Quarantatré.

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I just want to see your sweet smile

Smiled the way it was before

Well I'll try not to hold you

And I'll try not to kiss you

And I won't even touch you

All I want to do is see you

Depeche Mode


Alessia aspettava una risposta in apnea. Vide Aleksandar sbiancare sotto le luci dei lampioni che illuminavano quel loro angolo di giardino, contrarre le labbra e passarsi una mano tra i riccioli castani. Le dispiacque metterlo in imbarazzo, e quasi stava per ritirare la domanda, quando lui parlò.

<<Chi te l'ha detto?>>

La giovane lasciò la presa sul suo abito e iniziò a torturarsi le mani.

<<Non lo neghi?>> chiese piano.

Lui la fissò negli occhi.

<<Dovrei?>> ribatté, improvvisamente calmo.

Alessia inspirò, poi scosse il capo.

<<Alek, ho bisogno di sentirtelo dire>> lo pregò, con la gola chiusa. Si odiò in quel momento: stava infierendo su un ragazzo che le era sempre stato accanto, ma doveva sentire quelle parole uscire dalla sua bocca, in modo che non ci fosse più alcun dubbio.

Lo sguardo dell'opposto non vacillò neanche un istante; continuò a tenere i suoi occhi scuri puntati su di lei e la sua voce uscì morbida, quasi rassegnata.

<<Penso di essere innamorato di te dal primo momento in cui ti ho vista, in aeroporto, l'estate scorsa>>

Alessia sentì le proprie gambe tremare, così si sedette sul bordo della fontana, accanto all'amico.

Un silenzio carico di umidità e mille parole non dette riempì i pochi centimetri di vuoto tra di loro. Alessia stava tentando di elaborare quell'informazione, le dita aggrappate al bordo freddo della fontana.

La testa dell'amico si girò lentamente verso di lei, ma il silenzio continuò.

<<Perché non me l'hai mai detto?>> domandò lei, una volta ritrovata la capacità di parlare.

<<Perché prima c'era Nikola ed eravate felici, e poi... Non era quello di cui avevi bisogno>> Aleksandar si interruppe brevemente, per poi proseguire. <<In entrambi i casi, sarebbe stato inutile. Quello di cui avevi bisogno era un amico>>

<<Mi dispiace>> sussurrò Alessia.

<<Non devi scusarti>>

La ragazza non osava ancora guardarlo.

<<Avrei dovuto capirlo, ma immagino di non essere proprio un'esperta. Se l'avessi saputo... Ti ho buttato addosso tutti i miei problemi e la mia sofferenza, non mi sono accorta di quanto male ti stessi facendo>>

Aleksandar poggiò la mano sulla sua e strinse leggermente.

<<Non ti devi preoccupare, Ale. Sono felice di esserti stato d'aiuto, almeno un po'>>

La giornalista respirò in silenzio, non sapendo cosa rispondere. Fu lui a parlare di nuovo.

<<Certo che siamo proprio una bella coppia, io e te!>> rise piano, attirando la sua curiosità e facendola così voltare verso di lui. <<Entrambi innamorati di una persona che non possiamo avere>> continuò a ridere, puntando lo sguardo sulle decine di stelle che perforavano la calotta scura del cielo.

Anche Alessia si ritrovò a sorridere. Gli fu grata, ancora una volta, perché col suo carattere solare era riuscito ad alleggerire la tensione di un momento così importante.

<<Promettimi una cosa>> disse lei, d'un tratto.

Gli occhi dell'amico tornarono su di lei, attenti.

<<Quando questa lunga estate sarà finita e io sarò tornata a Cuneo, promettimi di impegnarti al massimo per dimenticarmi e andare avanti>>

Aleksandar provò a ribattere, ma lei fu più veloce e lo bloccò, continuando a parlare.

<<Devi dimenticare quello che provi per me e trovare una ragazza da amare e che ti ami. E devi essere felice insieme a lei>>

Lo osservò in attesa, sperando di riuscire a convincerlo.

Dopo un po', l'opposto annuì.

<<Te lo prometto, ma solo se lo farai anche tu>> la sfidò.

Alessia sentì la gola chiudersi.

<<So che stai già provando a dimenticare Nikola, e che le due situazioni sono molto diverse, ma devi riuscirci. Devi lasciartelo alle spalle e guardare verso il futuro, perché da qualche parte c'è un ragazzo che sta aspettando solo di conoscerti>>

Lei deglutì e annuì in silenzio, non fidandosi della sua voce. Lo avrebbe fatto, a tutti i costi. Non tanto perché desiderasse incontrare qualcun altro, ma per poter andare avanti con la sua vita. Era già sulla buona strada, nonostante qualche ricaduta. Tuttavia, non sarebbe stato affatto semplice.

Aleksandar si alzò di colpo, sistemandosi la giacca del completo.

<<Comunque, io ci sarò sempre per te>> concluse il giocatore.

<<Anche io per te>> rispose Alessia, sorridendo e accettando la mano che lui le tendeva.

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