Credo proprio di non essere tagliato per fare l'insegnante, al contrario di Daniel non ho tutta la pazienza per seguire bene delle persone e rispiegare il tutto per più volte, inoltre se ti trovi a dover insegnare qualcosa ad una capra ignorante come Ryan, la situazione si fa ancora più stressante.
Arrivati a casa di Daniel, abbiamo pranzato e abbiamo poi creato la nostra zona studio nel suo soggiorno.
Daniel ha deciso di dividerci in due gruppetti; Riccardo e Federico sono andati sotto la guida di Daniel, mentre Andrea e Ryan sono stati affidati a me.
Credo di aver spiegato la stessa cosa per almeno 5 volte ma Ryan, ogni volta che si mette a risolvere i problemi continua a fare un errore dopo l'altro.«Hey Franzy...»
Alzo lentamente lo sguardo dal mio quaderno con fare annoiato ed emetto un sonoro sospiro.
«Che vuoi?»«Il risultato è 0,985 × 10 alla meno due?»
Riabbasso lo sguardo verso il mio quaderno alla ricerca della soluzione del problema e appena lo trovo mi porto una mano sulla fronte.
«No...»«Ma come no?» Ryan fa una pausa e riprende poco dopo.
«Controlla meglio.»Prendo il suo quaderno e vado a posizionarlo davanti ai miei occhi.
«Hai sbagliato.» pronuncio poi, indicando il quaderno di Ryan.
«Qua hai confuso la formula, ci va la velocità e non lo spazio.»Continuo a spiegare lo svolgimento del problema a Ryan, mantenendo lo sguardo sul suo quaderno.
Per tutto il tempo mi sento i suoi occhi puntati addosso.
Per tutto il tempo, da quando abbiamo iniziato a studiare, Ryan non ha fatto altro che osservarmi, cercando ogni volta di far incontrare i suoi occhi con i miei.La cosa sta iniziando ad irritarmi...
Emetto un sonoro sospiro e rialzo poi lo sguardo dal quaderno di Ryan, per rivolgergli uno sguardo infastidito a cui Ryan risponde con uno dei suoi sorrisetti da sbruffone.
«Mi stai ascoltando o no?»
«Chi io? Certamente prof.» risponde Ryan.
«E allora perché continui a sbagliare? Non ho tutta la pazienza di Daniel nel spiegare tutto un milione di volte!»
«Mi dispiace Franzysco, ma un mio brutto difetto è che non riesco proprio a mettermi in testa qualcosa che non mi piace.» Ryan fa una pausa ed emette un sonoro sbadiglio.
«Facciamo una pausa?»Non ha di certo solo quello di difetto!
Rimango in silenzio a guardarlo con astio per qualche minuto.
«Certo che no. Nessuna pausa!»«Oh eddai...»
«Non fare il bambino!» faccio una pausa e riprendo poco dopo.
«Non farai pausa fin quando non riuscirai a fare almeno un problema.»Andrea poggia una mano sulla mia spalla, richiamando la mia attenzione.
«Io ho usato la formula ma non mi dà il risultato giusto.» Andrea fa una pausa e posiziona il suo quaderno sopra il mio, per poi avvicinarsi a me, facendo venire a contatto la parte alta del suo avambraccio con la mia spalla.
«Che devo fare qui?» continua poi Andrea indicando il foglio.Rimango a osservare per poco il viso perfetto di Andrea, troppo e pericolosamente vicino al mio, e finisco per distogliere di scatto lo sguardo, per poi dirigerlo verso il quaderno.
«Prova... a rifare il calcolo.» rispondo poi, cercando di nascondere la mia agitazione.Andrea riprende il suo quaderno e si allontana poi da me per poi provare a rieseguire il calcolo della formula.
Ancora una volta mi sento gli occhi di Ryan puntati addosso.
STAI LEGGENDO
I'M NOT PERFECT
Teen Fiction⚠️ ATTENZIONE CONTENUTO YAOI (BOYXBOY) In questa storia sono presenti scene R18⚠️ «Tu sei uno a cui piace fare dei patti, giusto?» Rimango in silenzio e gli rivolgo un'occhiata ostile. «Che cosa vuoi esattamente?» «Che ne dici... di fare un patto...