Capitolo 25 L'amore Di Yuri

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Mi svegliai con un leggero mal di testa, per non parlare del male alla schiena e di quanto mi bruciassero gli occhi per aver tenuto il trucco tutta la notte. Mi alzai e mi struccai tristemente ricordando maggior parte della cena del gala. Mi cambiai in abiti più comodi e poi andai a svegliare Giulia. La aiutai a struccarsi e a svestirsi, non doveva patire nel modo in cui avevo patito io. Andammo a fare colazione e sembravamo due streghe dell'epoca moderna. Musi lunghi, vestiti scialbi, capelli arruffati... insomma, un lunedì mattina normale. Sì, normale, non quando però i tuoi occhi trasudano una tristezza eterna che le spose che hanno perso il marito ti dicono "Su, tutto andrà bene, dai". Ci prendemmo del latte caldo per mangiarci una bella fetta di pane tostato con sopra della Nutella... meglio far finta che non abbiamo mangiato metà caffetteria dopo. Tornammo in camera, poi ricevetti un messaggio da parte di Yuri.
Yuri: Ehy, t/n, puoi per favore venire nella Hall dell'Hotel? Vorrei portarti in un posto, quindi se vuoi venire vestiti per uscire.
Io: Aspetta dieci minuti.
Yuri: Ok, aspetto qui.
Mi preparai, magari volevo dirmi che era insieme ad Otabek ufficialmente, sbuffai e spiegai brevemente a Giulia il motivo della mia partenza per il posto in cui Yuri mi voleva portare. Appena Yuri mi vide mi prese per mano e mj portò fuori dall'Hotel. Lo lasciai fare, ero troppo stanca. Si mise a parlare all'improvviso -E così, tu e Giulia credete che io e Otabek stiamo insieme-. Io non dissi niente, rimasi in silenzio. Lui riprese a parlare -Beh, in realtà no, non stiamo insieme. Non so perché l'abbiate pensato... Anzi, forse sì, avete visto i nostri volti vicinissimi vero, occhi chiusi, poi aperti e roba così-. Incuriosita e sollavata annuii e lui rise dolcemente -Beh, hai presente che quando ti piace qualcosa le tue pupille si dilatano? Ecco, io e Otabek volevamo vedere le nostre reazioni a delle cose-. Mi diedi una manata in faccia mentale e poi sorrisi di nuovo a Yuri, lo Yuri che, questa volta, non mi sarei lasciata scappare. Presi parola e dissi -Ehy, Yuri, che ne dici di andare a mangiare qualcosa? È più o meno, più meno che più, l'ora di pranzo-. Yuri annuì e concordano di andare a fare una piccola visitina alla dolce Marta, il mio ghigno non spaventò Yuri che ne era ormai abituato. Mangiamo sorridendo e ridendo, quando poi Marta ci passò davanti quando stavamo per uscire io mi aggrappai al braccio di Yuri come fanno tutte le ragazze con i loro fidanzati. Yuri mi guardò e roteò gli occhi sorridendomi, sapeva che non poteva cambiare quel mio piccolo lato sadico. Yuri non disse niente quando mi staccai ma gli presi la mano. Restammo a camminare tenendoci per mano, era proprio perfetto, forse dovevo sbrigarmi a dirgli i miei sentimenti, ma in quel momento, con la neve tutta attorno a noi, il mio cuore non avrebbe potuto affrontare il possibile rifiuto, no, mi sarei di sicuro andata a buttare dal ponte più vicino. Yuri mi strinse leggermente la mano per farmi ritornare con i piedi per terra e mi disse -Vorrei portarti alla pista di pattinaggio, va bene?-. Io annuii e mi lasciai condurre mano nella mano con il ragazzo che amavo tanto. Arrivammo nell'edificio e la differenza di temperatura fu così netta che ci dovettimo subito togliere il cappotto. Ci mettemmo i pattini e andammo in pista. Facemmo lenti giri di riscaldamento parlando tra di noi. Alla fine lui si staccò dal nostro giro e si allontanò verso il centro della pista. Era leggermente girato, ma potevo vedere che il suo volto emanava un leggero senso di tristezza e preoccupazione. Prese un profondo respiro e si girò verso di me, determinazione nei suoi occhi. Parlò senza esitazione e con passione -Dalla prima volta che ti ho visto, ho sempre saputo che eri una persona fantastica. In questi mesi me ne hai dato la prova, ogni tuo sorriso mi rallegra la giornata, ogni tuo abbraccio mi riempie di felicità e ogni tuo sguardo è per me fonte di gioia e orgoglio. Potrai dire che sono avido- qui la sua voce diventò dolce, anche i suoi lineamenti si addolcirono -perché voglio che tu guardi solo me in quel modo, voglio che il tuo cuore sia nelle mie mani, voglio che tu abbracci a quel modo solo me, voglio che tutti i tuoi baci vadano a me. Il mio desiderio egoistico sarà pure un peccato, ma mi prenderò le mie colpe al giorno del mio giudizio, perché il mio è un peccato d'amore che voglio commettere, sì, io ti amo t/n e non posso negarlo, il mio cuore è tuo, fanne quello che vu-. Lo fermai perché mi fiondai su di lui baciandolo. Posai le mie labbra sulle sue e chiusi gli occhi per godermi il contatto tra le mie e le sue labbra. Mi aggrappai a lui abbracciandolo e lui ricambiò la stretta. Quando ci staccammo gli sorrisi e dissi -Tu hai il mio cuore Yuri, fanne ciò che vuoi, tienilo per tutto il tempo che vuoi, ma ti prego, non maltrattarlo e non giocarci, non reggerebbe-. Yuri mi sorrise a sua volta e annuì dicendo -Non oserai mai farti soffrire, prometto che tratterò il tuo cuore come il mio tesoro più grande-. Dopo un paio di secondi non riuscii più a trattenermi, le sua labbra furono di nuovo attaccate alla mie. Questa volta, però, decisi di approfondire il bacio, gli presi il mento con una mano e lo giudai per spostargli leggermente di lato il volto e far aderire meglio le nostre labbra. Ci guidammo a vicenda nel scoprire l'uno le increspature delle labbra dell'altro fino a che il mio desiderio mi spinse oltre. Con la mano abbassai il suo mento e usai la mia lingua per far capire le mie intenzioni. Yuri rimase sorpreso, ma acconsentì al mio desiderio. Ci avventurammo nello scoprire l'altro e sentire quel contatto tanto desiderato. Yuri era ormai a suo agio con i nostri baci, questo lo capii quando mise una della sue mani sul mio fianco e l'altra tra i miei capelli. Insieme al fatto che lui si fosse abituato e al modo in cui il suo corpo aderiva ora al mio, riuscimmo ad arrivare anche oltre. La dolcezza di quel bacio e delle sue labbra mi avevano ormai mandata in estasi, mi sentivo in paradiso. Ci staccammo per riprendere fiato e appoggiamo l'uno la fronte su quella dell'altro. Le nostre labbra erano ancora così vicine, bastava un piccolo spostamento di entrambi e sarebbero state di nuovo unite. Mi morsi il labbro prima di provare a ritornare su quelle labbra di cui volevo di nuovo sentire il sapore, ma qualcosa mi fermò, un urlo che conoscevo fin troppo bene. L'urlo era stato emesso da Yuu, il mio fratellone era a bordo pista scioccato. Di sicuro non si aspettava di vedere sua sorella e un ragazzo baciarsi appassionatamente sul ghiaccio come prima cosa appena arrivato alla pista. Dietro di lui c'era un Viktor con gli occhi spalancati incredulo. Mio fratello sembrava anche leggermente invidioso, lui non aveva un partner da tempo ed era passato anche tanto tempo dal suo ultimo bacio. Gli sorrisi in modo maligno per poi baciare di nuovo Yuri. Ovviamente usai la mia mano sulla sua guancia per non far vedere le nostre labbra, ma era palese ciò che stavamo facendo. Yuri era leggermente scosso, infatti rispose al bacio in modo poco deciso. Feci durare il bacio poco per evitare che mio fratello soffrisse troppo. Mi girai verso mio fratello e suo marito- intendevo Viktor e gli sorrisi dicendo -Notizia dell'ultimo ora! Ho un fidanzato! MAGIA!-. Mi girai di nuovo verso Yuri e gli chiesi -Il mio anello è un anello irlandese, portato a questo modo significa che il mio cuore non appartiene a nessuno, nell'altro lato direbbe che qualcuno ha il mio cuore. Potresti quindi girare il mio anello?-. Yuri annuì e mi sfilò l'anello con una gentilezza immensa, mi rimise poi l'anello e lo guardò con amore. Gli sorrisi e guardai Viktor e Yuri -Bene! Io ho trovato il fidanzato, adesso tocca a voi sposarvi, non importa se in modo europeo o giapponese, io gli abiti li ho già per entrambe le cerimonie-. Yuu avvampò e Viktor si mise a ridere, le sue parole furono -Se il prossimo anno vinco io, la cerimonia sarà in stile europeo, ma se vincesse Yuuri allora sarebbe in stile giapponese, che te ne pare Yuuri?-. Mio fratello era rosso come un pomodoro, ma riuscì ad annuire e dire un flebile -S-sì-. Yuri allora disse -Se invece vincessi io, spetterà a me decidere il tipo di cerimonia, non posso lasciarvi ancora aspettare per il vostro matrimonio-. Viktor rise e concordò che Yuri aveva ragione. Io allora, spinta dall'impeto dissi -Se vincessi io nella mia categoria allora voglio che almeno tu, Yuu, mi aiuti a chiedere il permesso di sposare Yuri a suo nonno, a diciotto anni, ovviamente, e di chiedere ai nostri genitori il permesso di potermi sposare così in giovane età-. Yuu perse colorito e disse -Così all'improvviso te ne esci con un fidanzato e vuoi già sposarlo?-. Io risi e risposi -Sono mesi che pianifico la nostra vita insieme come qualsiasi adolescente normale, che ti aspettavi?-. Mi girai verso Yuri e lo trovai con le guance rosse, era una vista bellissima, e che solo i miei occhi potevano avere. Gli diedi un piccolo bacio sulla guancia e lo portai fuori dalla pista dicendogli -Su, forza, devo andare a vantarmi con Giulia e ad aiutarla a trovare coraggio per farla dichiarare a Otabek-. Yuri si riprese e disse -Non ce n'è bisogno, lo starà già facendo Otabek-.

[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora