Saltellava internamente per quella risposta, ma di certo non poteva dirlo all'altro: detestava regalargli la vittoria, quindi prese una porzione con la forchetta e la avvicinò alle labbra con fare altezzoso.
<<Sono io che concedo a te i miei servigi.>>
In tutta risposta allungò le gambe sotto il tavolo, intrecciandole con quelle del corvino di fronte a lui, mentre continuava a mangiare tranquillamente lasciando trasparire l'emozione di quel piccolo gesto con le gote appena rosee.
<<Domani mi porti a fare un giro qui intorno? Dopo pranzo potremmo visitare qualcosa. Stare chiusi in casa è bello, ma se non visitiamo niente, poi non avrò nulla di cui vantarmi con quelle schiappe dei miei sottoposti.>>
Ottima scusa per non dire che voleva riempirsi di ricordi e magari pure fotografie di quella vacanza.
Era iniziata nel migliore dei modi, anche se aveva avuto un momento di smarrimento, ma si era ripresa.
Nonostante i loro momenti lunghi di intimità, aveva anche avuto il suo primo appuntamento! Meglio di così...
Basta, doveva darsi un contegno. Non era possibile che si facesse influenzare così tanto dal romanticismo!
Anche se, per solo due settimane, se lo sarebbe concesso. Lo rilassava molto la sola presenza dell'altro, ma in un modo o nell'altro cercava di avere sempre un minimo di contatto fisico con lui, tanto da sentire sempre il cuore in costante tachicardia.
Ma non importava: stava riscoprendo se stesso, un ragazzo che non aveva visto le cose belle del mondo e che le stava scoprendo insieme ad un ragazzo totalmente estraneo al suo mondo.
Per un attimo gli tornò in mente come un flash lo scambio delle valigette.
Senza accorgersene, si ritrovò a guardare il moro sorridendo dolcemente.Strinse appena le gambe attorno a quelle del biondo, aumentando quel piacevole contatto.
Anche se l'altro tentava di nasconderlo, quelle gote arrossate, quegli occhi sorridenti e gli angoli della bocca rivolti verso l'altro lo tradirono! Sapeva che in quel momento il ragazzo sprizzasse felicità.
<<Pensavo di prendere domani una guida illustrata.
Non sono mai stato in Nuova Zelanda, quindi anch'io la scoprirò per la prima volta. Dopo pranzo decideremo insieme dove andare, dovremmo anche comprare degli impermeabili, la stagione delle piogge non è finita e il tempo è parecchio instabile, soprattutto qui in montagna.>> pensò ad alta voce, alzando lo sguardo sull'altro.
Solo in quel momento si accorse degli occhi incantati del ragazzo, quel viso lo fece arrossire.
Finalmente si era rilassato anche il biondo, era contento di vederlo così spensierato. Avrebbero visitato così tanti luoghi che l'altro avrebbe potuto vantarsi per i prossimi mesi con i suoi sottoposti.
Tentò di terminare la cena, ma quello sguardo insistente lo metteva in imbarazzo.
Si schiarì la voce.
<<So di essere meglio di qualsiasi modello di Playboy, ma non credo di poter soddisfare il tuo stomaco solo guardandomi. Ti conviene mangiare qualcosa Pulcino, o domani non avrai le forze per camminare.>> gli consigliò sentendo la pancia dell'altro brontolare e sbuffando una risata.
Finito di cenare, prese tutte le stoviglie e le lavò più veloce di un fulmine.
Si voltò verso il biondo con uno sguardo minaccioso.
<<Ora voglio il mio massaggio!>> decretò dirigendosi verso di lui e posandogli un tenero bacio sulle labbra.Divenne un peperone.
Non aveva ascoltato mezza parola dell'altro, ritrovandosi imbambolato a guardarlo.
Che ci fosse qualcosa in quel pollo al curry che rendesse tutto più... più... non sapeva cosa.
Iniziò a mangiare con foga, deglutendo un rapido bicchiere d'acqua mentre si passava il pugno sul petto a causa di un boccone bloccato al centro dell'esofago, per poi riprendere la voracità.
Dannato corvino! Bastava niente, niente, perché trovasse il modo di metterlo a disagio.
Prima o poi avrebbe trovato il suo punto debole.
Dopo avrebbe preso ogni rivincita che gli spettava.
Si concesse di incantarsi nuovamente solo guardando le spalle del moro al lavello.
Ormai aveva messo la firma su quella loro nuova vita insieme. Si immaginò entrambi abitare in una casa in un nuovo Stato, tornare a casa e preparare la cena al suo fidanzato dopo una lunga giornata di lavoro e fargli trovare la vasca con l'acqua pronta per un bagno rilassante.
Decise che quella sarebbe stata la loro vita, sempre se all'altro fosse andata bene, sia mai che decidesse per entrambi, ma aveva preso un'altra importante decisione in autonomia.
Ritornò con gli occhi per terra quando si trovò i cristalli davanti ai suoi occhi, il ghigno del corvino visibile e un tocco rapido sulle labbra.
Prima o poi lo avrebbe fatto morire per lo spavento.
<<Iniziamo ad andare a lavarci, allora.>> disse alzandosi e prendendolo per mano verso il bagno.
Avrebbe iniziato la sua ricompensa lì, in quella vasca da bagno, dove sarebbe stato lui a prendersi cura dell'altro.
Ottima prospettiva, Keigo!
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The 21 chimes of New Year's Eve ( DabiHawks )
Hayran KurguTratto da una role AU con @YomyIsayama Capodanno. In Giappone è una comune festività in cui migliaia di famiglie attendono con impazienza l'arrivo del nuovo anno, dirigendosi con i propri cari nei templi per pregare in buon auspicio. Eppure, per un...