Capitolo 14.2

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Mentre mi domandavo perché Yakov avesse deciso di seguire il katsudon come suo coach, proprio lui mi disse che mio nonno era lì per me. Andai da lui e lui mi diede dei pirozhki, erano però diversi dal solito, poi disse -Perchè non inviti la tua amica t/n? Lei è giapponese, no?- -Oh, okay- la chiamai e quando lei arrivò era leggermente titubante, ma fu felicissima di mangiare il suo katsudon pirozhki. Ritornammo nel palazzo insieme e io andai ad aspettare che fosse il mio turno, mentre lei andò sugli spalti. Quelli prima di me si esibirono e non andarono per nulla bene, ma non erano loro che mi preoccupavano, erano il katsudon e JJ. Decisi di cambiare il mio programma mettendo sei salti nella seconda metà dell'esibizione. Ci misi tutto me stesso in quell'esibizione, volevo rendere mio nonno fiero di me e feci un punteggio magnifico superando il mio record personale. Il katsudon si esibì male, ma anche bene, non fece schifo, ma non fece neanche bene. Poi fu il turno di JJ, lui fece un punteggio altissimo e batté il mio, ero incazzato nero. Il podio lo condividemmo io, JJ e un italiano. Mentre andavo a cambiarmi il katsudon cercò di abbracciarmi e 'Voglio di certo un abbraccio da una persona il cui cognome è Katsuki, ma non questo Katsuki'. Riuscì a scampare alle sue grinfie e a cambiarmi. Uscito dallo spogliatoio incontrai mio nonno che prima di ritornare a casa sua mi diede un altro sacchetto di pirozhki. Li condivisi col katsudon.
Io mi fermai davanti agli ascensori, ma il katsudon andò alle scale -Oi, dove vai?- -Oh, vado a vedere come sta mia sorella, è dovuta andare dal medico- mi spaventai subito 'E se fosse colpa mia? Oggi l'ho obbligata ad uscire, si sarà ammalata lì!' -Vengo con te- -Ok, ma sta attento. Speriamo che non sia contagioso-. Andammo in camera di t/n e lei era seduta sul letto, alzò la testa e aveva le gote fucsia [nel senso che avete le gote colorate per far vedere che siete ubriache, ma non fradicissimissime]. Dopo averci visto saltò addosso al fratello e disse -Yuuu-, poi si staccò e si buttò addosso a me e mi disse -Yuraaaa-. Quel comportamento non era da lei, rimase aggrappata a me e mi disse -Tuo nonno fa dei katsudon pirozhki davvero buoni- poi suo fratello le chiese -T/n, com'è andata dal medico?- -Dal medico, vediamo, ho preso freddo e per lo sforzo di ieri di imparare il quadruplo Lutz, mi è venuta una cosa strana per cui ho dovuto prendere una medicina diluita in uno shot di vodka- lo disse tutto molto velocemente e io mi sentì in colpa, 'È tutta colpa mia' _Ha appena detto che è anche colpa del fatto che si è esercitata troppo_. T/n continuava a rimanere attaccata a me, la sua guancia era contro la mia spalla perché era un po' piegata e le sue braccia mi cingevano il corpo all'altezza dei gomiti. Suo fratello esasperato le disse -Stanotte dormi con me- e lei -Noooo, tu mi butti sempre fuori dal letto perché sono più piccola e perché mi attacco, è brutto dormire con te! Voglio dormire con Yura, lui è caldo e lascia che mi attacchi la notte, inoltre lui mi abbraccia, non mi butta fuori come fai tu!- lei strinse la sua presa su di me e io arrossì pesantememte. Feci appello a tutta la mia buona educazione e dissi -Se per te va bene, la lascerei dormire con me, è ovvio che nelle condizioni in cui versa non può essere lasciata da sola e per me non sarebbe un problema, già precedentemente abbiamo dormito insieme e a me non farebbe né caldo né freddo averla nel letto con me. Se sei preoccupato che io possa farle del male mentre dorme, ti posso assicurare che io non alzerei mai neanche un dito contro di lei. Lascio la decisione nelle tue mani- _Bravo a mentire, la parte del caldo e freddo è tipo il contrario e la vorresti con te tipo che non te ne frega neanche di che dice il katsudon, tu te la porti comunque in camera_ -Non mi preoccupo di te, ma di lei- sussurrò il katsudon, ma io non capì, infatti chiesi -Che hai detto?- -Ho detto che potete dormire insieme- t/n disse -Sì, posso andare a letto con Yura- io diventai rosso e dissi -Sì, dormiremo insieme nel mio letto- -Che bello, il lettone grande e mobidone- lei continuava a sorridere e per tutto il tragitto non si staccò da me.

