«Wow...»
Ryan si guarda intorno con aria curiosa.
«Hai una casa enorme...»Richiudo cautamente il portone per evitare di fare troppo rumore e lascio poi lo zaino all'ingresso, accanto a quello di Ryan e alla sua chitarra.
«Ok... Ascoltami bene...» emetto un sonoro sospiro e riprendo poco dopo.
«Non so se mio padre sia fuori casa o al piano di sopra nel suo studio... quindi cerca di non fare rumor-»Non vedendo più Ryan all'ingresso, mi fermo a metà frase ed inizio a guardarmi da una parte all'altra per cercarlo.
Come ha fatto a sparire nel giro di 5 secondi?!
Dove cazzo è andato quello scemo?!
Se mio padre scopre che ho portato qualcuno a casa...
E soprattutto che si tratta di un ragazzo...
Non so come andrà a finire...Mi avvio velocemente per il corridoio per cercare Ryan ma ancora non lo vedo da nessuna parte.
«Che cazzo...» mi esce spontaneamente dalla bocca.
«Dove sei andato?!»«Qui.»
Ryan sbuca dalla porta del bagno presente alle mie spalle, facendomi avere un sussulto per lo spavento.«Fanculo...» mi porto una mano sul petto e gli rivolgo un'espressione estremamente infastidita.
«Che cazzo stai facendo?!»«Mmmh? Sto esplorando.» risponde tranquillamente Ryan.
«Ho trovato il bagno.»«Questa non è una caccia al tesoro!»
«Non ti agitare troppo, Franz...» Ryan esce dal bagno e si avvia a ritroso per il corridoio.
«Non hai detto che tuo padre potrebbe essere qui?»Sei tu che hai iniziato a girare per casa senza ascoltarmi!
Emetto un sonoro sospiro e mi porto una mano davanti agli occhi per massaggiarmi le palpebre.
«Mi sto già pentendo di aver deciso di portarti qui...»«Wooh...»
Ryan non mi ascolta ed entra velocemente nella cucina.
«Anche la cucina è grande...»Non mi sta minimamente ascoltando...
Che fine ha fatto il Ryan depresso di poco fa?!
È veramente tornato quello che era prima nel giro di pochi minuti...Mi avvio a passo spedito verso la cucina e una volta entrato, noto che Ryan ha trovato uno dei vari post-it che mio padre mi ha lasciato appiccicati al frigo.
«Devi smetterla di girare per casa mia!» pronuncio poi con tono di rimprovero.«E questo cos'è?» chiede Ryan, indicando il post-it.
«Quello è il modo che ha mio padre per comunicare con me...» faccio una pausa ed assumo un'espressione seria.
«Non parliamo mai a voce... Quello che vuole dirmi lo scrive sempre su questi pezzi di carta di merda... Le poche volte che mi riferisce parola è solo per dirmi qualcosa di offensivo.»«Tipo simpatico...» commenta Ryan con ironia.
«Però... vedi il lato positivo... potrebbe non filarti affatto... Anche se non è il massimo... è comunque un modo per comunicare con te...»Mi ritorna in mente la scena avvenuta in strada con il padre di Ryan e finisco per assumere spontaneamente un'espressione malinconica.
Da come è stato ignorato da suo padre...
Immagino che loro due non comunichino per niente...«Ne hai altri di questi?» Ryan riattira la mia attenzione e noto che ha staccato uno dei post-it dal frigo e se l'ha appiccicato sulla fronte.
«Possiamo giocare alla post-it challenge.»Faccio roteare gli occhi con fare esasperato.
«Ma che stai dicendo...» faccio una pausa e mi avvicino a lui per staccargli il post-it dalla fronte.
«Hai finito di fare lo scemo?»
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I'M NOT PERFECT
Teen Fiction⚠️ ATTENZIONE CONTENUTO YAOI (BOYXBOY) In questa storia sono presenti scene R18⚠️ «Tu sei uno a cui piace fare dei patti, giusto?» Rimango in silenzio e gli rivolgo un'occhiata ostile. «Che cosa vuoi esattamente?» «Che ne dici... di fare un patto...