"In questo mondo nessuno mostra il suo vero sé stesso"
Sono arrivato da diverso tempo a questa conclusione.
In questo mondo ci sono delle regole scritte e non, a cui ciascuno di noi si deve applicare per essere integrato nella società in cui viviamo; se non le rispetti o non ti avvicini ad un determinato ideale che le persone della società vogliono vedere da te, sei considerato come diverso e quindi come qualcosa da ignorare, distruggere o migliorare secondo ciò che per loro è definito "giusto".Cos'è giusto?
Cos'è sbagliato?Non si hanno direttamente delle risposte a queste domande, ci si può basare solamente su un'ideale comune.
Si cerca ininterrottamente di arrivare a degli ideali di perfezione; una perfezione apparente che nella realtà obbiettiva non esiste.
Nessuno mostra il suo vero io, perché la realtà può non essere "giusta", non è perfetta, non è come si vorrebbe che sia."La realtà che ho io per voi è nella forma che voi mi date; ma è realtà per voi e non per me; la realtà che voi avete per me è nella forma che io vi do; ma è realtà per me e non per voi; e per me stesso io non ho altra realtà se non nella forma che riesco a darmi. E come? Ma costruendomi, appunto."
Pirandello rimane sicuramente uno degli scrittori del Novecento che preferisco e ogni volta che leggo questa citazione, mi sento pienamente coinvolto.
Ciascuno di noi si costruisce, si modella, mostrando solamente ciò che si vuole mostrare all'altra persona, perché così è giusto, perché è così che funziona.
Se si vuole avere a che fare con gli altri, l'unico modo è costruirsi nel miglior modo possibile; più si arriva a raggiungere l'ideale di perfezione, più quella persona verrà vista bene da chi la circonda.
Ci si indossa una maschera, si nasconde il vero sé stesso e si mostra solamente ciò che è "giusto", ciò che gli altri si aspettano di vedere da te.L'esempio lampante di tutto questo, l'ho sempre visto in mio padre.
Fernando Olivieri, chirurgo plastico e professore universitario presso il dipartimento di Medicina e Chirurgia; nel corso degli anni si è fatto una buona fama nel suo ambiente ed in generale, vivendo in una città non troppo grande, è conosciuto da tutti come una persona eccezionale, una persona che rientra vicino ai loro ideali di "perfezione".
Serio, efficiente, rispettabile, colto, disponibile e gentile con i suoi pazienti, con i suoi collaboratori e con i suoi studenti, una persona completamente affidabile su ogni punto di vista; è questa la maschera che mio padre si è voluto costruire, senza mostrare alcun tipo di errore o di carattere imperfetto.Tuttavia,
"La perfezione non esiste"Mio padre mostra ogni giorno agli altri, ciò che lui ha costruito, la sua perfezione falsa che gli permette di essere ben voluto dalle persone che lo circondano.
Mio padre sguazza da anni all'interno della sua stessa ipocrisia, ingannando gli altri ma allo stesso tempo anche sé stesso.C'era un tempo in cui credevo che non tutte le persone agissero come mio padre e nel mio primo periodo di ribellione sentivo che avrei potuto dimostrare a mio padre che non avevo bisogno di costruirmi una maschera come lui.
Con i miei amici dell'epoca, sentivo di poter essere completamente me stesso e sentivo di non aver bisogno di nascondermi dietro a sorrisi o parole false per ottenere la loro simpatia, come invece faceva mio padre con le persone che gli stavano intorno.Tuttavia, ben presto mi resi conto di un'altra cosa che non avevo considerato prima di all'ora.
Le persone cambiano col tempo.
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I'M NOT PERFECT
Novela Juvenil⚠️ ATTENZIONE CONTENUTO YAOI (BOYXBOY) In questa storia sono presenti scene R18⚠️ «Tu sei uno a cui piace fare dei patti, giusto?» Rimango in silenzio e gli rivolgo un'occhiata ostile. «Che cosa vuoi esattamente?» «Che ne dici... di fare un patto...