32- Non è una cotta

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«Voglio morire.»

«Hai finito?» Riccardo sbuffa e va a scartare il suo tramezzino dalla stagnola.
«Non fai altro che lamentarti... sei un lamento continuo...»

E come potrei non lamentarmi?!
Sto attraversando un periodo talmente strano e complicato...
E...
Dopo ieri...
Sono andato ancora più in crisi di quanto ero già...

Dopo che Ryan è andato via ieri, ho passato il resto della serata a cercare di calmarmi.
Avevo addosso una strana agitazione che sembrava non volesse decidersi a passare.
Mi sono praticamente drogato di tisane e ho provato a fare di tutto per trovare un modo per svuotarmi la mente, ma ogni volta finivo nuovamente per pensare a Ryan.
Il suo viso -e in particolare il suo sorriso- non faceva altro che comparire nella mia mente.
Inoltre per completare il quadro, non sono riuscito a dormire come avrei voluto perché ogni volta che andavo a chiudere gli occhi, finivo per capitare nell'ennesimo sogno erotico che andava a coinvolgere Ryan.

Appoggio la testa sul mio banco e continuo a lamentarmi.
«Sto diventando pazzo, Rick...»

«Pure io a forza di sentire te lamentarti...»

«Bell'amico che sei...» commento, rialzando lo sguardo verso di lui.

Riccardo rimane in silenzio per qualche minuto e fa roteare gli occhi con fare scocciato.
«Ok... ho capito...» pronuncia poi, spostandosi di lato sulla sedia ed appoggiando la schiena sulla parete.
«Che hai?»

«Sono in crisi...» rispondo, con tono basso.

«E perché sei crisi?»

«Perché... non riesco più a dormire...»

Riccardo si porta una mano sulla fronte.
«Ti sei lamentato tutta la mattina perché non riesci a dormire?»

«Non è solo quello...» faccio una pausa e riprendo poco dopo.
«É che... non capisco che cazzo mi passa per la testa ultimamente...»

Riccardo da un morso al suo tramezzino.
«In che senso?»

«Ho iniziato a fare dei sogni... "particolari"... che riguardano una persona... e di conseguenza non riesco a dormire bene... ogni volta che mi sveglio poi entro in crisi...»

«Cristo...» commenta Riccardo assumendo un'espressione scocciata.
«Perché non parli con Dan di queste cose?»

«Il fatto è che... non capisco... perché continuo a sognare questo tipo di cose... è un mio amico... non so cosa devo fare per smettere di avere questi sogni di merda!»

«Chiunque si tratti...» Riccardo fa una pausa e riprende poco dopo.
«Se sogni di fare sesso con lui di certo non lo vedi come un amico.»

Che cosa?!

«Hey ragazzi...» Daniel avanza verso i nostri banchi e va a posizionarsi in piedi vicino a me.
«Di che parlate?»

«Di Francesco in crisi perché si è innamorato di qualcuno.» risponde Riccardo, sbuffando.

Cosa?!
No!
Non è vero!

«Eh?! Innamorato?!» Daniel assume un'espressione estremamente confusa.

«Ma che stai dicendo?!» intervengo mettendo le mani avanti.
«Non è vero!»

«Io... sono un attimo confuso...» Daniel fa una pausa e riprende poco dopo.
«Stiamo parlando di Andrea o di qualcun altro? E soprattutto...» Daniel mi rivolge uno sguardo offeso.
«Perché ne parli con Rick e non con me?!»

«Andrea non c'entra niente... e Rick ha frainteso... io non sono innamorato di... questa persona...»

«Quindi... non si tratta di Andrea?»

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