By your Side

Venticinque.

Popular, I know about popular

It's not about who you are or your fancy car

You're only ever who you were

Popular, I know about popular

And all that you have to do, is be true to you

That's all you ever need to know

Mika e Ariana Grande

<<Alek, non dovremmo farlo>> disse piano Alessia.

<<Perché no?>> le chiese lui. <<Non c'è niente di male>> mormorò guardandola.

La ragazza ricambiò lo sguardo, indecisa.

<<Cosa faremo dopo?>>

<<Non ti devi preoccupare, sei in buone mani>> rispose serio.

Alessia sospirò e cedette: non poteva dirgli di no quando la guardava con quegli occhi da cucciolo.

<<Va bene>> acconsentì, esaminando con occhio critico il carrello davanti a loro, pieno fino all'orlo dei prodotti più svariati. Mentre Aleksandar avanzava nella fila, in attesa di raggiungere la cassa, la ragazza tentò di ignorare le occhiate che le altre persone presenti lanciavano ininterrottamente all'opposto. <<Vuoi farmi credere che mangi abitualmente guacamole, salsa di soia e hummus?>> domandò, scettica.

<<Certo>>

<<E il tofu?>>

<<Lo adoro>>

Dopo un brevissimo silenzio, entrambi scoppiarono a ridere.

<<Ok, mi hai scoperto. Non li compro mai, ma non conoscendo i tuoi gusti preferisco essere preparato e avere a casa un po' di tutto>> confessò con un sorriso. <<Sarà divertente sperimentare>>

<<Se lo dici tu>>

Erano quasi arrivati davanti alla cassa, quando furono interrotti da un gruppetto di ragazzine che li circondò. Le fan si accalcarono intorno al giocatore, il quale non le respinse, anzi. Le affidò il portafogli, il carrello e le chiavi dell'auto, chiedendole di precederlo, e si fermò per una sessione extra di foto e autografi.

Alessia pagò la spesa e si diresse al parcheggio, dove la caricò nel baule della macchina scura, e attese. Era sorpresa da tutte quelle manifestazioni d'affetto nei confronti di Aleksandar. Non che non se le meritasse - era davvero un gran giocatore ed era simpatico e disponibile, oltre che un bel ragazzo - ma non era abituata a tutto quello.

A Cuneo Nikola, Goran e Juan avevano i loro fan, ma di solito il tutto si svolgeva al palazzetto. Per strada, difficilmente i ragazzi venivano fermati da orde di tifosi a caccia di un selfie o di un autografo. Invece, l'opposto serbo era letteralmente preso d'assalto ovunque andasse: le era bastato un solo giorno in sua compagnia per rendersene conto.

Lo ammirava per la tranquillità e la disponibilità con cui affrontava l'enorme popolarità di cui godeva in città; non tutti sarebbero stati così pazienti.

Finalmente, dopo svariati minuti, lo vide uscire dal supermercato e dirigersi verso di lei. Gli restituì le chiavi ed entrò nell'abitacolo.

<<Scusa per l'attesa>> esordì lui, accendendo il motore. <<Ma queste cose sono importanti per i tifosi>>

<<Non fa niente. Ma è sempre così?>> si informò lei.

<<Più o meno>> Aleksandar rise.

<<Non ti manca la tua privacy?>>

<<Fa parte dell'essere un personaggio pubblico>> scrollò le spalle, continuando a fissare la strada trafficata. <<E poi, non è colpa mia se sono il migliore e tutti mi amano>> scherzò.

Alessia rise.

L'estate perugina si preannunciava interessante.