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Quella risposta lo aveva stizzito.
<<Se ti comporti così, la proposta di quella cameriera diventa quasi allettante: ha esposto la mercanzia non appena mi ha visto, peccato non fosse un maschio.>>
Si lanciò sullo schienale della sedia sbuffando e reclinando la testa all'indietro.
<<Non sei costretto a mangiarlo se non ti piace, mi sembrava di ricordare che quella volta tu fossi talmente affamato da mangiare anche metà della mia porzione, ma effettivamente la minestrina è molto più allettante!>>
Trattenne una risata.
Finalmente aveva intravisto un po' di luce in quegli occhi spenti.
Era stato divertente guardarlo mentre cercava di trattenere qualsiasi emozione dopo aver visto l'immagine del telefono.
Si appoggiò sullo stesso tavolino del biondo.
<<Non sono l'unico ad essere sotto peso, ti conviene mangiare, altrimenti la prossima volta che mordo le tue chiappette rischio si staccartele!>>
Ghignò e lo guardò come se volesse mangiarlo. Era dimagrito certo, ma a lui non interessava, anche con quelle ferite, desiderava il biondo allo stesso modo.
Aprì entrambe le confezioni, il profumo di polletto invase tutta la camera, girò un sacchetto verso il biondo.
<<Se non mangi, stasera niente coccole!>> lo sfidò.
Se il biondo voleva giocare, non si sarebbe tirato indietro!

Sospirò vistosamente.
Gli stava facendo venire l'acquolina in bocca, ma purtroppo non poteva cedere.
<<Ovvio che mi piace, ma lo mangerò quando mi porterai fuori a cena una volta che sarò uscito da qui. Sono stati chiari: non posso mangiare altro se non quello che mi danno loro. Visto che ti informi sempre di tutto, non mi dire che non hai parlato con i medici.>> punzecchiò trattenendo una smorfia di disgusto per la cucchiaiata appena ingerita.
Era pasta stracotta con una parvenza di verdure all'interno e il brodo era stato allungato con l'acqua. Come facevano a rimettersi in forma i pazienti con quello schifo?!
Meno di un mese e poi avrebbe stradivorato ogni cosa, a costo di andare in sovrappeso.
Ci pensò un attimo, immaginandosi rotolare per la poca mobilità e scosse la testa: no, solo tornare in forma sarebbe stato più che sufficiente.
<<Metterlo ad un uomo o a una donna non cambia, se non che queste ultime urlano come un corvino di mia conoscenza. Sai, questo ragazzo, alla sua prima volta non si è risparmiato, ma ormai è stato attratto da una cameriera e quindi non è più affar mio.>>
All'ennesima cucchiaiata rinunciò, spostandosi sulla carrozzina e dirigendosi verso il bagno.
<<Quello che ha bisogno di coccole sei tu: non hai ancora realizzato che sono vivo.>> disse prima di chiudersi la porta alle spalle.
Si lavò i denti per levarsi dalla bocca il sapore di quel pasto e tornò in camera, evitando lo sguardo del corvino.
Aveva esagerato, lo percepiva a pelle come se l'aria gli tagliasse il respiro.
<<Scusa.>> sibilò.

Quelle parole gli fecero male, come poteva dirgli una cosa del genere?
Aveva sbagliato ancora una volta? Aveva ferito l'altro senza saperlo? Lo stomaco gli si chiuse improvvisamente e digrignò i denti.
Attese il biondo come se delle catene lo costringessero a stare in quella stanza, avrebbe voluto prendere e andarsene. Forse era Keigo che non riusciva a realizzare che Touya fosse ancora lì per lui.
Non guardò nemmeno il biondo quando udì le sue scuse, si appoggiò semplicemente sul letto sorreggendo la fronte con le mani intrecciate. Sospirò per calmarsi, quella situazione era difficile per entrambi, sapeva quanto il biondo stesse soffrendo, quella sorta di prigionia non aiutava nessuno dei due, c'era sempre qualcosa che s'infrapponeva tra loro. Erano costretti a scalare le pareti di una montagna per potersi incontrare e quando la cima sembrava vicina, qualcuno alzava ancora quelle barriere. Stava esaurendo tutte le energie per fare quella specie di climbing.
Non poteva mollare proprio in quel momento, cosa avrebbe fatto l'altro se lo avesse visto crollare? Inghiottì il boccone amaro, non era il caso di fare una sfuriata o di lasciarsi andare a un crollo nervoso.
<<Andiamo a prendere una boccata d'aria sul tetto?>> gli chiese girandosi appena per guardarlo.

The 21 chimes of New Year's Eve ( DabiHawks )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora