Capitolo 22.2

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Yurio pov
Mi svegliai e andai subito a fare colazione per poi andare subito al palazzo dello sport. Il tutto era stato obbligatorio perché Yakov non voleva nemmeno perdere un secondo di tempo e non gli importava che Mila stava ancora dormendo praticamente. Non guardai nessuna esibizione perché Yakov aveva sostenuto che mi avrebbero distratto. Quando Viktor disse che sarebbe tornato a pattinare lo guardai sorpreso, - Quato significa che il porcellino-. Viktor mi abbracciò e disse che era un decisione che avrebbe preso dopo la finale. Mi staccati e andai in pista a pattinare, a metà esibizione vidi lo sguardo di t/n che mi guardava in modo assente. Forse era perché non riuscivo a dare il massimo. Caddi pure, la notizia del porcellino mi aveva destabilizzato. Quell'errore, quel singolo errore avrebbe potuto farmi perdere la competizione. Iniziai a piangere per lo sfinimento e tutto il resto. Andai a vedere il mio punteggio al kiss and cry e incredibilmente speravo il porcellino di 0.12 punti. Avevo vinto. Non sorrisi. Non credevo di meritarmi completamente quella vittoria, insomma speravo il katsudon di soli 0.12 punti ed avevo pure sbagliato. Appena scesi dal podio vidi t/n andarsene e mi ricordai che anche lai avrebbe potuto vincere e che lei ne faceva tesoro delle vittorie. Decisi quindi di vedere quella mia vittoria come un tesoro e qualcosa di cui andare fiero. La seguii è la fermai. Le chiesi di pattinare per me, qualcosa di molto sentimentale che mi era venuto in mente perché desideravo disperatamente che lei mi avesse in mente. Lei mi abbracciò e mi disse che avrebbe pattinaro solo per me. Quelle parole mi scaldarono il cuore più dell'abbraccio. Leo andò a cambiarsi e lo feci anche io. Guardai ogni esibizione, ma nessuno sarebbe stata brava quanto t/n, nemmeno Mila. Alla fine t/n fece un'esibizione magnifica. E sapere che aveva pattinaro per me mi rendeva felice fino all'inverosimile, mi faceva toccare il cielo con un dito. Subito dopo che dissero il suo punteggio lei venne ad abbracciarmi e mi pianse addosso. Il mi primo pensiero fu sul fatto che mi sembrava perfetta tra le braccia. Poi cercai di farle capire che c'ero accarezzando le la schiena, speravo che l'aiutasse. Quando si staccò da me per andare sul podio, il suo volto era bellissimo anche se aveva appena pianto, sembrava una bambina. Appena uscì scherzi con lei e lei mi resse il gioco. Mi si fondò addosso di nuovo, era così bello poterla tenere tra le mie braccia. Un click mi fece voltare la testa ed era una intervistatrice, ovviamente, che palle sempre a farmi interviste. Lei però ci fece domande sulla nostra relazione amorosa. Peccato però che non esiste ancora, ma per poco. Mi trovai comunque in accordo con t/n per il fatto che quella donna fosse una Reeta Skeeter dei poveri. T/n mi prese e mi portò via per poi accasciarsi su un muro e chiudere gli occhi. Mi sedetti di fianco a lei, alla sua sinistra e parlammo un po'. Quando mi disse le motivazioni per cui faceva il tifo per suo fratello, non potevo essere arrabbiato, erano così genuine e pure. Quando mi chiamò gattino arrabbiato i miei pensieri tornarono subito al nostro primo incontro e come la mia coscienza avesse subito capito che sarebbe nato qualcosa tra di noi. Poi mi parlò del fatto ceh essere caduta davanti a me fosse stato il suo grande imbarazzo. Quando le sue labbra si posarono sulla mi guancia mi sentii al settimo cielo. Fu una storia completamente diversa quando mi sussurrò all'orecchio, quello mi fece sentire le farfalle nello stomaco. Mi parlò dei suoi genitori, verso la fine sentivo la sua voce stentaat che tentava di non poangere, quando infatti si mise a cantare e riconobbi la canzone la canta con lei che a un certo punto si mise a piangere, ma continuò a cantare. Appena finimmo lei seppelì il suo volto nel mio petto e l'unica cosa che riuscii a fare fu baciare i capelli e cercare di confortarla. Quando si staccò da me le asciugati le guance e le baciai, non volevo vederla piangere più, mi straziata il cuore. Tornammo in hotel mano nella mano, ma Yuuri e Giulia mi staccarmi da t/n investendola di abbracci e preoccupazione. Quando Giulia scappò la vidi che andava da un ragazzo in moto che riconobbi, era Otabek. Gli feci un cenno con la testa che lui ricambiò poi partì con Giulia attaccata a lui. Vidi t/n andarsene e la raggiunsi, sentivo il bisogno fisico di stare con lei. Mi prese per mano e mi fece correre fino al terzo piano con un sorriso da bimba per propormi di mangiare un pizza. 'Questa è la ragazza di cui mi sono innamorato!'. Aspettiamo le pizze e t/n, dopo una breve chiacchierata col fattorino di cui io capii solo "Beuons días", le portò sul letto dove mangiammo sopra ad una sciugamano per non sporcare le federe. Non volevo andarmene, ma Yakov e Lilia si sarebbero accorti della mia mancanza, a meno che non si fossero ubriacati a merda perché IO avevo vinto.... Ok, posso restare da t/n, sì! Mi cambiai e andai a dormire con lei. Quando mi mise una mano fredda addosso volevo tirare un porco e in russo, ma evita non volevo allarmarla troppo. Le proporsi di mettermi le am i addosso se avesse avuto freddo, anche se volevo aggiungere "in realtà puoi mettermelo addosso quando vuoi, solo non in pubblico in modo troppo aperto". Alla fine decise di prendermi un mano tra le sue e di scaldarsi con quella. La guardai addormentarsi e il mio unico pensiero era che sembrasse un angelo.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora