[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per Te

Capitolo 16

[sbavate pure]
Ero appena tornata in patria, mio padre era venuto a prendermi, come entrai in casa Loki si fiondò tra le mie braccia e io gli sussurrai -A Barcellona ci andiamo insieme- poi fu il turno dei miei familiari, mi fecero tutti gli auguri e cose varie. Mangiammo tutti insieme e io andai in camera mia insieme a Loki, lui si buttò nel letto e quando avevo il pigiama anch'io lo seguì. Mi sdraiai e guardai il soffitto per un po' poi mi venne un'idea malata _Uhh, la voglio sentire_ 'Le fan di Yuri sono ragazze normali solo un pochino schizzate, quindi di sicuro, avrenno immaginato di avere un' ipotetica relazione con Yuri' _Continua_ 'Per renderla una fantasia abbastanza reale, l'avranno scritta' _Mmm_ 'Quindi potrei leggerne che ne so, un capitolo o due prima di andare a dormire' _Hai il mio consenso_. Ne trovai molte e ne lessi un paio, erano molto belle, ma in nessuna Yuri si comportava come si comportava con me, sembrava solo il punk russo, non il docile tigrotto che conoscevo io. Quella notte per qualche strana ragione non riuscivo a dormire, così mi strinsi al peluche della tigre che avevo preso in Russia e pensai di stringermi a Yuri, pensai al suo sorriso mozzafiato e al suo "buonanotte matematica" e con quelle immagini in mente riuscì a dormire.

Bip
Bip
Bip
Bip
Bip
Spensi la sveglia e scesi dal letto, ero molto intontita, mi sentivo scema, scesi le scale e andai a farmi un cappuccino, me lo portai in camera e controllai l'ora 'Ma sarà mai possibile che io mi debba svegliare sempre un'ora prima del normale?!' mi vestì in tutta calma, bevvi il mio cappuccino, mi mangiai mezzo pacco di gocciole insieme al cappuccino e accesi il telefono. Mi ritrovai in una pagina di un sito su cui si potevano scrivere storie e leggerle, era una storia che mi aveva incuriosito perché nonostante avessi il voto più alto di inglese, mi sfuggiva proprio come Yuri potesse avere delle connessioni con dei limoni, lessi qualche riga e capì che era una storia erotica. 'Allora, dopo questo sono sicura che la via per il paradiso per me sia chiusa' _Lo era già prima, non ti preoccupare, tu leggi, non sei neanche arrivata a quando ci si toglie il primo indumento_ 'Io ti odio, e se qualcuno mi vedesse?' _Nasconditi nell'armadio e leggila nell'armadio_ ci pensai su un attimo, ma poi feci come mi aveva suggerito la mia coscienza. Uscì dal mio armadio dopo quindici minuti rossa come un peperone e chiedendomi cose tipo 'Ma è possibile che un corpo riesca a piegarsi in quel modo? Era una roba da cirq-du-soleil l'ultima parte. E poi come cazzo è possibile che non ci sia una fottuta trama?' _Che bella storia che era e comunque non fare tanto la santa che sapevi già a cosa andavi incontro, solo non hai dato ascolto a Grifo_ 'Sto cercando di diventare una brava persona' _Teso, a me non mi freghi_ 'E va bene, ho paura che nessuna fottuta persona su questo merda di mondo possa sopportarmi se torno a essere Grifo, ma adesso zitta che devo andare a scuola'.
Era l'ora di pranzo e io e Giulia, come al solito, eravamo andate a mangiare vicino al cortile, in quel momento dell'anno iniziava a fare freddo, ma noi volevamo solo stare insieme lontano da tutti, ovviamente lei sapeva già tutto di ciò che era successo in Russia [versione di t/n] perché ne avevamo parlato prima di scuola e durante un'ora buca. Mentre eravamo lì a parlare tranquillamente del mio amore per Yuri, un gruppetto di ragazzi si avvicinò silenzioso, li conoscevo tutti, erano dei ragazzi e delle ragazze che mi avevano "bullizzata" perché ero italiana, non mi avevano mai picchiata, ma solo insultata e esclusa da qualsiasi gruppo; avevano fatto la stessa cosa con Giulia, anche Giulia è italiana e si era trasferita in Giappone all'età di 10 anni, eravamo state emarginate entrambe, così diventammo amiche, io le insegnai un po' di Giapponese e lei mi fece riscoprire il piacere di parlare italiano anche non in Italia.i ragazzi si fermarono e la ragazza che mi aveva umiliata di più disse -Mi dispiace, ero solo una deficente, credevo che la gente che non fosse giapponese fosse gente terribile, dei buoni a nulla, ma mi... ci hai dimostrato il contrario, da parte mia e di tutti, scusaci- fecero degli inchini profondi, poi dissero -Ci dispiace anche per quello che abbiamo fatto a te Giulia- si inchinarono anche verso Giulia, poi se ne andarono silenziosi come erano arrivati. Io e Giulia ci guardiamo un attimo negli occhi sconvolte, poi tornammo a parlare di ragazzi, uno in particolare.
Mi esercitai molto duramente per poter fare più salti possibili con le braccia alzat
e, volevo shoccare tutti a Barcellona. Quella notte ero stremata e svenni direttamente appena posata la testa sul cuscino. ¦Ero nella mia camera d'albergo a Barcellona, ero seduta sul letto a fare compiti della materia che odio. Stufa lanciai via il libro, non riuscivo proprio a sopportarla quella materia. Dal bagno uscì Yuri che dissse -Dai non essere arrabbiata, anch'io odio i compiti, tutti odiano i compiti- mi coprì gli occhi, Yuri aveva addosso solo la sua felpa della Russia e un paio di pantaloni a vita bassa, molto bassa, i boxer spuntavano da dietro la cintura slacciata e il suo petto bianco latte era scoperto. Tenni la mia mano sugli occhi mentre sentivo i passi di Yuri avvicinarsi al mio letto, arrivò di fianco ad esso poi con malizia nella voce mi disse -Come se non l'avessi già visto...- tremai leggermente, non avevo idea di che parlasse! Mi prese dolcemente un mano e se la portò su una guancia e disse -Senti, sono calde, anch'io non sono molto a mio agio a mostrare il mio corpo- poi lasciò la mia mano che senza che lo volessi scese dalla guancia, accarezzò il collo poi si posò sul suo petto, allora disse -Ah, ma allora era tutta una scenetta per non alzarti- a quelle parole la mia mano scese ancora, era arrivata a sentire la stoffa dei boxer¦ poi aprì gli occhi, era stato tutto un sogno, 'Ma perchè sogno Ste cose?!' _Come ci si sente tesoro?_ 'Male'.