Capitolo 13 Prima del Libero

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Mi svegliai di soprassalto e spensi la sveglia, poi mi alzai dal letto e non mi preoccupai di mettermi qualcosa di diverso dal pigiama, andai direttamente a fare colazione, la gente mi guardava stranita, ma a me non me ne poteva importare un cazzo, avevo bisogno del mio caffè. Mi feci il mio caffè espresso e mi sedetti a un tavolo vuoto, iniziai a berlo e subito iniziai a sentirmi più sveglia, mentre prendevo un secondo sorso della mia linfa vitale, Yuri si sedette di fronte a me e mi disse -Grazie, per ieri sera- io annuì poi posai la mia tazzina, era quasi finita, così decisi di finirla in un ultimo sorso e dopo di esso mi sentì rinata e più sveglia. Mi guardai un attimo e mi accorsi di essere in pigiama, arrossì pesantemente e dissi -Forse è meglio se vado a cambiarmi... Sì, ora vado- posai la tazza in uno dei posti appositi e tornai in camera mia, mi vestii e mi pettinai, poi tornai per mangiare qualcosa, avevo o no bisogno di mangiare? Incontrai mio fratello mentre ritornavo in camera mia e gli dissi che ci sarei stata per il libero, ma non per gli allenamenti di quel giorno. Quando fui in camera mia iniziai a fare un po' di compiti, solo verso l'una mi accorsi dell'ora, risposi all'ultima domanda di storia, poi mi alzai, ma qualcuno bussò alla porta, aprì la porta e Yuri mi porse un pacchetto di carta, lo aprì e vidi che erano un paio di panini, alzai lo sguardo su di lui che era arrossito vistosamente -Ecco, te li ho portati perché sapevo che non eri uscita di qui perché dovevi fare i compiti, me lo ha detto tuo fratello e beh, ho pensato che forse avresti gradito...- lo presi in contropiede abbracciandolo, ma ben presto lui si sciolse un po' e rispose all'abbraccio, aveva un buon odore, mascolino, ma anche dolce 'Potrei stare attaccata a lui per ore' _Tesoro, è questa l'idea_. Lo ringrazia e gli chiesi - Ti va di stare un po' qua?- 'Ti prego dì di sì' -Ok, va bene- mi sedetti sul letto e gli chiesi -Hai mangiato?- -No- -Ma allora dillo subito che uno era per te, tieni- gli passai uno dei due panini, lui lo prese in mano e mi disse confuso -In realtà erano entrambi per te, ma grazie, stavo morendo di fame- avevo una fame tremenda anch'io, ma vedere il sorriso sul suo volto era ben più appagante di riempirmi lo stomaco. Iniziammo a mangiare i nostri panini e a parlare del più e del meno, quando Yakov bussò alla porta, andai ad aprire, Yakov mi guardò, poi guardò Yuri, poi di nuovo me, poi di nuovo Yuri, poi di nuovo me e disse -Che stavate facendo?- -Pranzo?- -Solo quello?- -E una chiacchierata tra amici?- -Davvero?- -Che cosa dovremmo fare?- -Beh, i ragazzi al giorno d'oggi sono così precoci- lo fermai dicendo -Non provi neanche a dirlo, abbiamo 15 anni e precoci proprio una min... proprio per niente- -Non è colpa mia, tutti i giorni si sente parlare di quindicenni incinta, non ne volevo una sulla coscienza- -Aspetta che?! Lei si sarebbe preoccupato solo se fossi rimasta incinta?! Ma che ragionamento è questo?! E se lei si preoccupa solo di quello, io non posso proprio avere figli, per la cronaca- gli sbattei la porta in faccia e misi una canzone heavy metal a tutto volume per non sentirlo. Mi sedetti sul letto completamente rossa, io e Yuri restammo in silenzio finché la canzone finì, solo allora Yuri aprì bocca e disse -Bella la canzone, ma in che lingua è?- -Oh, è in tedesco e si chiama Achtung, non ci capisco niente, ma mi è utile per mandare via la gente che non voglio intorno- -Capisco, comunque mi chiedevo se volessi uscire con me per una visita della città...