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Non si era svegliato nemmeno una volta, quasi avesse trovato quello che cercava.
O forse era troppo stanco e gli incubi non avevano preso il sopravvento?
Al richiamo quasi fulminò il ragazzo.
Per una volta che riposava profondamente lo svegliava?
Ma questo era masochismo puro.
Probabilmente si divertiva a prenderlo in giro o a vederlo crollare.
Tuttavia Touya aveva uno sguardo nuovo, diverso, luminoso.
Lui appena sveglio voleva solo rigirarsi dall'altro lato e richiudere gli occhi: da dove la tirava fuori tutta quell'energia?
Che si fosse sfogato il giorno prima e quindi ora era libero?
Poco importava.
<<Spiegami come fai ad essere così bello di buon mattino.>>
Si diede uno schiaffo mentale: il pensiero gli era uscito contro la sua volontà.
Beh, ormai il primo danno della giornata era stato fatto.
Si voltò mettendosi supino e circondandogli il collo con le braccia, portandolo ad appoggiarsi a sé.
<<5 minuti così.>> decise sorridendo, mentre una mano si insinuava tra i capelli scuri, accarezzando la nuca con movimenti quasi impercettibili.

Non era mai stato un dormiglione, comunque non gli sarebbe stato concesso, ormai aveva preso l'abitudine.
Quella frase spontanea lo fece arrossire, si lasciò controllare in ogni movimento, ritrovandosi nella stessa posizione in cui solitamente c'era il biondo.
Era anche fiero di sentire l'effetto che aveva sul ragazzo già di prima mattina, ma evitò di farglielo notare, forse più tardi.
Ora voleva godersi le coccole.
Doveva proprio ammettere che si stava bene lì, iniziò a fare le fusa, avrebbe reclamato anche lui quella posizione.
Origliava il cuore del biondo battere e avvertiva il suo respiro tra i capelli ad un ritmo che lo tranquillizzò ulteriormente.
Quando sentì la mano delicata dell'altro tra i capelli emise un miagolio di approvazione, rilassando tutti i muscoli.
Il tempo gli sfuggì di mano, rimanendo diversi minuti in quella posizione, finché il silenzio non venne interrotto dal brontolio del suo stomaco.
Si alzò sulle braccia e morsicò appena il naso del ragazzo.
<<Per me possiamo rimanere a casa a farci le coccole anche tutto il giorno, se è questo che vuoi Pulcino.
Solo che adesso ho bisogno di mangiare, sono diverse ore che non metto sotto i denti un pasto sostanzioso.>> disse posandogli un bacio a stampo sulle labbra.
Si sedette sul letto per allungarsi e prendere il vassoio.
Potevano tranquillamente concedersi un giorno per fare i pigri, in fin dei conti in quella vacanza erano loro a decidere il da farsi, per la prima volta senza che nessuno imponesse loro nulla.
Avrebbe assecondato ogni richiesta del biondo, gli bastava stare insieme a lui.

Lo sbuffo di capriccio si udì chiaramente, ma si illuminò quando mise in bocca il primo pezzo dei pancakes guarniti con lo sciroppo d'acero.
<<Una volta fantasticai di aprirci un ristorante, poi cestinai l'idea. Sai che palle dover sbatter fuori tutti i clienti che ti guardano il culo o licenziare i dipendenti che ci provano? Meglio di no: cucinare per noi mi darebbe più soddisfazione.>>
Ora anche il biondo si impose di levarsi ogni freno.
Perché non dire apertamente quelle cose?
Sicuramente all'altro avrebbero fatto piacere.
No, la reazione fu indecifrabile.
Poco importava: le pensava? Perfetto, le avrebbe dette.
<<Comunque ho dormito come un sasso. Non sei male come cuscino. Tu hai riposato?>> chiese dopo il primo sorso di cappuccino.
Decisamente un ottimo inizio di giornata.
Guardò fuori dalla finestra, il tempo non sembrava dei migliori e quindi avrebbero dovuto rimandare nuovamente quell'escursione.
Si allungò verso il comodino, prendendo la guida che aveva acquistato l'altro e prese a sfogliarla.
Sfogliò fin quando non si illuminò.
Prese il telefono ed iniziò a bazzicare sul web, voltando poi lo schermo verso l'altro.
<<Il temporale è previsto per le 16, quindi per oggi ci saltano sia l'escursione, sia far qualcos'altro visto che siamo a tarda mattinata, ma domani mattina ti prometto che mi sveglio prima dell'alba e andiamo a Wellington: voglio fare il Safari! Poi torniamo a casa, ci riposiamo, di notte partiamo e andiamo a vedere l'alba alla sorgente!>>
Ormai era partito: guardava l'altro con gli occhi che brillavano sperando di non aver azzardato troppo.
<<Dai! Ti servirò tutto il giorno!>>
Ecco le parole magiche.

The 21 chimes of New Year's Eve ( DabiHawks )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora