Capitolo 22 I Vincitori

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Bip
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"Ma vaffanculo tu e tutta la tua stirpe proprio"
Mi svegliai di mal umore perché sapevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto Yuu pattinare a livello agonistico. La sera prima avevo sentito lui e Viktor parlare del fatto che Yuu voleva smettere di pattinare e lui era l'unica cosa che mi aveva portato fin lì. Era stato il motivo per cui avevo iniziato a pattinare e il motivo per cui volevo essere più brava. Non vederlo più pattinare sarebbe stato un duro colpo. Sentivo la gola farsi secca e un senso di amaro, mi stava venendo da piangere. Volevo continuare a vedere mio fratello pattinare nelle più grandi piste del mondo e volevo vederlo vicere, volevo vedre il suo sorriso. Iniziai a sentire le lacrime negli occhi così feci un respiro profondo e mi calmai, avrei avuto ancora quella possibilità per vederlo e sapevo che avrebbe dato il meglio di sè. Un pensiero improvviso mi colpì, 'D'ora in poi non pattinerò più per Yuu, non pattinerò più per batterlo o per riscattarmi, per chi pattinerò?'. La mia mente iniziò a vagare su chi avrebbe potuto prendere il posto di mio fratello. 'I miei genitori? Quali? Quelli genetici che manco lo sanno? No, quelli adottivi? No, saranno distrutti per Yuu. Per Viktor? No, lui mi conosce solo per Yuu e perchè l'ho obbligato a farmi da manager'. Svegliai Giulia e ci preparammo. Scendemmo a fare colazione, ma la mia faccia rimase comunque triste mentre mandavo giù il mio caffè nero doppio e addentavo il mio croissant. Presi la mia borsa e con Giulia e sempre di malumore raggiungemmo il palazzo dello sport. All'entrata un gruppo di giornalisti mi si avvicinò, ma il mio sguardo torvo li mandò via. Io e Giulia andammo a prendere i nostri posti e Viktor e Yuu si misero vicino a noi. Il primo fu JJ, ovviamente non si era ancora completamente ripreso, quindi fece un punteggio abbastanza basso. Io e Giulia in quel moento eravamo spaventose, sorrisi sadici sul volto e una risata bassa, Yuu mi guardò e mi disse -Perchè fai così? Sei spaventosa- -Faccio così perchè tifo per te e tu farai un'esibizione magnifica ed indimenticabile e vicerai, non avrai nessun JJ del cavolo a bloccarti- Yuu spostò il suo sguardo in imbarazzo e forse ferito dalle mie parole. Forse ero stata troppo cattiva a parlargli come se non sapessi niente e a mettergli più pressione, ma io voleov vedere ancora mio fratello pattinare, volevo ancora competere negli stessi stadi in cui competeva anche lui.Poi fu il turno di Pichit, anche lui diede il massimo, ma non era al livello di mio fratello, quello lo sapevo, sapevo che mio fratello avrebbe fatto un punteggio più alto. Yuu e Viktor scomparirono a metà esibizione e io aspetai che mio fratello entrasse in pista. Appema lo vidi sul ghiaccio gli urlai -FORZA YUU!!!!!- ma lui rimase a testa bassa a parlare con Viktor. Giulia di fianco a me mi sussurrò -Ma non potrebbero predersi una camera, c'è, ci manca solo che lo facciano sul ghiaccio- io la zittii con uno sguardo che voleva dire "Tu non stai bene". Yuu iniziò la sua esibizione e i miei occhi iniziarono subito a bagnarsi, era bellissimo. Non vedevo altro che mio fratello, tutto il resto era sparito, la musica, gli applausi, pure le luci erano sparite, c'era solo lui che volteggiava sul ghiaccio e io che piangevo. Ad un certo punto i suoi occhi incontrarono i miei e capì, capì che io sapevo e capì che io non potevo vederlo smettere di gareggiare così, non potevo vederlo smettere di pattinare. Ad ogni suo salto mi esaltavo sempre di più e piangevo sempre di più. Non pensai nenache alla coreografia nel suo grado di complessità, pensai solo quanto fosse bella. Alla fine corsi da lui piangente e mi lanciai addosso a lui appena Viktor lo rilasciò dal suo abbrraccio. Gli caddi addosso e aggrappandomi a lui per non cadere, gli dissi piangendo come una bambina -T-ti pre-e-go, n-n-n-on sm-ett-ere di ga-ga-gare-ggia-are-. Lui mi prese in braccio quasi e mi disse -Ci penserò, ti prego, tu non stare troppo male se la mia decisione non era quella che ti aspettavi- piangendo sempre più disperata gli risposi -T-t-t-ti pre-e-e-ego p-p-ren-di in co-n-side-derazio-ne la mi-iiia pro-postaaa- Mi staccai da lui e facendo una smorfia orribile smisi di paingere, Yuu mi mise una mano sulla testa e mi disse -Piccola t/n, quanti anni hai?-. Quella frase, era la prima frase che mi aveva rivolto, la primissima. Avevo ancpra più voglia di piangere, ma mi calmai e lo seguii al kiss and cry, ma restando fuori dall'area predisposta. Yuu aveva fatto 221.58 punti, un record mondiale, aveva superato Viktor. Ero così felice, mi semrbava di avere la vittoria in tasca. Yuu era immobile mentre io battevo la mani. Yuu e Viktor iniziarono a parlare e io mi sentii di troppo, tornai al mio posto e decisi 'Oggi, devo stargli lontana'. Era il turno di Christophe, ero proprio curiosa di vedere come si sarebbe comportato. Non fece un punteggio alto come pensavo, ma hey, meglio di niente. Poi fu il turno di Otabek che fece meglio di quanto mi aspettassi, ma non fu bravo abbastanza da superare mio fratello. Fu in fine il turno di Yuri, ero calma,non intendevo piangere, infatti non lo feci, anzi, i miei pensieri vagarono, pensai oer prima cosa a quanto talento avesse Yuri, poi i miei sentimenti si buttarono dentro manco fosse il loro lavoro e pensai a quanto l'amassi. A me non piaceva Yuri, io amavo Yuri e questo non potevo cambiarlo. Al contrario di mio fratello, Yuri sarebbe rimasto di sicuro, quindi c'era qualcuno che conoscevo all'interno del circolo di pattinaggio mondiale su cui potevo fare affidamento. Appena finì i miei pensieri furono diretti a lui in quel moento 'Perchè sta piangendo?'. Yuri fece 200.97 punti, complessivamente sorpassava mio fratello di 0.12 punti. Yuu era arrivato secondo. 'Aspetta, perchè adesso Yuu sta venendo verso di me? No, io devo andarmene, subito?' lasciai lì Giulia e andai verso gli spogliatoi. Mentre mi dirigevo verso la stanza che speravo fosse ancora vuota, una voce mi fece fermare -T/n!- aveva solo detto il mio nome, ma la sua voce mi fece battere forte il cuore. Mi girai e mi trovai faccia a faccia con uno Yuri sorridente come un bambino. Mi si avvicinò e mi disse -Oggi ho vinto, che ne dici di vinceere anche tu? Così gli mostriamo che siamo migliori di loro- io rimasi in silenzio a guardarlo, lui arrossì leggermente e abbassando il capo disse -Lo faresti, per me?-. Quelle parole, quelle poche parole mi fecero vedere tutto sotto una luce diversa, il fatto che non pattinassi più per Yuu, il fatto che potevo fare affidamento su di lui, il fatto che lui mi avesse esplicitamente chiesto di farlo per lui. Poggiai la testa sul suo petto e lo circondai con le braccia. In un sussurro gli risposi -Va bene, vincerò, ma non lo farò per me, non lo farò per iscattarmi, lo farò perchè tu me l'hai chiesto, perchè tu sei la persona per cui voglio pattinare- espirai profondamente e con un tono di voce normale dissi -Lo farò.... Solo Per Te- rimasi ferma ad abbracciarlo per ancora trenta secondi, ma poi me ne andai. Mi cambiai e andai al mio posto, lì trovai Yuu e Viktor ad aspettarmi. Yuu mi prese per un polso e mi fece sedere sulle sue gambe, fece in modo che io gli dessi le spalle e iniziò ad acconciarmi i capelli mentre parlava -Alla fine ho deciso che continuerò a pattinare per almeno un altro anno, anche Viktor pattinerà, però ci sarà un piccolo cambiamento, andrò a vivere in Russia- io sorrisi e gli dissi -Non importa dove andrai, tanto sai che se ti troverai un coach io ti seguirò, ma anche per me cambierà una piccola cosa- Yuu finì la mia acconciatura e io mi girai per guardarlo n faccia. Lui guardandomi mi chiese -Cosa cambierà?- -Non pattinerò più per te- lui mi guardo shoccato. Era ovvio che fosse sorpreso, quando avevo appena iniziato a pattinare gli promisi che avrei sempre pattinato per lui. -Ma allora per chi pattinerai?- chiese incuriosito -Per Yuri- alzai gli occhi al soffitto -ti dissi che avrei pattinato perchè ti amavo, beh, ti amo ancora, ma mi sono resa conto che amo qualcuno in modo diverso e in questo caso più importante. Non importa come mi senta, solo pensare a Yuri mi rende felice, quindi ho deciso, pattinerò per lui d'ora in poi. Solo Per Lui-. Yuu era sorpreso e Viktor si stava godendo tutto come se stesse guardando un drama. A quel punto decisi di abbracciare mio fratello e andare a sedermi al mio posto. -Eravate così carini- disse Giulia facendo finta di piangere. Mi sedetti e guardai tutte le altre concorrenti finché non fu il mio turno. Mi alzai e andai in pista, Yuu, Viktor e Giulia erano fuori dalla pista.
La canzone iniziò e quando sentì I'm ready iniziai. Le mie mosse erano tutte fin troppo esagerate, tipo quando la canzone disse "I'm the boss right now" sembrava davvero che mi pavoneggissu come se IO fossi il boss, poi quando la canzone disse "Bitch I run this show" ne feci il lip sync e mi pavoneggiai perché alla fine, tutta la folla era in delirio per me. Tutti i tripli erano stati esibiti con due mani alzate e tutti i quadruplo con una, tranne l'ultimo con due.
Pattinavo bene e in modo molto espressivo, sembrava che spiegassi il testo della canzone.
Iniziò il ritornello e feci un triplo, poi un altro triplo a metà del ritornello.
Completai il ritornello con un altro triplo.
Inizio parte movimentata, quadruplo, trottola bassa, quadruplo.
Alzamento dei toni verso la fine, quadruplo, quadruplo, triplo. Seguiti da una sequenza di passi, come dulcis in fundo feci un quadruplo Flip.
Mi misi in posa, mani sui fianchi e corpo leggermente sporto di lato.
Mi accascia per terra, ero distrutta fisicamente. Il mio respiro era pesante e non riusciva a tornare normale.
Alzai lo sguardo e vidi Yuri, era a bordo pista a bocca spalancata e mi guardava, io gli feci un sorriso tirato e gli feci intendere che avevo fatto tutto per lui inchina domi solo a lui. Uscii dalla posta e obbligati Yuu, Viktor e Giulia a venire al kiss and cry con me, anche se forse non li avrebbero ammessi tutti. Mi sedetti e presi un profondo respiro, ero seduta sulle gambe di mio fratello, mentre alla mia destra c'era Giulia e alla sinistra Viktor. -Il punteggio di t/n Katsuki è di 220.69, record mondiale nel pattinaggio femminile! E con questo punteggio t/n vince il campionato femminile! A soli 15 anni ha battuto pattinatrici da tutto il mondo con un tema che nessuno avrebbe ami pensato potesse essere sfruttato in questo modo! T/n Katsuki, la vincitrice di quest'anno!-. Yuu mi abbracciò da dietro e Viktor e Giulia dai lati mentre io piangevo, a dirotto di felicità. All'improvviso mi alzai e corsi alla ricerca di Yuri, lo trovai in fretta e lo abbracciai di slancio, lui mi abbracciò stretta quanto io stringevo lui. Piangevo con la faccia nascosta nel suo collo e lui mi accarezzava la schiena per rassicurarmi. Lasciai Yuri solo quando smisi di piangere e mi chiamarono per andare a ritirare la medaglia. Sorrisi a Yuri e mi asciugai gli angoli degli occhi con il dorso della mano. Andai a prendere la mia medaglia e mi misi nel mio posto al centro del ghiaccio, con alla mia destra una ragazza di cui non mi interessava il nome e alla mia sinistra Mila al terzo posto. Sorrisi alle telecamere con gli occhi rossi, le guance accaldate e la punta del naso di un rosso molto vivace. Quando finirono le foto uscii dalla pista e la prima persona che incontrai fu Yuri, c'era un gran trambusto e non riuscivo a trovare mio fratello, suo marit- intendevo Viktor e Giulia. Yuri mi guardò e mi disse inchinandosi -Buongiorno prima classifiacata- io mi inchinai a mia volta e gli dissi -Buongiorno primo calssificato- scoppiammo a ridere entrambi. Quando le nostre risate si affievolirono e sui nostri volti rimase un sorriso io lo abbracciai di nuovo e lui mi strinse a sé con forza, ma con una delicatezza innata. Fu in quel momento che con un click io e Yuri ci separammo. La fonte del suono era una macchina fotografica tenuta da un uomo di fianco a una donna vestita con un tailleur verde e i capelli biondi cotonati. La donna prese parola e disse -Ah, l'amore giovanile, non c'è sentimento più forte e fragile di esso. I vostri fan sperano di sapere presto notizie sul vostro fidanzamento anche se spezzerà loro il cuore. Comunque, da quand'è che state insieme?- io la guardai non capendo e dissi -Che intende, noi non stiamo insieme, siamo solo amici- la donna con un sorrisetto falso disse -Ahah, che timida che sei, quindi voi siete passati dall'essere amici all'essere qualcosa di più.- io e Yuri in coro dicemmo -No- e lei rispose fingendo tristezza -Oh, ma certo, volete mantenere tutto segreto perché sennò spezzereste i cuori dei vostri fan, vi capisco, ma i vostri fan devono sapere di più su questo, o ci rimarranno male.- io la guardai storta e dissi -Mi scusi, ma lei davvero crede che noi stiamo dicendo fandonie? E poi di sicuro non abbiamo bisogno di una Reeta Skeeter dei babbani che ascolta quello che diciamo e lo trasforma in ciò che le farà avere più ascolti o letture, euindi se ne vada- lei fingendo sorpresa disse -Ma I vostri fan ne hanno bisogno di saper- presi Yuri e me ne andai mormora do un "Se se". Riuscimmo a scappare da quella intervistatrice da quattro soldi e a rifugiarci in un corridoio vuoto. Mi appoggiai ad un muro e chiusi gli occhi, ero stanchissima fisicamente e mentalmente, caddi per terra e Yuri si sedette di fianco a me. -Sai, non dirlo a Mila, ma io tifavo per te- risi a occhi chiusi e glli risposi -Non lo dirò a nessuno- poi però lui mi chiese -Tu per chi tifavi?- io presi un grosso respiro e dissi -Questo non ti piacerà, ma per mio fratello. Da quando ho scoperto che se Yuu vinceva il primo posto sposava Viktor ho deciso di tifare per lui. Io voglio solo che mio fratello sia felice, perché è stato grazie a lui che ho iniziato a pattinare. Da quando l'ho visto volteggiare sul ghiaccio ho deciso di pattinare anche io. Per la mia prima competizione gli dissi "Yuu, pattinerò solo per te perché ti amo fratellone". Quando poi ho scoperto che questo sarebbe stato il suo ultimo anno di pattinaggio, ho capito che non avrei più potuto pattinare per lui, ma avrei potuto tifare per lui un'ultima volta. Adesso grazie al cielo ha deciso di continuare a pattinare, ma verrà in Russia e anche Viktor pattinerà di nuovo, per te sarà un anno difficile il prossimo, spera solo che ti lascino il terzo posto-. Yuri mi disse -Non sono arrabbiato- io in risposta gli posai la testa sulla spalla e gli dissi -Ne sono felice gattino arrabbiato-. Yuri rise dolcemente prima di dire -Che ricordi- poggiò la testa sulla mia e rimanemmo a guardare il muro davanti a noi attaccati. -Ti ricordi quando caddi ad Hasetsu, durante un allenamento?- lo dissi alzando la testa e allontanandomi leggermente da lui per guardarlo in faccia. Yuri si girò verso di me e disse -Sì, me lo ricordo- -Il motivo per cui me ne sono andata subito era perché ero imbarazzata di essere caduta. L'imbarazzo più grande era però essere caduta davanti a te.