- -Certo, dammi solo un minuto che mi metto qualcosa di un po' più pesante- -Certo, aspetto qui fuori- Yuri uscì e mi cambiai in fretta, poi mi misi un burro cacao sulle labbra, erano screpolate per colpa del freddo, non volevo che peggiorassero, ma il problema fu che me le rese violacee, era l'unico burro cacao che avevo che era fatto per il freddo, ma era anche colorato, sembrava che mi fossi messa un rossetto. Non feci aspettare oltre Yuri e uscì, burro cacao in tasca e si va. Stavamo passeggiando per le strade di Mosca nella calma, avevamo tempo fino alle cinque, ed erano le due. Yuri mi spiegava eccitato tutto ciò che sapeva della città, poi arrivammo di fronte al Cremlino e Yuri mi disse tutto ciò che sapeva su di esso, nel suo sguardo c'era la gioia di un bambino, gli era rimasto il sorriso sulle labbra da quando avevo accettato e non minacciava di sparire, era veramente stupendo quel momento, poi Yuri dopo aver finito si girò verso di me e mi disse -Questo è tutto quello che so, lo so, sono una pessima guida turistica- -No, non è vero, sei molto bravo invece, oggi ho imparato in sacco di cose- la neve iniziò a cadere tutt'intorno a noi, mi persi in quello spettacolo magnifico, ma ben presto successe l'unica cosa che non volevo, starnutì, faceva veramente troppo freddo per i miei gusti. Yuri mi guardò preoccupato e mi disse -Forse è meglio tornare in hotel, sai, non vorrei che ti ammalassi- -Ok, grazie Yura- tornammo in hotel a passo spedito. Nella hall incontrammo Yakov che ci disse -Dove eravate finiti?- io risposi -Yuri mi ha fatto fare un giro di Mosca- -Solo quello?- -Perché con lei ci sono sempre secondi fini?- -Ho avuto Viktor come allievo, sai, la precauzione non è mai troppa- ci pensai su un attimo e risposi -Ha ragione- poi feci per andarmene, ma Yakov mi fermò e disse -Eh, no, voi due non avete ancora finito con me. Sapete quanto è pericoloso andare in giro da soli? E se dei vostri fan vi avessero visto?- -Dei nostri fan ci avrebbero visto- -E se vi foste ammalati?- -Saremmo malati- -Appunto, non potreste competere!- -Non so Yuri, ma io anche con la mononucleosi andrei a pattinare- li Lasciai entrambi di sasso e cercai di nuovo di ritornare in camera mia, ma Yakov mi fermò di nuovo e mi disse -Hai le labbra viola, forse è meglio se vai da un dottore- -No, è solo questo, è un burro cacao che resiste al freddo, ma è viola, quindi mi ha un po' colorato le labbra, tutto qui- mentre lo dicevo presi il burro cacao dalla tasca e mi tolsi quello che avevo sulle labbra col dorso della mano. Yakov rimase spiazzato, ma mi lasciò andare, mentre tornavo in camera mia però sentì Yakov dire -Eh, no, con te non ho ancora finito- mi girai e guardai Yakov con gli occhi vuoti, con quell'espressione facevo davvero paura e gli dissi -Se ha finito con me, perché non ha finito con Yuri? Non abbiamo fatto niente di male e, anzi, lui si è comportato da vero gentleman, perché dovrebbe sgridarlo ancora?- Yakov rimase pietrificato, non so se dal mio sguardo, dalla verità delle mie parole o perché l'avevo "sfidato". Yuri si avvicinò a me e mi seguì mentre tornavo in camera mia, ma mentre salivano le scale gli chiesi -Posso vedere camera tua? Camera mia è piccola e scomoda, scommetto che la tua è più grande- -Oh, certo- mi portò in camera sua. [la foto sotto è la camera]

-Qui sì che si sguazza nel lusso- -Beh, Yakov l'ha pagata- -Posso lanciarmi sul tuo letto?- -Eh?!- ma non aspettai la riposta e mi buttai su di esso

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-Qui sì che si sguazza nel lusso- -Beh, Yakov l'ha pagata- -Posso lanciarmi sul tuo letto?- -Eh?!- ma non aspettai la riposta e mi buttai su di esso. Era morbido e confortevole, rimasi sdraiata un po' sul letto a pancia in giù, poi mi alzai e chiesi il permesso di togliermi la giacca e posarla da qualche parte. Posai la giacca sulla poltrona a lato del letto e dissi a Yuri -Grazie di avermi fatto visitare Mosca, mi dispiace di non aver fatto la stessa cosa con Hasetsu, ma sai che c'è? Se verrai un'altra volta in Giappone ti porterò in un posto speciale che ho scoperto insieme a Giulia, è un luogo che solo io e Giulia conosciamo, quindi sentiti onorato- Yuri annuì e sulle labbra gli si accennò un sorriso. Parlammo per un po' poi andai in camera mia per lasciare che Yuri si preparasse per il libero.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora