[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per Te

Capitolo 8 La Coppa Di Cina

Essendo l'unica pattinatrice per il Giappone non dovetti fare una selezione per andare alla Coppa di Cina. Così mi ritrovai a cercare tra i voli dei poveracci per la Cina che se ci fosse stato posto in stiva mi avrebbero messo lì per il prezzo basso che pagai. Portai una giustifica di assenza da scuola e la segretaria mi chiese -Ma è sicura che la sua sia una competizione a livello agonistico?- -È una competizione a livello mondiale, a livello più agonistico di cosí, ci sono solo le Olimpiadi- la segretaria era stizzita, ma accettò la mia giustifica. Partì insieme a Yuu e Viktor, visto che la mia competizione iniziava un'ora dopo che finiva quella di Yuu. Io mi diressi verso la coda dell'aereo e riuscì a sedermi prima che il grosso delle persone arrivasse. Quando partimmo io iniziai a leggere il mio libro, ogni tanto sconvolta posavo il mio libro e cercavo di insultarlo, ma poi mi ricordavo che di fianco a me c'era una donna anziana che con il nipote tornava in Cina, quindi evitavo di parlare con il libro e mi limitavo a riprendere la mia lettura. Quando arrivammo ero leggermente disorientata, la differenza di fuso orario era solo di un'ora, ma si sentiva, ero stanca eppure il sole era ancora abbastanza alto. Improvvisamente mi resi conto di essere in Cina per una competizione mondiale, come avevo iniziato a fare da luglio andai a stringere l'anello dei miei genitori, toccarlo mi calamava e mi tirava su il morale. Uscimmo dall'aeroporto e andammo in hotel, poi andammo alla pista da pattinaggio per fare delle pratiche e cose cosose di cui si occupò Viktor. Quando finimmo Yuu e Viktor mi invitarono a mangiare fuori con loro, ma io declinai l'offerta, non avevo voglia di mangiare, ma soprattutto volevo chiamare Giulia prima che fosse tardi. Io e Giulia parlammo per circa un'ora al telefono, poi lei mi chiese -Yurio si è qualificato secondo alla Skate Canada, di Yuri si deve ancora aspettare, ma te come ti piazzerai?- -Prima, ovviamente, per il programma libero ho tre quadrupli e cinque tripli, per il libero ho quattro quadrupli e cinque tripli, è ovvio che vincerò- -Conto su di te, non vedo l'ora di vederti sul podio- chiudemmo la chiamata dopo esserci salutate e io andai a dormire.

Bip
Bip
Bip
Bip
Spensi la sveglia e mormorai un -Ma vai a ishcaffèinduludnug tu e tutta la tua stirpe- poi mi preparai per andare a vedere Yuu competere. La mia camera essendo quella per poveri era in un posto diverso da quella di Yuu, quindi dovetti prima scoprire dove stesse per poi fare un'abbondante colazione in hotel. Andammo al palazzo dello sport [lo chiamerò così perché mi sono rotta di scrivere sempre pista da pattinaggio] e Yuri si preparò. Incontrammo Pichit che mi fece vedere delle foto che aveva scattato la sera prima. _Sì, vabbé, mo cos'è sta storia?_ 'If you're shocked and you know it clap your hands'. Poi un tipo strano si avvicinò a Yuu e gli palpò il culo 'No, ma un po' di decenza' dopo quella scena andai subito sugli spalti per prepararmi a vedere i concorrenti prima di Yuu. Furono abbastanza bravi, ma Yuu fu fantastico. Era stato davvero WOW. Dopo essere andata a congratularmi con mio fratello tornai in hotel a prendere i miei vestiti per cambiarmi e appena arrivata mi cambiai. Indossai una felpa che non era quella del Giappone, non mi andava, Indossai una felpa nera con il cappuccio che aveva delle orecchie da gatto. La felpa mi fece subito ricordare Loki, avevo dovuto lasciarlo in Giappone perché era un viaggio veloce, ma per la Rostelemon Cup e per la finale me lo sarei portato dietro di sicuro. Uscì fuori dallo spogliatoio e mi scontrai contro qualcuno, non sapevo chi era, ma comunque mi allontanai di un passo e chiesi scusa facendo una specie di inchino, la persona invece di scusarsi mi disse -Ma che ci fai qua?- alzai lo sguardo e lo riconobbi, era il palpatore, era arrivato ultimo o penultimo, non me lo ricordo, ma fatto sta che gli risposi -Tra circa mezz'ora devo competere, quindi mi sono appena messa il costume e stavo per andare sulla pista per riscaldarmi- detto questo me ne andai, quel tipo mi metteva i brividi. Viktor mi aspettava già. Andai in pista e iniziai a riscaldarmi, fui la prima ad esibirmi, avevo tre tripli e un quadruplo nella prima metà dell'esibizione e due tripli e due quadrupli nella seconda metà. Viktor mi augurò buona fortuna e io mi misi al centro del ghiaccio.
Aww. Iniziai a pattinare, lentamente e in cerchio.
La parte cantata arrivò e io iniziai a pattinare realmente.
Arrivò il ritornello aperto con un triplo e chiuso con un altro triplo.
Secondo ritornello, aperto con un triplo, chiuso con un quadruplo.
Parte di movimento poco cantata, combinazione di quadruplo, triplo, trottola.
Ritornello finale aperto con un triplo, sequenza di passi e per chiudere un quadruplo.
Mossa finale, mano sinistra lasciata libera contro il fianco, mano destra di fianco al volto mentre fa il segno della pace.
In tutta l'esibizione il mio sorriso di superiorità non si era staccato dal mio volto. Uscì dalla pista e mi avviai al kiss and cry, Viktor era di fianco a me, avevo fatto un punteggio di 106,25. Ero felicissima, ma mi contenni, Viktor mi sussurrò -Sei stata bravissima-. Le altre concorrenti furono brave, ma non come me, infatti fui prima. Tornai in hotel e mi buttai sul letto, ero stanca morta e non volevo fare niente, mentre ero sdraiata sul letto pensai 'Spero che Yuri abbia visto come sono stata brava' _Speriamo, tu non l'hai visto pattinare, pensa se ha fatto lo stesso_ 'Ma io l'ho fatto per essere sorpresa' _Lo so, lo so, ma adesso dobbiamo pensare a cosa fare quando lo reincontreremo_ 'Penso che gli dirò Dasvidanya appena ci vediamo e poi se ci sarà la possibilità continueremo a parlare' _Vendicativa, mi piace questo tuo lato, va molto d'accordo con me, aspetta, sono te_ 'Bene, speriamo di fare bene domani' eh, sì, io e la mia coscienza ci eravamo riappacificate quando avevo ammesso che mi piaceva Yuri e le avevo chiesto una mano per "conquistarlo". Mi addormentai presto dopo una leggera cena in un ristorante vicino all'albergo e mi preparai a dare il mio meglio nel libero.