Capitolo 23 Esibizioni Finalissime

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[Vi prego, guardate l'immagine sopra, io ho sbavato.
Altra breve cosa, ho cambiato leggermente la storia originale. Qui Otabek si esibisce di mattina in quel locale, perché era un locale strano, Yuri e Otabek passeranno tutto il giorno ad esercitarsi per poi la sera esibirsi. Ovviamente si esibiranno con Welcome to the Madness e faranno sbavare e (s)venire chiunque].

Mi svegliai da sola, cosa strana visto che Giulia dormiva sempre con me. Come se mi avessero dato uno schiaffo in fronte mi ricordai che avevo dormito con Yuri, infatti mi misi subito seduta sul letto e mi guardai in torno. Con la voce impastata e roca dal sonno chiamai -Yura, sei ancora qui?-. Non ottenni risposta, mi rattristai leggermente. Mi ributtai nel letto nascondendomi nelle coperte e ritrovando il posto in cui Yuri aveva dormito. Aveva ancora un leggero tepore e il suo odore, mi accoccolai e rimasi in posizione fetale finché non mi riaddormentai.¦-Dai, smettila- dissi a Yuri mentre mi faceva il solletico. Yuri continuava a sorridere e io continuavo ridere per il solletico. Alla fine feci ciò che voleva -Oh, sommo re del pattinaggio la prego mi risparmi-. Tutta quella situazione era nata perché io avevo detto che Viktor era più bravo di lui dopo che lui aveva detto di essere il miglior pattinatore maschile di quell'anno. Yuri mi sorrise e disse -Adesso dillo in inglese -Oh, great king of ice skating, please have mercy of me-. Un sorriso pervertito nacque sul suo volto e disse -Adesso chiamami daddy-. Io feci un'espressione di sgomento, però poi avvicinandomi al suo orecchio sussurra -Hey daddy- nel modo più sensuale possibile. Yuri mi prese per i fianchi e poi¦ mi svegliai per colpa di un rumore, era qualcosa che cadeva. Scesi di scatto dal letto e per la mia azione sconsideta mi trovai anche io per terra. Alzai lo sguardo e vidi un ammasso informe nero sul pavimento di fronte alla porta. L'ammasso si alzò ed era inspiegabilmente Giulia. Io scattai in piedi per cadere nel letto e chiederle -Dove sei stata?- lei stropicciandosi gli occhi rispose -Ho dormito con Otabek e no, non abbiamo fato cosacce- io misi su un sorriso sornione e dissi -Ne sei sicura?- lei esasperata rispose -Sì, non c'erano strane macchie rosse sul letto, quindi sì-. Si rifugiò in bagno dove si riprese. Io intanto le chiesi se voleva fare colazione, ma lei rispose che non aveva lo stomaco per mangiare in quel momento. Allora andai a fare colazione da sola. Solo l'Axel Roses sulla mia maglietta mi faceva compagnia. Entrai nella sala colazione e tutti mi guardavano come se fossi pazza. Beh, un pochino pazza lo ero se mi presentavo in pantaloncini corti, maglietta a maniche corte e infradito a dicembre. Mi sedetti a un tavolo col mio caffè nero e la mia brioche [vi prego, leggetelo come Sio nel video del Bar Petrolio] al cioccolato. Feci colazione con un grugno sul muso e un pensiero 'Yuri se n'è andato senza dire niente e senza lasciate post-it o messaggi dopo aver dormito con me. C'è, quando io ho dormito da lui gli ho lasciato un post-it quando me ne sono andata, mentre lui niente' _Oh, povera t/n... Pensa se l'aveste fatto e poi non lo incontravi mai più_ 'Wow, tu sì che sai come migliorare la giornata di una persona'. Finita la colazione tornai in camera dove trovai Giulia che stava bene, non capitombolava più, anzi, era molto stabile. Mi salutò e mi disse -Allora, stasera andiamo alla serata delle PotHed?-. Come potevo essermi dimenticata della serata di esibizione con Judit e Clary? -Va bene, fortunatamente avevo messo in valigia i vestiti corretti miei e tuoi- dissi tirando fuori dall'armadio due canottiere nere attillate, due paia di shorts di jeans che mettevano molto in mostra il sedere, due paia di calze a rete nere e una camicia a scacchi gialla e nera e una camicia a scacchi rossa e oro. Giulia mi sorrise e disse -Fortunatamente io ho portato i nostri stivali e le nostre cravatte- tirando fuori dalla sua valigia due paia di scarponi neri alti fino al ginocchio pieni di fibbie e una cravatta a righe gialla e nera e una cravatta a righe rossa ed oro. Entrambe prendemmo i telefoni per scrivere, io a Judit e Giulia a Clary e dire -Tonight, Griff will rise again- oppure -Tonight, Huff will rise again-. E le risposte furono -Sly was waiting for their answers- oppure -Reve was waiting for their answers-. Io e Giulia sorridendo aggiungemmo -So tonight PotHed will come back to life for just one night-. Alla fine iniziai a prepararmi perché quella sera avrei dovuto esibirmi perché avevo vinto il premio mondiale e non avevo ancora idea di cosa avrei fatto. Andammo al palazzo dello sport e io iniziai a pensare seduta su una panchina. Alla fine entrai in pista e iniziai a provare Princesses don't cry, ma poi pensai che non ne avevo bisogno, quella canzone era storia passata ormai. Provai 7 Rings, ma decisi di non voler esibirmi su quella canzone. Provai poi Bad Romance, ma non mi piaceva per quella serata, no. Alla fine decisi di esibirmi su Sofia di Alvaro Soler, era perfetta, piena di punti per i salti e ritmo che mi avrebbe permesso di ballare un pochino di danza moderna sul ghiaccio. Poi era in spagnolo, quindi in Spagna andava benissimo.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora