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Rise insieme al biondo quando si definì poco invadente. Finalmente anche l'altro si sentiva libero di essere se stesso, senza temere una sua reazione.
<<Non capisco cosa io abbia fatto di male, perché il destino decidesse di affidarmi un Pulcino irritante come te.>>
Sospirò fintamente esasperato, ridendo subito dopo.
<<Quello che voglio?
Sei stata la prima persona che non mi ha chiesto dove mi fossi procurato quelle vecchie ferite, ma preferirei tenere le storie tristi per un altro momento, voglio godermi ancora un po' il tuo sorriso.
Non potevi farmi un regalo più bello, sai?
Non appena Enji mi ha rivelato quel tuo piccolo desidero, ho chiesto di sottopormi immediatamente all'operazione. Mi sarebbe bastato il viso, ma lui ha insistito perché ti accontentassi fino in fondo.
Sono contento di averlo fatto.
Ora, quando mi guardo allo specchio, non provo più quel ribrezzo.
Anche se adesso ti ritroverai a dovermi difendere dalle cameriere quando andremo a mangiare in qualche ristorante, o dagli sguardi indiscreti per strada...>>
Già s'immaginava le scene: entrambi gelosi l'uno dell'altro, anche se la fiducia reciproca era totale.
La sera arrivò troppo velocemente. Aveva iniziato a raccontargli alcuni aneddoti divertenti riguardanti la sua vita lavorativa e qualche missione come spia della Tokkou. Ci avrebbe pensato Natsuo al pranzo a spifferare le gaffe di quando era bambino.
Aveva deciso di rivelare a entrambi i fratelli chi fosse realmente.
Si rese conto di aver parlato senza sosta tutto il pomeriggio, senza lasciare molto spazio all'altro per parlare della sua vita, ma finché il biondo rideva, non avrebbe badato alla gola ormai secca.
Avrebbe voluto rimanere lì tutta la notte ad ascoltare la vita dell'altro.
<<Signor Todoroki deve andare a casa, l'orario visita è finito da tempo.
Non c'è motivo per cui lei debba restare qui con il ragazzo, non gli occorre nessuna sorveglianza e non possiamo fare eccezioni solo perché suo padre è un nostro benefattore.>> li interruppe un'infermiera poco garbata.
Ma Touya diede poca importanza a quell'atteggiamento invadente, era completamente concentrato sul ragazzo.
<<Mi dispiace, non avevo notato fosse così tardi.
Potrebbe fare una piccolissima eccezione e lasciarmi qui ancora 5 minuti? Vorrei solo salutare il mio ragazzo, poi uscirò. Non le creerò nessun problema.>>
Era pervaso da una calma platonica.
Sorrise anche a quella donna, che arrossì borbottando qualcosa come <<Solo 5 minuti>> per poi uscire dalla stanza.
Si girò verso il ragazzo senza riuscire a decifrare la sua espressione, sembrava contrariato e imbronciato. Aveva detto qualcosa di male?


Si era persino seduto con le gambe incrociate, i gomiti sulle ginocchia e le mani a contornargli il viso.
Rideva, si perdeva nei cristalli, si concentrava su quella voce.
Mai si era sentito così incantato da una persona.
Forse perché adesso avevano solo pensieri ad un futuro radioso senza problemi, che riuscì a godersi ogni singolo istante di quella giornata.
Touya si era interrotto solo per i pasti, ma appena finivano, subito che riprendeva a parlare di sé.
L'interruzione dell'infermiera non era stata vista di buon grado, avrebbe voluto che il ragazzo rimanesse lì per la notte, ma con si dovette accontentare di quegli ultimi cinque minuti.
<<Touya, qual è il tuo dolce preferito? Vorrei preparartene uno appena uscirò di qui.>>
Dopo una giornata del genere, perché mai chiedergli qualcosa di così futile?
C'erano ancora un sacco di cose che voleva sapere di lui, ma avrebbe atteso il giorno successivo, quando Touya avrebbe fatto capolino dalla porta e avrebbe ripreso a raccontare.
Perché sicuramente sarebbe andata così: lo avrebbe obbligato.
<<Se potessi alzarmi, ti avrei aperto la finestra, così avresti dormito qui e mi avresti fatto compagnia.>> borbottò infantilmente.
Odiava stare immobile in un letto, odiava gli ospedali, odiava star lontano dal suo ragazzo.
Che male c'era a lasciarlo lì ancora quella notte?


Sorrise per quella richiesta infantile, passandogli la mano tra i capelli.
<<Tornerò domani mattina, aspetterò davanti alla porta finché non apriranno per concedere l'ingresso ai visitatori!>> lo rassicurò.
Gli prese il viso tra le mani e lo coinvolse in un bacio delicato. Non resistette a lungo e ci impresse quella passione che aveva trattenuto tutto il giorno, togliendogli l'aria e trovandosi a torturare il suo labbro inferiore. Dovevano attendere ancora qualche giorno e poi sarebbero partiti insieme lontano dal Giappone.
Si avvicinò al suo orecchio.
<<Il mio dolce preferito è la torta di mele.>> gli confidò.
In fondo Touya aveva dei gusti semplici e al biondo non occorreva prodigarsi eccessivamente per farlo felice.
Salutò il ragazzo e uscì. Aveva trovato ospitalità in un piccolo ostello nei pressi dell'ospedale.
Passò la notte insonne, troppo eccitato di rivedere l'altro il giorno successivo. Usò il telefono per cercare case e appartamenti nella meta che aveva scelto. Se al biondo non fosse piaciuta, avrebbero semplicemente cambiata casa.
Una in particolare attirò la sua attenzione. Era piccola e moderna, sviluppata su due piani, situata su una collina appena fuori la città principale e abbastanza isolata. Non gli interessava molto l'interno, avrebbe scelto personalmente i mobili, si assicurò solo che avesse un cammino e che la posizione fosse ottimale per concedersi lunghe passeggiate in montagna.
Inviò tutto a Endeavor senza pensarci due volte. Il prezzo non era eccessivamente alto, quindi non gli avrebbe fatto problemi ad accettare.
Pensò anche al futuro di entrambi. Non gli dispiaceva il suo vecchio lavoro, forse poteva contattare il suo dirigente d'azienda per inserirlo nella filiale più vicina.
Rifletté anche sul ragazzo e gli venne un'idea, ma avrebbe preferito parlarne prima con lui.
Come promesso, il giorno successivo arrivò in anticipo rispetto all'orario previsto, ma lo fecero entrare comunque.
Lo trovò ancora addormentato, fu felice di poterlo svegliare con dei dolci baci.
<<Ben svegliato, raggio di sole!>> lo accolse dolcemente.
<<Stanotte stavo... Pensando al nostro futuro e volevo chiederti: ti piacerebbe frequentare qualche corso universitario? Così potrai decidere quello che ti piacerebbe fare successivamente.>>
Forse accoglierlo con quella domanda non era esattamente una buona idea, ma non aveva resistito a chiederglielo. Inoltre attendeva la risposta di Endeavor, insomma gli aveva scritto alle 4 del mattino, doveva essersi era adirato parecchio.

The 21 chimes of New Year's Eve ( DabiHawks )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora