Bip
Bip
Bip
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Spensi la sveglia, ma mi riaddormentai, ¦stavo pattinando sotto lo sguardo dei miai genitori, sia quelli veri, sia quelli adottivi, Giulia e Yuri erano dall'altra parte della pista, ma mi stavano guardando anche loro, all'improvviso le note di una canzone a me sconosciuta iniziarono a farsi strada nella mia mente, non sapevo che canzone fosse, ma dovevo esibirmi per il bene della mia raputazione e per rendere tutti fieri di me. L'unico problema della canzone era che non era una canzone originale, era un remix, lo stile era bello, ma non si capiva mai quando la canzone stava per andare veloce o lenta, la mia esibizione fu penosa, non solo perché non sapevo come muovermi, ma anche perché non ero riuscita a piazzare neanche un salto, tutti i miei parenti e i miei amici mi guardavano con disprezzo e oltre alle facce di a chi volevo bene, anche altre facce si fecero strada in mezzo alle altre, quelle dei bulletti che, fino a che avevo conosciuto Giulia, mi prendevano in giro, ancora in prima superiore mi prendevano in giro, ma alle mie spalle, perché avevano paura di sfidarmi a viso scoperto, mentre tutti mi guardavano con disgusto, Yuri uscì dalla mischia e si avvicinò a me in mezzo alla pista, ero caduta in ginocchio sul ghiaccio, ma quando Yuri mi arrivò vicino mi diede uno schiaffo e mi disse -Tu non sei degna di essere mia amica, non sai fare nemmeno un quadruplo Lutz! Tch- mi aveva sputato addosso, non potei controllarmi e iniziai a piangere¦ venni scossa molto pesantemente per la spalla, qualcuno mi diceva -T/n, svegliati- aprì gli occhi e mi trovai davanti Yuu, era preoccupato e mi chiese -Perchè stavi piangendo?- cercai di ricordare il mio sogno, ma avevo solo un senso di tristezza e vuoto dentro -Non lo so- Yuu mi abbracciò quando fui seduta e io mi strinsi a lui, abbracciarlo mi aveva sempre fatto sentire meglio. Mi preparai in fretta e furia, poi corsi alla pista di pattinaggio, ma in quel momento si stava allenando Yuri, non volevo vederlo, così dissi a Yuu -Ehi, che ne dici se andiamo a prendere dei souvenir e poi ci alleniamo sta sera?- -Va bene-. Uscimmo insieme e girammo per molti negozi, ma nessuno aveva ciò che cercavo, poi vedemmo un piccolo negozietto, entrammo ed era pieno di cose carine, alla fine io comprai una matrioska e Yuu prese un libro di ricette russe. Ritornammo alla pista e Yuri uscì per andare a fare delle lezioni di balletto, a quanto mi parve di capire, io e Yuu andammo in pista, io ero calma e sciolta, ma Yuu era teso, così lo tirai per una manica in mezzo alla pista poi tornai a prendere una cosa nella mia borsa, era un pezzo di stoffa, una bandana che usavo per bendarmi quando facevamo una cosa nostra particolare io e Yuu. Tornai da Yuu e lui mi disse -Grazie- iniziammo a pattinare come in un'esibizione di pattinaggio di coppia, solo che io ero bendata, nelle nostre menti le note di una canzone di musica classica ci ricordavano i passi, la prima volta che Yuu mi sollevò di peso mi spaventai un pochino, erano un paio d'anni che non lo facevamo, ma eravamo ancora molto bravi. Il nostro rapporto era di reciproca fiducia quando alla fine mi tolsi la benda Yuu mi sorrise, pattinare con me lo aveva sempre calmato. Iniziò a provare il suo libero e io decisi di aspettare che finisse, non era riuscito benissimo, infatti era un po' abbattuto, ma quando vide il mio sguardo di rimprovero si riprese d'animo. Iniziai a provare il quadruplo Lutz, era dannatamente difficile, ogni volta che ci provavo cadevo, una volta caddi pure di faccia, ma non mi importava, io mi alzavo e continuavo a riprovare, dopo una buona ora e mezza, riuscì a farlo e atterrare, ma dopo poco persi l'equilibrio, riprova e riprova, oramai il salto mi veniva, ma non riuscivo a stare in piedi dopo. Non sapevo perché, ma per me riuscire a fare quel salto doveva essere vitale. Alla fine dopo una buona ora riuscì a farlo, con quel salto in più nel mio bagaglio di salti avrei di sicuro vinto. Uscì dalla pista ansimante, sudata e con le guance rosse, mi succedeva sempre quando mi esercitava molto come quel giorno, mentre mi toglievo i pattini Yakov mi disse -È una tua buona caratteristica la perseveranza, ma sta attenta, non potrai sempre riuscire a imparare tutto in un giorno- -Oh, ma io non imparo in un giorno, mi ci sono voluti anni e anni per arrivare a imparare un salto in tre ore- Yakov mi fissava negli occhi sconvolto, avevo solo 15 anni, ma avevo pattinato per tantissimo tempo, ogni sera andavo a esercitarmi e per imparare il quadruplo salchow ero rimasta sveglia una notte intera pur di riuscirci. Era già sera quando tornammo in albergo, infatti avevo una fame tremenda, uscì dalla mia camera e andai in un fast food, presi un panino e una bibita, poi tornai in hotel 'Fan**lo alla dieta, stasera mangio come un maiale' _Mangiare come un maiale rispetto ai tuoi standard, ma rispetto ad altri quello è niente, non hai neanche preso le patatine_ 'Mi pare ovvio, ma vabbé' tornai in camera mia, ma mi accorsi di un mio piccolo problema, puzzavo come un cammello morto 'Doccia veloce e poi mi fiondo sul cibo' andai in bagno e per fare in fretta misi una canzone, così sapevo quanto tempo passava e potevo regolarmi, la canzone era Rasputin 'Dai, sono in Russia, se non la ascolto qui, dove dovrei ascoltarla?' ero rimasta nuda e stavo per entrare in doccia quando qualcuno bussò alla mia porta, mi misi un asciugamano attorno al corpo e andai ad aprire -Che vuoi?!- davanti a me mi ritrovai uno Yuri che si fiondò in camera mia, io chiusi la porta e lo guardai male e ripetei -Che vuoi?- -Scusa, ma Yakov mi voleva ucc...- si fermò quando notò che era nuda, lui arrossì fino a diventare un parente stretto dei peperoni. Nel suo silenzio c'era solo la canzone che continuava ad andare avanti "Ra Ra Rasputin, lover of the Russian queen, there was a cat that really was gone, Ra Ra Rasputin, Russia's greatest love machine, it was a shame how he carried on" -Vado a mettermi qualcosa, ma dopo tu mi racconti tutto- entrai in bagno e mi rimisi qualcosa poi uscì senza fermare la canzone, intanto Yuri era fermo in piedi nello stesso posto dove lo avevo lasciato prima, non che avesse grandi possibilità, ma mi sentì comunque in colpa, presi il mio cibo e mi sedetti sul letto, con la mano gli feci segno di sedersi anche lui e così fece, poi chiesi -Mentre io mangio, mi puoi raccontare cos'è successo?- -Certo, allora, avevo appena finito di mangiare, ma avevo ancora fame così ordinai un dolce, ma facendolo disubbidì agli ordini di Yakov, quando tornammo in hotel lui voleva farmi la ramanzina, ma io non volevo prendermi una seconda lavata di capo in due giorni, così gli dissi "Senti, non ho voglia di ascoltarti, posso andare a dormire?" così Yakov si arrabbiò molto e mi ha rincorso un po' per tutto l'hotel, alla fine mi sono ritrovato qui e mi sono ricordato che questa era camera tua, poi da lì sai già tutto- annuì e presi un altro morso del mio panino, evitai di offrirlo a Yuri, ma gli offrì invece di poter stare in camera mia finché le acque non si fossero calmate, lui ne era felice, infatti sorrise raggiante, la canzone finì e partì Party Like A Russian 'Di bene in meglio, guarda, se volevo farmi una figura di merda ora sì che me la faccio' ma Yuri si concentrò sulla mia rosa nera, la prese in mano e lesse il biglietto -Conosci questo tuo fan dalla Svizzera?