[Ho messo la foto qua sotto perché non mi faceva mettere due foto sopra, all'inizio capitolo, ma soprattutto alla fine non sapevo quale delle due immagini scegliere, quindi ecco la immagine sotto, lo so che è bellissima]
La settimana volò e senza accorgermene mi ritrovai a pensare al significato della vita il venerdì prima dell'evento Terme On Ice.
Era l'ora di pranzo ed ero seduta sul cemento caldo del cortile del mio liceo mentre insieme a Giu bevevo il mio latte {Kageyama: *approva*}.
Proprio sotto il sole cocente per colpa del riscaldamento globale che sbalzava tutte le stagioni e di notte faceva un freddo cane e di giorno c'era un sole che "Giugno, is that you?".
Mentre ero persa nei miei pensieri profondi, che non sapevo come mi venissero, John si avvicinò a noi con un'espressione seria in volto, ma poi come se gli avessi detto la battuta più divertente del modo si mise a ridere sguaiatamente.
Non capivo il perché di quello scoppio di ilarità, infatti la mia faccia aveva la espressione alla "What The F*ck??", ben presto però lui cercò di contenere quella risata che era diventata falsissima e mi guardò in volto.
Mi disse -Sai, ho proprio fatto una gran ca**ata a mettermi con te- non riuscivo a comprenderlo, ma poi continuò -non sei una persona così interessante e soprattutto non sei al mio livello, sfigata, ti lascio- si girò e si mise a camminare io gli dissi -Grazie, non avevo voglia di alzarmi, mi hai reso il lavoro più facile-.
Giu mi guardava con l'espressione più alla "What The F*ck??" possibile. Con tutta la calma del mondo le spiegai che finalmente avevo capito di non amare seriamente John e che avrei voluto farlo io, ma ero troppo pigra per farlo.
Lo dissi con un sorriso e le ultime ore di quella giornata di scuola furono leggere e veloci.
'Allora, questo esercizio di mate l'ho risolto, quello pure, che cosa mi manca ancora? Niente? Ah, che bello, ho già finito tutti i compiti, se mi sbrigo posso andare ad allenarmi!' controllai l'ora, le sei e dieci, avevo ancora tempo.
Abbassai lo sguardo sulla scrivania e vidi la foto di me e John.
La presi in mano, mi alzai, andai alla finestra, la aprii e lanciai la cornice con la foto di sotto. Mi sbrigai a prendere la borsa dei vestiti da allenamento e scendere dal ciliegio per ripulire per terra, ma sfortunatamente la cornice non si era rotta e neanche il vetro.
Ero leggermente amareggiata, ma presi la fotografia e la feci a pezzi. Misi la cornice in borsa e mi avviai verso la pista.
Mentre passavo sul ponte iniziai a pensare 'Potrei buttare i pezzi della foto nell' acqua e guardarli affondare piano piano, mentre una parte di me si chiude e oh, sono già dall'altra parte, meglio se mi sbrigo'.
Mi affrettati per la strada e mentre mi cambiavo nello spogliatoio femminile buttai i pezzi della foto in un cestino che c'era nella stanza, okay, non era un modo molto drammatico o toccante per chiudersi il passato alle spalle, ma buttarle nel fiume o per terra sarebbe stato inquinare e non avevo voglia di prendermi una multa perché qualcuno mi aveva vista farlo.
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[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per Te
FanfictionUn pattinatore russo, una ragazza italiana che vive in Giappone e un gatto nero, sono solo l'inizio di questa storia d'amore che ha Te come protagonista. [Storia sotto editing. Unpubblico i capitoli e li ripubblico circa una decina di minuti dopo...