Since you've been gone
I've been in a trance
This heart needs a second chance
Don't say it's over
I just can't say goodbye
38 Special
Alessia aveva riflettuto sulle parole di Betty per tutto il tragitto verso Cuneo. Probabilmente Goran aveva creduto che fosse stanca e l'aveva lasciata tranquilla.
//Non so che fare. Devo capire cosa provo//
Fissò l'amico e poi tornò a guardare fuori dal finestrino.
//Betty deve avere frainteso. Non è possibile che lui... Però forse ha ragione quando dice che non potrò mai comprendere i miei sentimenti per Nikola se continuo ad andare a letto con Goran//
Decise che glielo avrebbe detto quella sera stessa. Lui avrebbe capito. Dovevano evitare i contatti fisici, almeno per un po'. Sperava che questo bastasse a far chiarezza nella sua mente e, soprattutto, nel suo cuore.
Si fece riaccompagnare a casa sua: per rispettare la decisione che aveva preso era meglio Specialricominciare a dormire da sola. Quando parcheggiarono sotto il suo appartamento, fece un respiro profondo e cominciò a parlare.
<<Non so come ringraziarti per oggi, e per tutto quello che hai fatto per me>>
Goran la guardò in modo strano, come se stesse cercando di intuire il significato di quel discorso.
<<Cosa mi devi dire, Ale?>>
La conosceva davvero troppo bene.
<<Ecco... Io...>> non sapeva come dirglielo.
Goran le prese una mano.
<<Non preoccuparti, dì solo quello che devi dire>>
La giovane abbassò lo sguardo sulle loro mani unite.
<<Ho deciso che voglio capire cosa provo per Nikola, e voglio farlo il prima possibile>>
<<Ok>>
<<E per riuscirci, non devo farmi distrarre da altro... Nemmeno da te>> alzò gli occhi e lo vide processare quelle parole.
<<Cosa intendi?>>
Gli occhi dell'amico le stavano scavando dentro e la sua risoluzione vacillò.
<<Non dobbiamo più andare a letto insieme, almeno per un po'. Non cambierà nient'altro, te lo assicuro. Ma ho bisogno di prendere le distanze sul piano...fisico>>
Ci fu un lungo silenzio e lei abbassò di nuovo lo sguardo, incapace di sostenere quel confronto.
Fu Goran a rialzarle delicatamente il volto e a spezzare quel silenzio.
<<Va bene, se è quello di cui ha bisogno. Ma sappi che io ci sarò sempre per te, per qualunque cosa. Sei la mia migliore amica>>
Alessia era così sollevata che lo abbracciò di slancio. Poi lo baciò sulla guancia e gli diede la buona notte.
Quelle parole gli avevano fatto più male del previsto. Sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma aveva creduto di avere ancora tempo. Infatti, Goran era quasi certo che, alla fine, Alessia sarebbe tornata da Nikola; un amore come il loro non si poteva dimenticare. E lui sarebbe stato felice di vedere di nuovo insieme i suoi due migliori amici. Solo che questo avrebbe comportato un cambiamento nel suo rapporto con la ragazza. Sarebbe stato inevitabile. E lui non era pronto.
//Forse è un bene che accada ora, avrò il tempo di abituarmi//
Sapeva già che sarebbe stato difficilissimo mantenere le distanze: il bisogno di lei, del suo corpo, era solo aumentato da quella prima volta in Serbia. Ma ce l'avrebbe fatta; dopotutto, era per il bene di entrambi.
Nei giorni successivi i due ragazzi si sentirono e si videro come sempre: lei era andata a trovarlo dopo gli allenamenti e lui aveva assistito ad una sua partita. Avevano parlato di tutto senza imbarazzo e avevano riso delle battute che si erano fatti a vicenda.
Nonostante Alessia avesse colto, in un paio di occasioni, degli strani sguardi da parte dello schiacciatore, lui era stato di parola: non l'aveva più toccata, al di là di qualche casto abbraccio.
La giornalista non capiva come si sentiva. A volte aveva voglia di lui e vedere che per lui era stato così semplice rinunciare ai loro incontri intimi le dava un po' di fastidio. Quando ci avevano provato in passato, appena tornati dalla Serbia, non avevano resistito...
Ma ora lei avrebbe dovuto smettere di pensare a Goran e concentrarsi su Nikola.
Era sul treno, direzione Milano.
Il palleggiatore le aveva chiesto di andare a vedere il match di Coppa contro una squadra francese per potersi poi incontrare, e magari parlare. Aveva prenotato la notte in un hotel fuori dal centro, vicino al palazzetto, e il giorno successivo sarebbe tornata a casa.
Era agitatissima al pensiero di rivederlo. Non sapeva cosa sarebbe successo tra di loro.
Milano vinse abbastanza facilmente e si qualificò per la semifinale.
Le era mancato vederlo giocare. Al di là dei loro rapporti personali, era troppo bravo perché la pallavolista che era in lei non apprezzasse osservarlo in campo. In effetti, non aveva mai rinunciato all'idea di rivedere lui e Goran nella stessa squadra: pochi al mondo si intendevano come loro due.
Dopo le interviste di rito, lui andò nello spogliatoio e lei lo aspettò all'uscita. Lì nessuno la conosceva e poteva mischiarsi ai fan che speravano in foto e autografi con i loro idoli.
Dopo circa mezz'ora lo vide uscire, salutando i fan rimasti e raggiungendola.
<<Ciao>> la salutò con un bellissimo sorriso.
<<Ciao, Nik>>
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By your Side
RomanceTERZO VOLUME - Alessia ha perso la persona più importante della sua vita. Riuscirà ad andare avanti e a non lasciarsi abbattere, ritrovando un nuovo equilibrio? E, soprattutto, si aprirà di nuovo all'amore?