- Yuri mi guardò sorpreso poi però i miei occhi si posarono sulle sue libbra e mi venne l'idea di baciarlo, era così vicino, pochi centimetri separavano le nostre labbra. Ma preferì baciare la sua guancia e dirgli all'orecchio -Tu per me sei importante Yuri, più di quanto immagini-. Mi posai di nuovo sulla sua spalla e con la mano sinistra presi la sua destra iniziando ad accarezzargli il dorso della mano con il pollice. Prima che potesse dire una qualsia cosa io presi di nuovo parola e dissi -Non ti ho mai parlato dei miei genitori. Posso farlo?- Yuri annuì sulla mia testa e io inziai a parlare -Mia madre e mio padre erano italiani e mi ebbero quando mia madre aveva quaranta anni e mio padre quarantacinque. Quando avevo due anni i miei genitori vinsero un viaggio in Giappone e mi ci portarono con loro. Insomma, i miei genitori non sguazzavano nei soldi, perché mia madre era una ballerina e mio padre un maestro quindi fu solo perché vincemmo il viaggio che andammo in Giappone. In Giappone andammo ad Hasetsu dove andammo alle terme e conoscemmo la famiglia Katsuki. Erano così gentili, ci trattarono come se fossimo della famiglia. Quando ripartimmo un uomo ubriaco ci venne contro con la macchina e i miei genitori morirono. Da quel momento i signori Katsuki mi adottarono perché nessuno dei miei parenti naturali mi voleva. Yuu mi insegnò il giapponese come se fosse la mia prima lingua e da allora sono cresciuta normalmente. Vedi l'anello che ho alla mano, me l'hanno regalato i miei genitori biologici, la mia mamma e il mio babbo. È un anello irlandese ed è di vero argento e con un diamante vero. L'ho ricevuto il 20 luglio perché i miei avevano pianificato questo regalo anni e anni fa. Avevano affidato questo anello e una lettera ad una compagnia che mi avrebbe dovuto affidare quel regalo il giorno del loro trentesimo anniversario. Non volevano lasciarmi sola nemmeno quel giorno. Mi ricordo che mentre quella macchina ci venne contro stavamo tutti cantando allegramente "Father and Son", i miei genitori cantando il vero testo e io facendo suoni simili a quelli che sentivo. Mi ricordo che stavo sorridendo mentre mia madre mio padre stavano cantando con mio padre alla guida e mia madre che girata verso di lui con la cintura cantava e ogni tanto mi sorrideva. Mi ricordo che sorridevo anche io-. Presi un profondo respiro per evitare di piangere e inizia a cantare la canzone con voce roca -It's not time to make a change. Just relax take it easy. You're still young, that's your fault, there's so much you have to know. Find a girl, settle down, if you want you can marry. Look at me, I am old, but I'm happy.- Yuri si unì a me e continuiamo a cantare finché la canzone finì, a quel punto io stavo piangendo a dirotto. Yuri mi abbracciò e mi diede tanti baci leggeri sulla testa per farmi smettere. Smisi solo quando mi ricordai che i miei genitori non mi volevano di sicuro vedere piangere. Mi staccai da lui e lo guardai con gli occhi arrossati da un secondo pianto e le guance ancora bagnate dalle ultime lacrime. Yuri mi sorrise rassicurante e mi asciugò le guance con i pollici per poi baciarmi le gote e dirmi -Devi essere felice e mostrargli che riesci a vivere felicemente e far sì che loro si rendano conto che non hanno sbagliato ad averti messa al mondo solo per farti soffrire. Fagli capire che riesci a goderti la vita e che hanno fatto bene a metterti al mondo. Non dargli la tristezza di averti messa al mondo solo per farti soffrire-. Annuii e mi asciugati le guance, per poi scherzare -Secondo te ci saranno ancora quelle oche nello spogliatoio?