[attenzione, parte leggermente spinta e linguaggio forte, non succedono cose da rapporto sessuale, ma se vi danno fastidio, é meglio se non leggete, io vi ho avvisato, voi fate quello che volete e per linguaggio forte significa imprecazioni e parolacce e cose offensive verso Dio e suo figlio]

Entrammo in camera mia e t/n subì come una trasformazione, da giocosa e innocente che era diventò una pantera sensualissima, la sua voce era roca e disse -Finalmente siamo soli Yura- si avvicinò a me lentamente, ogni passo metteva in mostra le sue curve ed era spaventosamente attraente. Io iniziai a indietreggiare e ben presto arrivai vicino al letto, lei mi si avvicinò e mi fece sdraiare su di esso, poi si mise sopra di me, era seduta sui miei fianchi e in tutto quel tempo nella mia testa c'erano tre "persone" che stavano cercando di decidersi sul da farsi. Erano una il buon senso (b), una la mia coscienza (c) e l'ultima era la personificazione del mio amichetto di sotto (a).
A: Prendila, ora!
B: È ubriaca, non sa che sta facendo! No!
C: Bah, non sarebbe la prima volta migliore, ma meglio di niente.
T/n sorrise maliziosamente e disse -Hai un razzo in tasca o sei felice di vedermi? Ah, ma che sto dicendo, è ovvio che sei felice di vedermi- 'Cristo santo!'
A: Prendila ora!
B: No! No! E ancora no!
C: Mmm, fai il cazzo che ti pare, io me ne vado.
T/n si abbassò leggermente verso di me e iniziò ad alzarmi la maglietta, arrivata a mezza strada si fermò e mi mise una mano sullo stomaco e sorrise maliziosamente di nuovo dicendo -In pista ti comporti da angioletto, ma questo è un corpo da reato- 'Gesù Cristo!'
A: Prendila ora!
B: No! No! No?
C: Oh, il buon senso sta andando a farsi fottere.
T/n si avvicinò ancora di più a me, pronta per darmi un bacio, ma la sua testa cadde sul mio petto prima di raggiungere destinazione, si era addormentata. Mi misi una mano sugli occhi 'Cazzo'
A: Prendila, ora!
B: Grazie al cielo, non avrei potuto resistere ancora a lungo!
C: Ma prendila ora è l'unica cosa che sai dire?
A:....
C: Comunque grazie al cielo non avete fatto niente, forse un giorno se ne sarebbe pentita, ma soprattutto non sarebbe stato bello.
'Non ho fatto niente per fermarla, sono rimasto passivo tutto il tempo, l'ho guardata mentre cercava di spogliarmi, Gesù, sono una persona orribile!'
C: No, sei solo un 15enne normale.
A: Prendila, ora!
C: E basta, hai rotto i coglioni!
Tolsi la mano da davanti agli occhi e mi liberai dalla presa di t/n, la misi sotto le coperte, poi andai a cambiarmi e a disfarmi del problema che mi aveva creato t/n. Tornai nel letto da lei e la strinsi forte a me, 'Non lascerò mai che tu faccia qualcosa che tu non vuoi, te lo prometto!'.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora