45- Sentimento.

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In che razza di situazione mi sono messo...

Mi avvolgo completamente nella mia coperta facendo fuoriuscire solamente la testa, aggomitolandomi all'interno di essa.

Adesso...
Cosa penserà Ryan di me?

"Non voglio che tu vada via!"

Mi torna in mente la scena pietosa avvenuta poco prima e vado ad immergere la faccia nella coperta, accompagnato da un sonoro lamento.

Che cosa imbarazzante...
Mi avrà preso per un pazzo in carenza di attenzioni...
Sono un coglione!
Cosa pensavo di ottenere esattamente?!
Adesso sono ancora più depresso di prima...
Perché so già di aver fatto una cazzata enorme!

«Hey Franz...» la voce di Ryan si espande per il soggiorno ma io sono troppo in imbarazzo per portare lo sguardo nella sua direzione.
«Che stai facendo? Sembri una tartaruga...» continua accompagnato da una risatina.

Sto cercando di sparire all'interno di questa coperta...
Voglio soffocare qua dentro...

Rimango in silenzio senza spostare lo sguardo nella sua direzione.
Sento un rumore di passi seguito poi da un leggero scricchiolio del divano.

«Mi sono permesso di utilizzare la tua cucina...» la voce di Ryan è più vicina.
«Dato che so che sei un drogato di tisane... ti ho preparato una camomilla.»

Non sarà una camomilla a calmarmi...
Sono troppo agitato e in imbarazzo un questo momento...

Ryan rimane in silenzio aspettando una mia risposta ma, non ricevendone una, prosegue quindi a parlare.
«Stai iniziando a preoccuparmi...» la sua voce assume un tono malinconico.
«Dai... esci dalla coperta, adesso... smettila di fare la tartaruga.»

Riemergo lentamente dal mio guscio protettivo ma continuando a mantenere lo sguardo basso.
Ryan è seduto accanto a me sul divano e posiziona la tazza davanti a me; dopo un attimo di esitazione vado lentamente a prenderla tra le mani.

«Grazie...»  pronuncio poi, andando a soffiare sulla camomilla per farla raffreddare.

Si crea un breve silenzio che viene però poi rotto da Ryan.
«Ti ricordi quando l'altra volta ti ho detto che sembravi un nonno?» Ryan ridacchia divertito.
«Oggi hai completato il quadro con questa coperta.»

«Vaffanculo...» rispondo con tono acido, prendendo poi un piccolo sorso di camomilla.

Si crea un altro breve silenzio che viene però poi spezzato da Ryan.

«Stai bene?» la sua voce assume un tono preoccupato.

Annuisco con un leggero cenno della testa e prendo poi un altro piccolo sorso dalla tazza.
«Scusami... io...» faccio una pausa e riprendo poco dopo.
«Non so... cosa mi sia preso...»

«Va tutto bene... Fra-»

«Se vuoi andare via...» vado ad interrompere Ryan.
«Vai pure... non c'è bisogno che resti qua...»

«No, non lo farò...» Ryan fa una pausa e porta una mano sul mio viso per dirigerlo delicatamente verso di lui.
«Ho detto che sarei rimasto ed è quello che farò...»

Sul volto di Ryan è presente un piccolo sorriso che mi fa saltare un battito.

Merda...
Smettila di guardarmi...

Ryan sposta lentamente la mano dal mio viso e si lascia andare all'indietro sul divano, portandosi poi una mano sul viso.
«Ormai mi sto abituando a essere il tuo babysitter...»

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