- -Sì, si chiama Christophe Giacometti ed è un pattinatore Svizzero molto bravo, ma ha la brutta abitudine di, scusa il linguaggio di livello pari paro al terreno, di palpare il culo, alla gente che conosce o non, infatti io l'ho soprannominato Mr. Palpatore-. Yuri rimase zitto e insieme alla canzone dissi -Spasiba- che fece fare una faccia strana a Yuri, ma io gli indicai il telefono da cui veniva la canzone e lui capì. Poi in tono molto serio gli dissi -Io devo farmi la doccia e non posso aspettare che tu te ne vada, quindi prova a entrare in bagno quando sono sotto la doccia e sei morto- presi il mio pigiama e andai in bagno, mi chiusi dentro a chiave e mi feci la doccia il più in fretta possibile, quando la finì, mi asciugai e mi rivestì il più in fretta possibile, aprì la porta del bagno e aprì la finestra di camera mia per far andare via il vapore acqueo, aspettai un paio di minuti, poi rinchiusi la finestra e mi asciugai i capelli con un phon da viaggio, ma avevo un piccolo problema in un punto, non riuscivo ad asciugarli dietro, così chiesi a Yuri di aiutarmi, in tutto quel tempo lui era rimasto zitto a fissarmi e cercando di non interferire, ma quando prese in mano il phon e mi asciugò i capelli mi chiese -Se Yakov viene a chiederti se sono qui, potresti dirgli che non sono qui?- -Certo- nello specchio riuscivo a vedere il suo volto mentre cercava di asciugarmi i capelli, era molto concentrato, ma quando alzò lo sguardo e attraverso lo specchio lo incrociò col mio gli dissi -Grazie Yuri, inoltre volevo dirti che ieri, quando hai fatto il programma breve, sei stato fantastico- lui arrossì e tornò al suo lavoro, quando ebbe finito però mi chiese una cosa strana -Posso pettinarti i capelli, sono così belli...- -Certo- gli passai la mia spazzola e lui iniziò a pettinarmi i capelli, la spazzola scorreva nei miei capelli senza essere fermata ed era molto piacevole, lui intanto era sempre molto concentrato, quando i miei capelli furono perfetti lui mi diede la spazzola e tornammo a sederci sul letto. Parlammo per un po' di qualsiasi cosa ci passasse per la testa, poi qualcuno bussò alla mia porta, feci segno a Yuri di andare a nascondersi in bagno. Aprì la porta e mi trovai davanti Yakov, lo guardai stranita e gli chiesi -Cosa desidera?- -Yura è qui?- -Perché Yuri dovrebbe essere qui?- 'Grazie al cielo un minimo riesco a recitare' -No, niente, se lo vedi, però, digli che non sono più arrabbiato con lui- -Perché dovrebbe essere arrabbiato con Yuri?- 'Pretendo un Oscar subito' - Mi ha disubbidito, ma alla fine tutto andrà bene, anzi, è vero, devi saperlo anche tu, la competizione di domani, sarà di sera e sarà solo il libero maschile, quello femminile sarà dopodomani di mattina- -A che ora finirà il libero femminile? - -Prima di mezzogiorno, perché?- -Perché devo assolutamente prendere un volo per tornare in Giappone alle due, beh, allora a domani- -A domani- chiusi la porta e Yuri uscì dal bagno e disse -Ho sentito tutto, ma posso aspettare ancora cinque minuti qui?- -Certo- ci sedemmo sul letto e io ricevetti un messaggio da Giulia.
Giulia: Hanno dato molti compiti, ti conviene farne un po'.
T/n: Grazie.
Presi il mio libro di matematica e feci un paio di esercizi sotto gli occhi meravigliati di Yuri -Come riesci a farle così in fretta?- -Oh, per me sono facili queste cose, ma tu ci vai a scuola?- -No, un professore mi insegna a casa e forse è meglio che vada prima di fare preoccupare Yakov ancora di più di quanto lo sia già- Yuri se ne andò, ma mentre era sulla porta gli dissi -Notte, Yura- e lui mi disse -Notte, matematica-. Chiuse la porta e io mollai i compiti, 'Quel sorriso che mi ha appena fatto è illegale, di sicuro sto per perdere sangue dal naso' _Tesoro, calma gli ormoni, prendi un bel respiro e vai a dormire_ feci come mi disse la coscienza e mi lasciai trasportare in un altro mondo.
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[Yuri Plisetski X Reader] Solo Per Te
FanfictionUn pattinatore russo, una ragazza italiana che vive in Giappone e un gatto nero, sono solo l'inizio di questa storia d'amore che ha Te come protagonista. [Storia sotto editing. Unpubblico i capitoli e li ripubblico circa una decina di minuti dopo...