- Yuri sorrise e disse -Secondo me no-. Yuri si alzò e mi aiutò a fare la stessa cosa. Mi accompagnò allo spogliatoio mano nella mano e mi lasciò cambiarmi. Appena uscii Yuri mi prese per mano e andammo in hotel. Appena varcata la soglia Yuu e Giulia mi si gettarono addosso dividendomi da Yuri. Yuu fu il primo a parlare -Dove eri finita? E perché non rispondevi al telefono? Eravamo dannatamente preoccupati per te!- io risposi -Ero con Yuri, abbiamo parlato per un po' e non avevo il telefono con me-. Giulia fece un suono strano che stava solo a significare "Spero che abbiate fatto cose poco legali". Yuu mi lasciò e disse -Almeno sei viva, adesso forza in camera che è tardi, sei stata fuori tutto il pomeriggio, vi farò portare la cena in camera- Giulia grattandosi il collo disse -In realtà io stasera non sarò in camera- io la guardai con un sorriso pervertito e le dissi -E perché no?- lei sorrise e scappò via. Yuu era confuso e disse -Vuoi che resti con te?- Viktor arrivò e disse -Ma stasera dovevamo andare a mangiare con gli altri pattinatori- io guardai Yuu e gli dissi -Non ti preoccupare per me, vai-. Gli diedi un bacio sulla guancia e mi avviai verso camera mia. Ben presto Yuri mi raggiunse e mi disse -Ti va bene se resto con te?- io lo guardai confusa e dissi -Certo, ma non dovresti andare con Yuu e Viktor a quella cena?- Yuri mi guardò e mi disse -No, non ho voglia di andare e poi preferisco stare con te-. Io sorrisi e gli presi la mano, lo tirai correndo per mezzo hotel per arrivare in camera mia dove posai il borsone e lasciai la sua mano. Andai verso la scrivania e presi un dépliant che c'era sopra. Mi girai verso Yuri e gli dissi -Pizza a domicilio? Fanno la pizza buona, lo giuro-. Yuri annuì e mi disse la pizza che volevo dopo aver dato uno sguardo veloce al menù sul dépliant. Ordinate le pizze mi misi seduta sul letto ad aspettare con Yuri. Il fattorino ci portò le pizze davanti alla camera. Lui ci conosceva già a me e Giulia perché avevamo ordinato più volte le pizze in quel ristorante e lui era sempre venuto a portarcele quindi ci conosceva, anche abbastanza bene. Aprii la porta e lo salutai, lui in spagnolo mi disse -Godetevi le pizze signorine- io, sempre in spagnolo gli risposi -Oh, oggi Giulia non c'è, ma c'è un mio amico, Yuri, è russo-. Il fattorino mi guardò di sbieco con un sorriso pervertito e mi disse -Allora buona serata e si ricordi che l'età del consenso qui è 13 anni se anche lui è minorenne e 16 se è maggiorenne- [alura, qui non so se è giusto, ma mi è parso di capire così]. Lo salutai dicendogli -Non succederà niente- e poi andai da Yuri. Mangiammo abbastanza in fretta e molto piacevolmente, visto che parlammo. Alla fine però Yuri disse -Io me ne dovrei andare, anche se non vorrei- allora io dissi -Per favore, non andare, dormi qui, ti presto un pigiama, quello che ti serve, ma non adartene-. Quando stava per lasciarmi sola mi ero sentita subito tristissima e quindi volevo che restasse. Yuri disse -Ok, va bene, però ho davvero bisogno di un pigiama o qualcosa-. Mi alzai e guardai nell'armadio, trovai subito una maglietta e un paio di pantaloncini che gli sarebbero andati. Gli indicai il bagno e lui andò a cambiarsi. Io mi misi un paio di pantaloncini e una maglietta enorme e andai a lavarmi i denti quando Yuri mi diede il permesso di entrare in bagno. Ci mettemmo a dormire e lui mi strinse a sé, io gli infilai una mano sotto la maglietta per farlo rabbrividire e risi quando urlò -Che fredda!-. Mi scusai e lui disse -No ma se hai le mai fredde mettimele pure addosso, ma avvertimi prima-. Un pensiero mi venne in mente, ma lo cacciai via subito, ero troppo sobria per provare a mettere le mie mani lì. Così presi tra le mie mani una delle mani di Yuri e la strinsi a me. Mi addormentai in poco tempo dopo aver detto buona notte a Yuri e dopo che lui mi ebbe augurato la buona notte.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora