XXXIII

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[ AGGIORNAMENTO EXTRA QUESTA SETTIMANA ]

"Piccolo, se non vuoi farlo non sei costretto" Jungkook gli stava stringendo saldamente la mano da più di dieci minuti, lui che non trovava il coraggio di scendere ed entrare al bar.

Ormai da quella sera era passata più di una settimana e non aveva più ricevuto alcun messaggio da Hoseok da quando si era trasferito a casa del castano. Non si sarebbe potuto nascondere in eterno e non poteva più costringere il suo ragazzo a rimanere a casa con lui per paura di stare da solo.

"Starò bene, no?" borbottò insicuro, cercando di ricordare quello di cui lui ed il ragazzo avevano parlato la sera prima, stesi sotto le coperte calde. Namjoon per un po' di tempo gli avrebbe dato soltanto i turni del mattino e con lui ci sarebbe sempre stato qualcuno.

Si sentiva pessimo per aver accettato, sapendo che respingendo Hoseok aveva rovinato anche i suoi affari. Non sapeva quale fosse la strategia dell'uomo, non sapeva perché fosse ancora suo socio, ma preferiva rimanere con quel dubbio, troppo terrorizzato dalla verità.

"Certo che starai bene, piccolo" gli strinse maggiormente la mano, questa volta era proprio Jungkook a non volerle separare. "La suoneria del mio cellulare è al massimo, se non ti senti bene o non hai voglia di stare lì, mi chiami"

Sorrise grato al suo ragazzo, anche se sapeva che non avrebbe mai fatto un gesto simile.  Non poteva lasciare il suo turno a metà come se nulla fosse solo perché aveva paura, e non poteva neppure rischiare di far perdere altri clienti al suo ragazzo costringendolo ad abbandonare il suo lavoro per correre a prenderlo.

"Solo fino alle due, no? Posso farcela" borbottò, più rivolto a se stesso che al suo fidanzato.

"L'ultimo appuntamento che ho per oggi è all'una, farò presto e correrò qui da te" annuì piano, sperando di non dover rimanere solo. Odiava l'idea di doversi allontanare da lui, di lasciare la possibilità ad Hoseok di avvicinarsi, ma non poteva fare altrimenti.

Jungkook non avrebbe mai vissuto nella bolla di terrore in cui si era rinchiuso per sempre, e se non lo avesse lasciato andare, si sarebbe stancato di lui molto presto.

"Adesso è meglio che vada, Kook..." borbottò insicuro, trovando finalmente il coraggio di sciogliere le loro dita intrecciate. Il castano si sporse immediatamente verso di lui, regalandogli un dolce bacio.

Le loro lingue si attorcigliarono nel silenzio dell'abitacolo, mentre il vento freddo di dicembre sferzava per le strade di Seoul. Odiava doverlo lasciare, anche se si trattava solo di qualche ora, ma si convinse che era la cosa giusta d fare.

Il pomeriggio sarebbero usciti con Jimin e Yoongi nonostante non ne avesse molta voglia, era stato proprio Jungkook a convincerlo, sostenendo che passare un po' di tempo lontano dalle quattro mura del suo appartamento gli avrebbe fatto bene.

"Ci vediamo dopo, piccolo" gli sorrise caldamente dopo essersi allontanato dalle sue labbra. Annuì insicuro e, senza voltarsi ancora indietro, aprì la portiera del SUV e con un piccolo saltello scese da esso.

Attraversò velocemente la strada, entrando nel locale, mentre sentiva lo sguardo attento del suo ragazzo proteggerlo fino all'entrata. Se prima quello sguardo faceva aumentare il suo battito cardiaco, adesso non faceva altro che calmarlo e rassicurarlo.

"Ciao Lisa" sorrise immediatamente, quando vide la bionda dietro al bancone,probabilmente lo stava già aspettando da diversi minuti. Il locale non era troppo affollato, ma nonostante tutto sentiva un'aria pesante attorno a sé.

Quel posto gli metteva i brividi e non lo faceva più sentire al sicuro come prima.

"Ciao Tae! Ti stavo aspettando" gli sorrise di rimando la ragazza, porgendogli subito il grembiule che doveva indossare. Fra tutte le sue colleghe Lisa era senza dubbio la ragazza che più preferiva. Sapeva metterlo a suo agio e non era troppo invadente.

𝘝𝘦𝘵 ♡ 𝐣𝐣𝐤+𝐤𝐭𝐡  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora