Parte 24.2

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Yurio pov
Il mio risveglio fu non poco disastroso. Mascara, ombretto, tutto colato, sembravo un panda. Daje di dischetti di cotone imbevuti di struccante per 45 minuti. Mi vestii con tutta la calma del mondo e andai a cercare Otabek. Prima però passai da t/n per invitarla al gala. Bussai, ma nessuno mi rispose, guardai l'ora e in effetti era abbastanza logico che magari non fosse in camera a quell'ora. Pensai di poterla chiamare, ma appena provai a chiamarla ricevetti un SMS "Caro Yuri, hai finito i minuti disponibili per questo mese. I tuoi minuti verranno ripristinati il 27/12 al rinnovo della tua offerta". Ma dio- buono e gentile! Feci un paio di passi e trovai Otabek. Appena ci vedemmo ci bloccammo, entrambi sapevamo perché l'altro era lì, ma io sapevo che Giulia e t/n non erano lì. Presi parola e dissi -Non ci sono-. Otabek mi guardò e annuì. Restammo un paio di minuti lì, zitti, ma a un certo punto sentimmo Yuuri arrivare e dire -Otabek,le hai tro- oh, ciao Yuri-. Yuuri mi fece un leggero cenno per poi chidere -Sapete dove sono Giulia e t/n?-. Io e Otabek scuotemmo la testa on senso di no e Yuuri sospirò prendendo il suo telefono. Chiamò un numero, ma sentimmo tutti e tre, chiaramente, che la chiamata veniva rifiutata. Pensammo un attimo a dove potessero essere Giulia e t/n, finché Yuuri fece un mezzo urlo strozzato. Yuuri girò il telefono prima verso Otabek e dopo verso di me. Quello che vidi sullo schermo mi fece venire voglia di strapparmi gli occhi. T/n attaccata a Chris Giacometti, entrambi in intimo.... Coordinato. Io guardai subito la descrizione "Shopping time!!🛍️🛍️🛍️ How do we look? 😘😍" [chiedo scusa per l'infinito Cringe delle precendeti frasi e del cringe futuro]. Presto arrivò anche un post di Viktor, stesso giorno, stesso luogo, intimo e pose diverse solo. La descrizione era "Grazie Madame Ponfrey, tutti adoriamo i suoi modelli!! 🤩🤩🤩". Io ero basito, ma Yuuri subito disse -So dov'è la boutique di Madame Ponfrey qui a Barcellona!-. Subito ci mettemmo in marcia verso un taxi per andare al centro commerciale in cui erano Viktor, Giulia, t/n e Chris Giacometti. Arrivammo lì velocemente quando Yuuri urlò al conducente di fare veliche per una questione di vita o morte. Entrammo di prepotenza nella boutique e li trovammo nel camerino. Appena i miei occhi si posarono sulla figura di t/n ogni mio pensiero prese il volo. Il suo corpo era magnifico, sembrava un'opera d'arte... Certo, incorniciata da un intimo rosso e bianco, ma sempre un'opera d'arte. Appena vidi il suo sorriso scomparire mi sentii perso e la causa della sua infelicità... Che cosa le avevo fatto? Quando vidi la sua graziosa figura svanire dietro le tende del camerino mi sentii perso. Triste e perso. Viktor ci mandò via e noi non potemmo fare in altro modo. Passai il pomeriggio con Otabek a pensare al modo in cui ci saremmo potuti confessare alle ragazze. Alla fine avevamo deciso di dire chiaro e tondo come stavano le cose: io amavo t/n e Otabek amava Giulia. Avevamo deciso di confessarci lo stesso giorno, il giorno dopo. Orari diversi, luoghi diversi, persone diverse, ma, alla fine, la stessa cosa, qualcuno che apriva il suo cuore per regalarlo a qualcun'altro.

Ho sempre odiato i gala di fine stagione, perché dovevo vestirmi bene solo per stare in mezzo a gente ben vestita che fingeva di essere felice? Non ho mai trovato una risposta adeguata. Giulia e t/n non vennero mai a parlare con noi. Vedevo i loro sorrisi falsi e volevo andare da t/n per poterla rendere veramente felice, ma lei non mi voleva intorno. Era ovvio che mi stesse evitando. Mi faceva male il cuore, ma mi faceva anche arrabbiare! Che cazzo avevo fatto di male?! Potevo dire di essere triste, perché lo ero, ma sono Yuri Fottutissimo Plisetsky! Non sono un uomo che si fa mettere i piedi in testa facilmente e di sicuro se tu non mi parli per alcun motivo io vorrò scoprire quel motivo! Volevo avvicinarmi a loro ma lo sguardo in cagnesco di Yuuri e la presenza fastidiosamente spaventosa di Chris e Viktor mi fermavano, non riuscivo ad avvicinarmi a t/n. Quando poi lei e Viktor ballarono un tango insieme, avrei voluto tanto ballarlo io, ma non sapevo ballare il tango. Il mio cuore faceva male, ma bruciava anche di rabbia. Mentre la vedevo sorseggiare il suo drink i miei occhi la scrutarono da lontano in cerca di un segno di felicità, ma non ne trovai nessuno. Quando danzò il Cigno Nero vidi la mascella di Lilia cadere per terra, era impressionata. Sorrisi leggermente, t/n era fantastica. Chris a un certo punto la prese in braccio e la portò via, io li seguii e riuscì a parlare solo con Yuuri, ma riuscii a spiegargli tutto. Mi diede il suo consenso per potermi confessare... Ceh, non la stavo ancora per sposare! Però anche se inutile, mi fece piacere avere il suo consenso. Andai a dormire presto, non vedevo l'ora di portare t/n al posto speciale a cui avevo pensato.

Otabek pov
Stavo ripassando il piano nella mia mente. Allora, il giorno dopo, verso l'ora di pranzo sarei andato da Giulia e le avrei chiesto di mangiare insieme. Saremmo andati nello stesso ristorante della volta prima, ma questa volta avrei evitato di farla ubriacare. Poi l'avrei portata a fare un giro in moto con me. Saremmo andati in un caffè a prendere un caffè e una cioccolata per poi dirigerci a guardare il tramonto. Lì le avrei confessato i miei sentimenti, le avrei aperto il mio cuore e glielo avrei regalato. Sì, non importa che io fossi più grande di lei, l'amore non ha età... Certo, anche la galera è solo un edificio, ma in questo caso non volevo fare cose strane, per nulla.

Giulia pov
I gala erano così noiosi, dopo pure la figuraccia di quella mattina non volevo vedere nessuno. Grazie al cielo Chris sapeva come intrattenere una serata o me ne sarei andata col primo bus che trovavo. Se fossi stata di umore diverso forse avrei saputo godermi anche quella serata fatta di eleganza e etichette, ma non ci riuscivo. Credere che tutto il mio essere potesse essere distrutto da una cosa semplice e difficile come l'amore era buffo. Fottetevi tutti, adesso mi ballo una bachata con Yuuri, vi piace, bene, non vi piace, fa niente. Quel drink era insapore, ma poco dopo mi sentii presa da un forte senso di leggerezza e libertà. Diamine, non so cosa tu celassi dietro il tuo colore giallo Neon, ma grazie drink, mi hai fatto divertire questa sera. Per almeno cinque minuti mi sono divertita. Non mi sono scordata gli occhi di Otabek che mi seguivano mentre mi muovevo per il palco, ma almeno non ne sentivo troppo la pesantezza. Quelle iridi scure in cui volevo tanto perdermi erano diventate portatrici di dolore quella sera per me.

Pianista pov
Perché cazzo ho accettato sto cazzo di lavoro?! Sono vestito con uno smoking inamidato stretto. Non riesco a muovermi. Ci sono quindicenni che ballano tango, altre che ballano bachate, per poi performare il Cigno Nero e cantare in Giapponese una canzone che adoro, ma che è ben spinta... Quali problemi ci sono nel mondo di oggi? Io a 15 anni giocavo con le carte di Magic.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora