33- Arreso

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«Ragazzi...» Valentina assume un'espressione preoccupata.
«Forse dovremmo chiamarlo...»

«Ci ho già provato... ha il telefono spento da ieri.» risponde Marco.
«Tu sai qualcosa, Giu?»

Giulia scuote la testa in senso di diniego.
«Non sta nemmeno venendo a scuola...»

Tutto questo...
Non è da lui...
Che cavolo stai combinando, Ryan?

Sono due giorni che Ryan è praticamente sparito nel nulla.
Quando ieri alle prove non è arrivato puntuale come a suo solito, non ci siamo preoccupati più di tanto e avevamo deciso di iniziare con le prove senza di lui per portarci avanti, ma Ryan non si è mai fatto vivo.
Non ha risposto alle chiamate di Marco o ai messaggi sul gruppo e non è venuto nemmeno a scuola.

Oggi..
Sta facendo la stessa cosa...
Perché?
Perché sta facendo così?

Marco sbuffa rumorosamente e si alza dalla sua sedia.
«Magari... la preside gli ha dato l'ennesima risposta negativa ed ha avuto un momento di tristezza... Potrebbe... Essersi arreso?»

«No...» intervengo con tono serio.
«Non è da lui...»

«Io sto iniziando a preoccuparmi, raga...» Valentina fa una pausa e riprende poco dopo.
«Fra... Tu sai se gli è successo qualcosa?»

«Ne so quanto te, Vale... L'utima volta, quando ci siamo salutati era tranquillo...»

Nella sala cala un pesante silenzio che viene però poi interrotto da Marco.
«Ragazzi... non otterremo niente stando così...»

«E allora cosa facciamo?» chiede Valentina.

«Io propongo di fare come abbiamo fatto ieri... dobbiamo continuare con le prove anche per lui.» Marco assume un'espressione seria.
«Se domani non dovesse presentarsi di nuovo, andremo tutti insieme a casa sua per trascinarlo fin qui.»

«Speriamo si faccia vivo...» interviene Gabriele.

Valentina si alza dalla sua sedia e va a recuperare il suo basso, ancora chiuso all'interno della fodera.
«Io... voglio sperare che non sia niente e che domani entri da quella porta tutto pimpante come al solito...»

«Tornerà...» Marco appoggia una mano sulla spalla di Valentina.
«Lui... è sempre stato quello più motivato a ottenere il concerto... Ma comunque non facciamo i tragici... Potrebbe anche farsi vivo più tardi oggi stesso...»

Già...
È proprio perché ci tiene così tanto al concerto che non è da lui sparire in questo modo...
Ryan...
Cosa stai facendo?

***

Alla fine non si è presentato affatto...

Cammino a passo lento per il marciapiede mantenendo lo sguardo basso.

C'è qualcosa di strano...
Non capisco...
L'ultima volta che ci siamo visti...
Era quello di sempre...

Mi blocco sul marciapiede all'incrocio e rialzo lo sguardo verso la strada.

Io...
Cosa posso fare?

"Potrebbe essersi arreso?"

No...
Ryan non è uno che si arrende così facilmente...
Lui...
Ci tiene troppo a questo concerto...
Vuole che suo padre lo veda suonare...

"Se domani non dovesse presentarsi di nuovo, andremo tutti insieme a casa sua per trascinarlo fin qui."

Ripenso ancora alle parole di Marco e, dopo un attimo di esitazione, proseguo dritto per la strada a passo veloce.

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