Christian's pov
Approfitto di questo momento per vedere i messaggi che ho sul telefono, sono stato così preso da Diana in questi ultimi giorni che non ho avuto nemmeno il tempo di rispondere ai messaggi.
I miei amici si sono preoccupati che mi fossi trovato la ragazza e non gliel'ho detto, hanno ipotizzato un sacco di cose. Tutti del gruppo mi hanno scritto, persino Nicholas, questo è al limite del normale.
"Chris che ci fai qua? Meghan è in spiaggia se la stai cercando" mi giro ed è Daniel con la macchina.
"Ehm davvero? Grazie allora andrò in spiaggia, pensavo fosse qua" invento una scusa sperando che se ne vada al più presto, ma non lo fa anzi guarda un punto alle mie spalle... Cazzo Diana è appena uscita di casa con il suo vestito.
"Ciao Daniel" saluta imbarazzata, la guarda talmente male che potrei spaccargli la faccia, sembra stupito che sia con me.
"State cercando Meghan?"
"No" "Sì" diciamo insieme, ci guardiamo mentre cerco una scusa.
"Va bene" butta uno sguardo sul borsone ed intravede il vestito fuoriuscire, cazzo solo questo ci voleva, parte senza aggiungere altro.
Appena se ne va infilo dentro il borsone il vestito e lo chiudo.
"Sarà meglio che andiamo prima che ci veda qualcun altro, sanno tutti che io sono da Dylan" entriamo in macchina e parto.
"Tra un'oretta arriverà il catering per la festa, conviene sbrigarci" la avviso.
Attraversiamo il giardino in fretta sperando che nessuno ci veda, questa rimane un'inutile speranza perché il giardino è molto grande e chiunque si trovi nei pressi di qualche finestra ci vedrà.
"Entriamo da sotto"
"Chris io non so nemmeno come ringraziarti per tutto questo, mi stai davvero salvando la vita non avrei saputo proprio che fare senza di te"
"Tranquilla, quando vuoi io ci sono" la faccio entrare dentro e la porto dove non la si può vedere attraverso le vetrate.
Gli ultimi giorni li ho passati a portare cibo di nascosto in camera mia e ad ostacolare le cameriere per evitare che mi pulissero la stanza, ho inventato una marea di scuse del tipo - devo imparare a rifarmi il letto da solo per quando sarò grande- fortuna che c'era Diana a pensare alla mia stanza. Sono stato chiuso lì dentro con lei tutti i giorni e qualche volta siamo usciti nei paraggi quando nessuno era in casa, non so quante volte ho rischiato di essere beccato da Cameron che non voleva altro che parlare perché sospettava qualcosa, però ho avuto modo di parlare più e più volte con Diana di tutto, di qualsiasi cosa. Ho provato a chiederle qualcosa riguardo a quanto mi ha detto la sera in cui Dylan le ha fatto del male, riguardo al fatto che avesse detto che le piaccio, ma capiva subito cosa avrei voluto dirle e deviava in qualche modo il discorso. Ormai è chiaro che io sia innamorato di lei, ma ho qualche dubbio sui sentimenti che lei prova per me, ho paura mi stia solo usando nonostante abbia messo più volte in chiaro che le cose non stanno così.
"Ci sarà un sacco di gente di sopra tra un po', quindi o saliamo ora o stiamo qua fin quando non saranno in tanti da confonderci"
"Non credi che salire quando ci sarà meno gente ci farà andare più nell'occhio?"
"Si forse hai ragione, dovremmo salire appena ci sarà casino" ci sediamo sul divano ed accendo le luci a led blu "ti devo chiedere una cosa"
"Ti va di giocare a biliardino?" si alza e prova ad evitare il discorso ancora una volta.
"Non ora ti prego" la afferro dal polso e si siede.
"Forse so cosa vuoi dirmi" sospira, ma non mi guarda.
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Sei quella vendetta che lascia l'amaro in bocca
SonstigesÈ appena cominciata l'estate e Meghan Mitchell, 17 anni dal carattere distaccato e freddo con le persone di cui non si fida, ma sempre con un tocco di umorismo si trova a fare i conti con Nicholas Wilson, arrogante, puttaniere e presuntuoso, per di...