Meghan's pov
L'odio è cieco, la collera sorda, e colui che vi mesce la vendetta, corre pericolo di bere una bevanda amara.
Se ogni persona a cui venisse fatto un torto avesse la testa del Conte di Montecristo saremmo o tutti morti o verrebbe l'apocalisse, per fortuna i torti che oggi vengono fatti non riguardano la prigionia, in quel caso un piano contorto come quello del Conte sarebbe giustificabile, forse passabile, ma penso che chi nutre rabbia non va da nessuna parte, non vive veramente la sua vita.
Se Nicholas ha davvero letto questo libro spero che ne tragga insegnamento, sarà... Costruttivo studiarlo con lui, oppure tremendamente noioso o addirittura snervante. Ed ecco che per la seconda volta in un pomeriggio di intensa lettura mi ritrovo a dover ritornare a leggere la pagina da capo perché la mia testa fa viaggi di chilometri e chilometri.
Proprio mentre riprendo la mia lettura il telofono squilla, mi metto in posizione eretta essendo a testa in giù e un capo giro mi offusca la vista, afferro il telefono e senza guardare chi è che mi ha disturbata rispondo.
"Meghan esci, sono davanti casa tua" riconosco la voce di Jason e il suo tono mi fa intuire che forse non è una questione di vita o di morte e che quindi avrei anche potuto continuare con la lettura, ma è arrivato fin qua quindi dopo avergli risposto esco fuori di casa. La sua macchina è parcheggiata proprio di fronte il vialetto e lui è poggiato allo sportello con un foglio in mano.
"Ciao" lo saluto "vuoi entrare?"
"No rimaniamo qua" il fresco delle 18 mi fa venire i brividi lungo tutte le gambe nude ed io preferirei stare dentro, ma se ci metterà poco forse riesco a sopportarlo.
"Il conte di Montecristo" legge il titolo sul libro che ho dimenticato di lasciare dentro."Lo hai letto?" gli chiedo.
"Ti sembro un tipo che legge?" sembra divertito, ma io non lo sono. Non se ne dovrebbe vantare poi così tanto.
"Giusto, che domande" faccio un ghigno per mostrargli che in qualche modo possa essere divertita, ma risulto quasi schifata.
"Volevo un parere da una persona sincera... Diciamo che ho bisogno di soldi e quindi dovrei lavorare hai qualche idea?"
"Non hai alcuna specializzazione o laurea, ti direi al massimo di trovare posto in qualche palestra dato che ami lo sport, altrimenti dovrai accontentarti di qualche lavoro così, in qualche negozio o non saprei. Potresti provare ad entrare nel l'arma come tuo padre e frequentare l'accademia"
"L'idea della palestra non è male"
"Scusa se non ti sono d'aiuto come vorresti, ma ti ci vedrei solo nei panni di un narcotrafficante" alzo le spalle e un sorriso forzato si forma sul suo viso.
"Considererò l'opzione della palestra"
"Potevi anche mandarmi un messaggio o chiamarmi"
"Passavo di qua e poi scusa la mia presenza non è da te gradita?"
"Mi hai disturbata" sollevo il libro.
"Ok ora ti lascio al tuo conte, solo un'ultima cosa" ci pensa su e lo sprono con lo sguardo "se ti chiedessi di uscire tu che diresti?"
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Sei quella vendetta che lascia l'amaro in bocca
AléatoireÈ appena cominciata l'estate e Meghan Mitchell, 17 anni dal carattere distaccato e freddo con le persone di cui non si fida, ma sempre con un tocco di umorismo si trova a fare i conti con Nicholas Wilson, arrogante, puttaniere e presuntuoso, per di...