le tracce di sangue cancellate.

Non aveva mai visto il suo volto così pallido, era quasi tendente al viola. Le ferite che erano state operate non erano chiaramente visibili, ma sapeva che erano lì, nascoste dalle coperte. Ovviamente non respirava autonomamente, era stato intubato, e questo non faceva altro che rendere quella visione sempre più dolorosa.

Appoggiò la mano destra, tremante, sul vetro, accarezzando l'esile figura di Taehyung attraverso di esso, sperando che, in qualche modo, il ragazzo fosse in grado di percepire quel calore sul suo viso.

Non riusciva a vedere nitidamente, tutto era offuscato a causa delle lacrime che scendevano senza controllo dai suoi occhi. Appoggiò la fronte contro il vetro, sperando silenziosamente che Taehyung aprisse miracolosamente gli occhi. Voleva solo che tutto quello finisse, voleva tornare ad esse felice come prima.

Nessuno più di lui desiderava tornare a due mesi prima, quando il suo cuore era in grado soltanto di provare amore verso il biondino e si perdevano ogni notte l'uno nell'altro senza paura. La loro vita era diventata un incubo talmente in fretta da non riuscire a rendersene conto.

Aveva sempre pensato di dare al ragazzo tutto ciò di cui aveva bisogno, di essere molto attento, ed era sicuro che se Taehyung avesse avuto un problema, gliene avrebbe parlato senza esitazioni. Vederlo adesso in un letto di ospedale, sospeso fra la vita e la morte, gli faceva capire che non aveva niente del ragazzo perfetto che voleva tanto essere per lui.

"Sono qui amore mio, ti prego non lasciarmi" singhiozzò con la voce rotta dalle lacrime, osservando incessantemente il monitor che segnalava i suoi battiti cardiaci.

"Ti prego non mollare adesso..." lo pregò ancora, stringendo in un piccolo pugno le dita della mano che aveva appoggiato sul vetro. Aveva provato molte volte dolore nella sua vita, e fino a quel momento quello più grande di tutti era stato abbandonare la sua casa d'infanzia, ma adesso che vedeva Taehyung, il ragazzo di cui era follemente innamorato, steso in un letto di ospedale, capiva cosa significasse davvero soffrire.

Non c'era niente che lo potesse riportare indietro, poteva solo sperare che trovasse la forza di lottare.

Ma come poteva Taehyung lottare se gli aveva strappato tutte le forze per farlo? Forse se fosse rimasto al suo fianco, adesso starebbe cercando di vincere contro la morte per non abbandonarlo, ed invece...

𝘝𝘦𝘵 ♡ 𝐣𝐣𝐤+𝐤𝐭𝐡  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora