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Ecco perché aveva cercato di rintanarsi sotto le coperte! E no, quegli occhi spenti non erano passati inosservati.
Le parole del primario non lo preoccuparono particolarmente, Keigo sarebbe riuscito a superare tutto e lui non avrebbe fatto altro che stare al suo fianco, non occorrevano terapie e non occorreva prodigarsi in comportamenti diversi.
Essere troppo iperprotettivo non aveva mai giovato e quando provava ad essere più delicato, finiva per peggiorare la situazione.
Si distese prepotentemente in parte al ragazzo, avendo cura di non nuocergli e sbadigliando per essersi trattenuto fino a tardi con il padre.
Fece appoggiare il ragazzo a lui nella posizione preferita di entrambi. In questo modo le scottature non erano più a contatto con il letto e Touya sperava di dargli un po' di sollievo. Infilò una mano tra i capelli, mentre l'altra sfiorava appena l'avambraccio e la mano in cui erano state rimesse le bende.
<<Fuggire? Non ho nessuna intenzione di liberarmi di te!
La cena è andata bene, niente regali, la casa è più che sufficiente.
È stato... Strano essere solo con loro. Da bambino, quando c'era anche Enji a tavola, non si rideva o scherzava per paura della sua reazione, invece avevamo tutti il sorriso sulle labbra, anche mio padre sembrava più rilassato del solito.
Fuyumi e Rei avrebbero voluto assistere al matrimonio: non gli è andata giù che abbiamo preso come testimone la segretaria, ma entrambe non vedono l'ora di vederti per sommergerti di domande e Natsuo credo ti prenderà in giro, avendo visto quanto eri impacciato in comune dopo la mia promessa.>> riassunse velocemente e gli venne da sorridere ripensando a quel giorno.
Gli raccontò per filo e per segno la serata, osservandolo per tutto il tempo. Sapeva bene cosa gli occorreva per guarire, perché era l'unica cosa serviva anche a lui quando si era ritrovato su quel letto: la presenza dell'altro.
Abbassò i cristalli sulle pietre dorate, restandone incantato, si sporse in avanti per raggiungere quelle labbra. Fu un bacio senza sconti, passionale, dolce, irruento, delicato, pazzo, avvolgente, pieno di ogni sentimento che Touya provava per Keigo.
Avrebbe continuato ad amare quel ragazzo alla follia, qualsiasi cosa fosse successa.
<<Ti amo, Keigo. Non vedo l'ora di partire con te verso la nostra nuova casa, trascorreremo una luna di miele indimenticabile e voglio riempirmi la vita di te.>> sussurrò dolcemente prima di riprendere quel bacio totalizzante. Probabilmente aveva parlato troppo e il ragazzo si sarebbe rintanato sotto le coperte, ma gli era venuto spontaneo fare quella confessione.
Si sarebbero rialzati ancora e ancora, insieme.

Perché gli stava dicendo quelle cose?
Cosa nascondeva?
Era esageratamente romantico, il che lo fece insospettire.
<<Cosa ti ha detto il medico?>> domandò interrompendo quel bacio quasi bisognoso e guardandolo serio.
Non seppe se riuscì ad ottenere l'effetto sperato, visto il viso color pomodoro, ma almeno ci provò.
Tuttavia esultava interiormente per la buona riuscita della cena. A Touya serviva trascorrere in serenità i momenti con la sua famiglia, doveva recuperare il più possibile il tempo perso, altrimenti un giorno si sarebbe pentito.
Nonostante loro ormai fossero una famiglia, Touya aveva la fortuna di avere ancora entrambi i genitori e, nonostante la mancanza del minore Shouto, anche di Natsuo e Fuyumi. Perché non goderseli appieno prima del loro trasferimento?
Probabilmente quel pomeriggio lo avrebbe rispedito nuovamente a casa Todoroki con una qualche scusa.
Se tutto andava come previsto dal medico, il giorno dopo sarebbe stato dimesso, quindi dopo il pranzo potevano tranquillamente trascorrere il resto della giornata ad ultimare i preparativi per la partenza immediata.
Sì, non vedeva l'ora di abbandonare quella città e trasferirsi, anche se la meta era sconosciuta. A lui interessava solamente andarsene con Touya ed iniziare a scrivere la loro vita insieme, lontani dai pericoli e facendo il carico di felicità.

Lasciò cadere pesante la testa sul cuscino, sospirando esasperato e portando un braccio davanti agli occhi.
<<Perché quando provo a essere un po' più romantico del solito, pensi sempre che ci sia qualcosa che non vada?
Avresti preferito che ti dicessi qualcosa del tipo 'non vedo di inaugurare la nuova casa, sbattendoti su ogni superficie disponibile, finché non avrai più nemmeno la forza di gemere il mio nome'?>> chiese alzando appena il braccio per riuscire a vederne il viso.
Quando si dice che le battute migliori sono quelle che hanno un fondo di verità...
Si lasciò andare ad una risata per l'espressione contrariata che si dipinse sul viso dell'altro.
<<Comunque il medico mi ha aggiornato sulle tue condizioni, lasciandomi intendere che non devo essere un motivo di stress per te.>> riassunse anche se aveva leggermente parafrasato le sue parole.
Conosceva bene sia l'insicurezza di Keigo, sia quanto lo irritasse essere trattato come un bicchiere di cristallo. Nonostante le parole del medico, aveva assoluta fiducia che Keigo si sarebbe ripreso senza problemi ed insistere per fargli sputare il rospo non sarebbe servito a nulla!
Touya aveva chiaramente detto e dimostrato più volte a Keigo quanto lo amasse. Inoltre quell'anello al dito rappresentava una promessa, che sarebbe durata per sempre e aveva intenzione di rispettarla rigorosamente.
Avrebbe continuato a stargli accanto trovando i modi più disparati, affinché anche Keigo si convincesse che qualsiasi cosa fosse successa, Touya sarebbe stato lì, al suo fianco e con la mano intrecciata alla sua, pronto ad essere le sue ali e il suo paracadute.
<<Piuttosto, quando uscirai di qui, dovremmo andare a comprare qualche maglietta, perché nel posto dove andremo adesso è estate e noi abbiamo solo vestiti invernali...>> diede voce al primo pensiero che gli passò per la testa, iniziando a farsi una breve lista mentale per quello che sarebbe potuto servire prima della partenza.
Sbadigliò di nuovo, forse gli occorreva un altro caffè, ma stava così bene in quella posizione, che decise semplicemente di sistemarsi meglio il cuscino sotto la testa.
Tornò a guardare quei due soli che continuavano a fissarlo con un viso indecifrabile.
<<Cosa c'è?>> chiese inclinando appena la testa.

The 21 chimes of New Year's Eve ( DabiHawks )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora