47- Accordo

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Che situazione...

Continuo a camminare per il corridoio insieme a Ryan, seguendo Aaron che rimane a qualche passo di distanza da noi e prosegue dritto con il suo solito passo deciso.

Io oggi ero già di pessimo umore...
Ci mancava solo Aaron a peggiorare il quadro...

Porto lentamente lo sguardo in direzione di Ryan e resto ad osservare il suo profilo.
Mantiene lo sguardo carico di disprezzo davanti a lui, in direzione di Aaron, osservando ogni sua minima mossa, come se lo stesse analizzando.

Che situazione del cazzo...

Sbuffo con fare esasperato e riporto poi lo sguardo in direzione di Aaron.
«Per quanto ancora hai intenzione di camminare? Dove stiamo andando?»

Aaron si ferma sul posto e si volta poi nella nostra direzione.
«Ti credevo più perspicace, Fra...» sul volto di Aaron si forma un sorrisetto.
«Lo sai già dove stiamo andando.»

Intende...
Nell'aula vuota?

«Ti piace proprio stare in mezzo al casino di quell'aula...» commento, mantenendo la mia espressione seria sul volto.

Aaron va a posizionarsi vicino a me, dalla parte opposta rispetto a Ryan
«È vuota, silenziosa, il posto più adatto per parlare... ma questo tu lo sai, già...» Aaron fa una pausa e si avvicina eccessivamente verso di me; mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri di distanza dal mio.
«Dopotutto... quella è la nostra aula...» continua poi, con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.

Che cavolo f-

Ryan mi tira verso di sé prendendomi per un braccio, allontanandomi così di scatto da Aaron; i nostri corpi si sfiorano leggermente e sento come una piccola scossa che si estende lentamente per tutto il mio corpo.

«Lascialo stare.» pronuncia poi Ryan, con tono ostile.
«Ti ho già avvertito l'altra volta... Stai lontano da lui!»

Questo modo di fare così protettivo di Ryan mi fa arrossire involontariamente; sono invaso da sensazioni tra loro contrastanti.

Ah...
Che cavolo...
Sono felice che lui mi dia finalmente tutta questa considerazione...
Ma allo stesso tempo...
Continuo a non capire che cosa gli passi per la testa...
Mi piace il fatto che lui voglia proteggermi ma allo stesso tempo mi fa incazzare...

Aaron rimane in silenzio per qualche minuto e porta lentamente lo sguardo in direzione di Ryan.
«Che paura...» pronuncia poi con tono sarcastico; il suo sorrisetto ha lasciato spazio ad un'espressione carica di disprezzo.

Ryan ed Aaron restano in silenzio ad osservarsi, scambiandosi occhiatacce ostili; è una chiara ed evidente gara di sguardi in cui l'uno cerca di sovrastare l'altro.

Accidenti...
Sono davvero stanco di questi due!

Mi sposto da Ryan ed avanzo di qualche passo per il corridoio.
«Smettetela...» faccio una pausa e riporto lo sguardo nella loro direzione.
«Stiamo perdendo tempo...»

Aaron avanza nella mia direzione e va poi a superarmi, procedendo per il corridoio.
«Seguitemi.»

Ryan mantiene lo sguardo in direzione di Aaron e resta fermo sul posto; sul suo viso è sempre presente un'espressione estremamente ostile.
Vado a posizionarmi alla sua sinistra ed attiro quindi la sua attenzione.

«Tu... non dovresti venire.» pronuncia poi con tono basso.
«Sei ancora in tempo per tornare dagli altri...»

«Sono di pessimo umore... Avrei evitato volentieri questa situazione...» riporto lo sguardo davanti a me ed avanzo nuovamente di qualche passo in avanti.
«Ma... ormai faccio già parte di tutta questa faccenda... Ascoltiamo cosa ha da dire e andiamo via...»

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