24- Discoteca (terza parte)

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«Devi passare 7 minuti chiuso in bagno con Andrea.»

Cosa?!

Assumo spontaneamente un'espressione stravolta e, non avendo la più pallida idea di come rispondere, finisco per chiudermi nel mio silenzio.
Dall'altra parte, Andrea mi rivolge ancora una volta quell'espressione carica di disagio ed imbarazzo.
In generale va a formarsi un'atmosfera estremamente tesa e pesante che va a coinvolgere anche gli altri.

«Tutto ok, ragazzi?» chiede Marco, assumendo un'espressione confusa.

No...
Non è tutto ok...
Affatto...

«Forse...» interviene Andrea.
«É il caso di cambiare obbligo...»

Già...
Non voglio...
Non voglio rimanere da solo con lui...
E non vuole nemmeno Andrea...
Per lui ormai sono solo qualcosa che gli crea disagio...

«Beh... se anche gli altri sono d'accordo, posso cambiarlo.» risponde Marco, rivolgendo lo sguardo verso tutti gli altri.

Va a crearsi nuovamente un silenzio estremamente teso e carico di disagio.
Tutti si scambiano sguardi gli uni con gli altri e mantengono il loro silenzio.

Che situazione...
Stiamo mettendo a disagio tutti...

Serena appoggia una mano sul mio avambraccio e mi rivolge un sorriso malinconico.
«Per stavolta cambiamo obbligo e basta, ragazzi...» pronuncia poi, rivolgendo lo sguardo in direzione di Marco.
«Non credo che sia un problema...»

«Scherzi?» interviene Federico con tono annoiato.
«É un obbligo, devono farlo, il gioco funziona così...»

«Fede...» emette Andrea con tono di rimprovero.

«Che cosa?» Federico fa una pausa e si alza dal suo posto, assumendo un'espressione infastidita.
«Oh andiamo ragà... è un obbligo idiota!»

«Fede... smettila...» continua a rimproverarlo, Andrea.

«Di fare cosa? La state facendo tragica per un obbligo facilissimo! Ci sono persone che ne hanno fatto peggiori senza lamentarsi...»

Che razza di idiota...
Come al solito non capisce niente...

«Il vostro litigio è talmente grande da non poter passare 7 minuti a guardarvi in faccia in bagno? Ma per favore... ora state esagerando! Nessuno ha saltato gli obblighi, perché dovremmo farlo adesso?»

«Sei tu che come al solito non capisci un cazzo!» sbotto, alzandomi a mia volta in piedi.

«Stai scherzando?! Solo perché sto cercando di farvi ragionare sul fatto che non ha senso fare così per 7 minuti del cazzo in cui potete anche solo guardavi in faccia senza dire nulla?!  Proprio non vi capisco!»

«Probabilmente se fossi un buon amico lo capiresti!» rivolgo un'espressione estremamente ostile in direzione di Federico.
«Invece sei un egoista del cazzo che non capisce mai niente! Sei solo un coglione!»

«Ora sarei io l'amico di merda?! Sono sempre io il coglione di turno per te?! Chi è tra i due quello che sta cancellando Andrea senza voler nemmeno provare a risolvere?! Che ti ha fatto Andrea di così grave da non poterlo manco guardare in faccia per 7 minuti?» Federico fa una pausa ed emette un sonoro sospiro.
«Per quanto ancora avete intenzione di rimanere in questa situazione? Mettete a disagio anche noi così!»

Rimango in silenzio e rivolgo lentamente lo sguardo verso gli altri che hanno iniziato a guardare me ed Andrea con uno sguardo che indica appiano il loro imbarazzo per la situazione che è andata a crearsi.

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