Capitolo 12.2

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Mi svegliai e andai a fare colazione, la prima cosa che notai era che non c'era t/n, non la vidi arrivare neanche quando avevo finito e stavo tornando in camera mia, così lo feci notare al cotoletto che mi disse -Prova a bussare alla porta di camera sua, è al primo piano numero 6- andai e feci ciò che mi aveva detto, ma lei non aprì la porta, andai dal porcellino e lui prese una chiave della camera e andò da lei, io mi avviai alla pista perché obbligato da Yakov. Quando arrivai iniziai a provare il mio libero, vidi t/n arrivare, ma lei se ne andò subito dopo 'Perchè?' _Tu ti lamenti di Viktor, ma neanche la tua memoria è così buona_ 'In che senso?' _Quando vi siete visti due giorni fa, qui alla pista, lei ti ha detto che non voleva vedere che ti esercitarsi, voleva solo vederti dare il 100%, oppure perché non c'aveva sbatti di allenarsi_ 'Oh...'. Mi allenai per tutto il giorno fino alle tre, quando arrivò t/n, per non farle vedere il mio libero andai a fare danza, non ne avevo molto bisogno, infatti feci finta di andare lì, ma in realtà andai in una parte della pista dove si poteva vedere la pista, ma dalla pista non si poteva vedere nella stanza. Il porcellino e t/n fecero un duetto, t/n aveva gli occhi bendati e si affidava solamente al fratello. Mi sorpresi però nella loro bravura, sembrava che facessero pattinaggio di coppia, non singolo. Poi t/n uscì dalla pista e lasciò pattinare il katsudon. Quando t/n entrò in pista ero tentato di raggiungerla a bordo posta, ma rimasi dov'ero. Lei iniziò a provare il quadruplo Lutz, cadde molte volte e ci provò altrettante volte, ogni volta che cadeva credevo che si sarebbe fatta male e mi spaventavo, ma lei si alzava e riprovava, l'ammiravo per la sua forza d'animo. Ma più è più cadeva, più mi sentivo male per lei, il giorno dopo avrebbe avuto dei bei lividi. Andai a mangiare verso le sette, non mi importava se era presto, io avevo fame, tanta fame! Mangiai un primo e un secondo, ma non ero ancora sazio, Yakov mi disse -Non provare a ordinare un dolce- e io di tutta risposta ordinai un dolce e glielo mangiai in faccia. Quando tornammo in albergo lui iniziò col dirmi -Come hai osato dissubbidirmi- ma io lo fermai prima di subito dicendogli -Ho sonno vecchio, lasciami andare a dormire- -Se ti metto le mani addosso...- scappai e lo seminai, dopo un po' mi ritrovai al primo piano, così andai da t/n, ma mentre ero vicino alla sua porta sentì la voce di Yakov, bussai e quando lei mi aprì la porta, mi fiondai dentro senza pensarci due volte. Solo quando vidi che era mezza nuda mi resi conto del mio errore. "Ra Ra Rasputin lover of the Russian queen, there was a cat that really was gone, Ra Ra Rasputin, Russia's greatest love machine, it was a shame how he carried on" rimasi un attimo meravigliato di scoprire che le piaceva quella canzone, ma comunque ero ancora molto shoccato e molto ammaliato. Andò a vestirsi e quando ritornò si mise a mangiare, mentre lei mangiava io spiegavo e la canzone era un ottimo sottofondo, alla fine di essa la sentì sussurrare "Oh, those Russians" allo stesso tempo della canzone, poi un'altra prese il posto della precedente e conoscevo anche quella era "Party like a Russian" in quel momento vidi la rosa nera e la presi in mano, lessi il messaggio e mi trovai a concordare con esso, poi lessi il mittente e "Per la signorina superbia" -Conosci questo tuo fan dalla Svizzera?- -Sì, si chiama Christophe Giacometti ed è un pattinatore Svizzero molto bravo, ma ha la brutta abitudine di, scusa il linguaggio di livello pari paro al terreno, di palpare il culo, alla gente che conosce o non, infatti io l'ho soprannominato Mr. Palpatore-, rimasi zitto per non urlare, ciò che aveva detto stava a significare che aveva toccato il culo anche a lei, 'Quel poco, dovevo essere io a farlo!' poi t/n disse "Spasiba" mi girai verso di lei e lei indicò il telefono. Poi diventò seria e mi disse che doveva farsi la doccia, si chiuse in bagno e io mi trattenne per non fare pensieri per i quali non avrei potuto dormire la notte perché non mi si sarebbero tolti dalla mente. Quandò uscì dal bagno aprì la finestra per fare uscire un po' di vapore, ma la richiuse dopo poco per il troppo freddo. Iniziò ad asciugarsi i capelli e io la guardavo, anche in una azione così semplice era comunque bellissima. Poi mi chiese una mano, mi concentrai nel fare il mio lavoro, volevo che si fidasse di me, poi sentì di essere osservato, alzai lo sguardo e vidi che mi stava guardando e mi disse -Grazie Yuri, inoltre volevo dirti che ieri, quando hai fatto il programma breve, sei stato fantastico- risposi frettolosamente e tornai al mio lavoro, ero probabilmente rosso. Finito il mio lavoro chiesi se potevo pettinarle i capelli, erano così bello e fu molto rilassante. Ci mettemmo a parlare, ma dopo un po' arrivò Yakov, mi nascosi in bagno e aspettai la fine della loro conversazione, rimasi ancora cinque minuti in camera di t/n, non volevo essere visto da Yakov. Lei si mise a fare i compiti e 'Ma quanto è veloce nel risolvere un cubo di un binomio?!' me ne andai, ma prima che uscissi lei mi disse -Notte Yura- -Notte matematica- e le sorrisi, avrei preferito poterle dare un bacio della buonanotte, ma mi accontentati di un sorriso, tornai in camera mia e vidi che Yakov mi stava aspettando, mi cambiai e gli dissi -Scusa, non avrei dovuto comportarmi così- -Sai, la tua amica, t/n, lei è una brava attrice- -Eh?!- -Sì, ha mentito proprio bene- -In che senso?!- 'Datemi un premio' -Ah, ma allora non eri nella sua camera, ma allora dov'eri?- -Sono uscito e ho fatto un giro, poi sono tornato qui, che c'entrerebbe t/n in questa storia?- -Sono andato vedere se eri lì, evidentemente non mi ha mentito-. 'Signori, voglio una parte in un film, ci ha creduto' andai a dormire e ben presto Morfeo mi prese tra le sue braccia.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora