È strano come il meteo possa cambiare improvvisamente rispetto al giorno prima o addirittura rispetto a qualche ora prima.
Il sole, che si era fatto vivo per più di una settimana, portando a un clima simile a quello primaverile, ha lasciato ormai spazio a dei grandi nuvoloni carichi di pioggia; il cielo prima azzurro e limpido ha ormai assunto un colore grigio scuro.Resto a guardare in silenzio al di là della finestra, non prestando molta attenzione alla voce del professore in sottofondo e picchietto ritmicamente le dita della mano destra sul mio banco.
La finestra della mia classe si affaccia sul cortile interno della scuola, dove di norma va a raggrupparsi la maggior parte degli studenti durante l'intervallo.Che schifo.
Non mi è mai piaciuta la pioggia o in generale i giorni come quello di oggi, mi hanno sempre messo una sensazione di malinconia addosso non indifferente.
Sposto lo sguardo dalla finestra per riportarlo sul foglio vuoto del mio quaderno e comincio poi a giocherellare con la penna, schiacciando ripetutamente il tastino sulla punta con il pollice della mano sinistra.
Che noia...
Il borbottio alle mie spalle, richiama inevitabilmente la mia attenzione e mi volto lentamente, notando subito dopo Andrea e Federico intenti a chiacchierare a bassa voce tra di loro.
I miei occhi finiscono per fissarsi su Andrea, andando a cogliere ogni suo movimento o particolare: il gesticolare delle sue mani, la sua espressione divertita e i suoi occhi color ambra rivolti verso Federico.
Sposto poi lentamente lo sguardo in direzione di Federico, intento a cercare di trattenere le risate per non farsi sentire dal professore.
Vedendoli così, insieme, non riesco a fare a meno di assumere un'espressione infastidita.Che invidia...
Emetto un sonoro sospiro e i miei occhi si fissano nuovamente su Andrea.
Ci sarei dovuto essere io seduto vicino a lui...
Accidenti a te, Federì...Sono due anni che porto avanti un amore non corrisposto verso Andrea e anche se puntualmente cerco di fare il modo di togliermelo dalla testa, finisco sempre per ricascarci come un imbecille.
Già...
Sono proprio un imbecille...A inizio anno mi ero messo in testa una serie di obbiettivi; avevo deciso di acquisire più coraggio e di fare dei passi avanti per avvicinarmi ad Andrea, partendo dal sedermi nel posto accanto al suo, ma invece ho finito per non ottenere alcun nuovo risultato, anzi, ripensandoci, credo che la cosa abbia avuto un andamento completamente opposto a quello che mi ero prefissato.
Federico è riuscito a rubarmi il posto e un altro fattore non indifferente è stato che Andrea ha iniziato a frequentare Marta.Andrea è sempre stato uno popolare con le ragazze e mi ero abituato ai suoi racconti sulle sue conquiste e frequentazioni mensili, ma stavolta è stato diverso.
Pare che questa ragazza gli interessi più delle altre...
Sul mio volto si forma spontaneamente un'espressione seria e riprendo a giocare nervosamente con il tappino della penna.
Eppure non ha nulla di speciale...
Andrea in passato è uscito con ragazze molto più carine di lei...
Lei inizialmente non era nemmeno interessata a lui.
L'ha friendzonato per mesi prima di accettare di uscire con lui.
Eppure...Mi mordo con forza il labbro inferiore ed assumo spontaneamente un'espressione infastidita.
Che palle...
Il borbottio di Andrea e Federico persiste alle mie spalle.
«Professore...» emetto, alzando la mano ed attirando l'attenzione del professor Orlando.
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I'M NOT PERFECT
Teen Fiction⚠️ ATTENZIONE CONTENUTO YAOI (BOYXBOY) In questa storia sono presenti scene R18⚠️ «Tu sei uno a cui piace fare dei patti, giusto?» Rimango in silenzio e gli rivolgo un'occhiata ostile. «Che cosa vuoi esattamente?» «Che ne dici... di fare un patto...