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Tutta quella confidenza nelle sue abilità lo destabilizzò. Era davvero all'altezza di gestire quel compito, sapendo che la vita del biondo sarebbe dipesa da lui?
Non avrebbe mai permesso che gli fosse sottratto nuovamente, questa volta doveva seriamente pensare a ogni minimo particolare, doveva ragionare con la mente di un pazzo per riuscire a immedesimarsi in Tomura.
Non era il caso di pensarci in quel momento, s'immerse negli occhi del biondo in cerca della forza per accettare quella decisione.
Nonostante quegli occhi fossero sfigurati dalla stanchezza, erano più determinati che mai.
<<Mi fido senza ombra di dubbio.>> rispose a quella sorta di provocazione.
Si abbassò per ricongiungere di nuovo le loro labbra in un tenero bacio, portando entrambe le mani tra quei fili dorati diventati crespi.
<<Non lascerò che ti succeda qualcosa, raggio di sole. Niente e nessuno potrà portarti via da me.>> promise sulle labbra del biondo.
<<Cosa vuoi fare in questo mese di 'vacanza'?>> chiese curioso.
Praticamente non avevano mai avuto un vero appuntamento.
Magari avrebbe potuto portarlo in qualche posto poco frequentato e lontano dai radar della Tokkou.
Passare del tempo solo loro due, lontano da tutto, era un sogno!

Fece finta di dover ponderare varie scelte, mugugnando mentre spostava lo sguardo ovunque e lasciandogli fugaci sfioramenti sulle labbra con le proprie.
<<Ovunque tu voglia.>> scoppiò a ridere, fermandosi poi improvvisamente e coprendosi la bocca mentre tossiva.
<<In questo momento non sono molto lucido per poterci pensare. Avrei tanta voglia di drogarmi e mantenere la mente occupata mi aiuta, ma adesso che ne dici di alzarci dal pavimento e farmi mangiare? Non credo di sapere più che sapore abbia il cibo.>> ammise ridendo.
Rei era tornata nella stanza, ma le passò la voglia di ridere a quell'affermazione. Tutti sapevano che vedere quel corpo ormai reso scheletrico reagire in quei modi alquanto discutibili, non prometteva una ripresa immediata.
Quel mese spettava per l'ennesima volta al corvino ricostruire quel ragazzo, che, nonostante il suo sorriso raggiante, nascondeva dietro agli occhi dorati tanta tristezza.
<<Pollo al curry!>> annunciò infine la donna posando i piatti sul tavolo e andando a pulire il disastro di poco prima.
<<Ha detto pollo!>> esclamò come un bambino il biondo, alzandosi fin troppo freneticamente che per poco non svenne tra le braccia del moro, che prontamente lo sorresse.
<<Grazie.>> sussurrò appena.
Questa volta non sarebbe stato umiliante farsi aiutare.
Questa volta avrebbe raggiunto di nuovo il cielo sopra le nuvole.

Fu il pasto più lungo della storia, nemmeno quando la nonna preparava 50 portate, si impiegava così tanto per terminare il pasto.
Costrinse il biondo a rimanere a tavola finché non finì la porzione.
Nel frattempo cercò mille modi per distrarlo, non che ci dovesse riflettere molto, in fondo quando il biondo iniziava un battibecco gli serviva la vittoria su un piatto d'argento.
Passarono il pomeriggio a guardare un film scelto dal corvino, una cosa semplice e divertente, anche se aveva più del doppio dei suoi anni, ma a lui piacevano i film retrò.
Si addormentò diverse volte sul divano, non sarebbe mai riuscito a recuperare il sonno arretrato, ma stare in compagnia del ragazzo lo rinvigoriva.
Immaginò anche di cercare una casa insieme al biondo.
La cena passò tranquilla, Natsuo era fuori casa per l'università e c'era solo Fuyumi, che salutò calorosamente entrambi.
La notte fu un incubo.
Il biondo continuava ad agitarsi. Per sua fortuna gli mancavano le forze per contrastare il corvino. Aveva spasmi muscolari, la febbre alta, i brividi, sudava.
Le urla furono la parte peggiore, all'ennesimo risveglio in cui chiese insistentemente la droga, tentò di chiamarlo, di farlo rinsavire, ma non ci riuscì.
Lo bloccò con il suo corpo, si allungò prendendo una siringa di morfina e la iniettò al biondo.
Lo abbracciò finché ricadde lentamente nel sonno, insultando il corvino per quello che aveva appena fatto.
Restò nuovamente sveglio tutta notte, tenendo l'altro sopra di sé e non smettendo di accarezzarlo, finché le palpebre non si fecero pesanti e si chiusero lentamente.

The 21 chimes of New Year's Eve ( DabiHawks )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora