Meghan's pov
Mi sto rigirando nel letto da almeno cinque minuti, non trovo proprio la forza di alzarmi e se non scende qualcuno dal cielo a darmi una mano non ce la farò mai.
"Meghan sbrigati, non faremo ritardo un'altra volta" urla Diana dal piano di sotto. La scuola è iniziata da solo una settimana e sono arrivata in orario solamente il primo giorno di scuola. Ma oggi è lunedì, dovrebbe già bastare come giustificazione al fatto che si arrivi in ritardo.
Non so con quale forza, ma poggio un piede per terra che al contatto con il pavimento freddo mi fa pentire del gesto. Devo alzarmi, lo ripeto continuamente così magari lo faccio... Devo alzarmi.
Appena sono in piedi cammino aggobbata per tutto il corridoio con il passo di una lumaca e mi chiudo in bagno. Mi do una sistemata e solo dopo aver lottato con i miei capelli che alla fine rinunciando ho legato in una coda alta, esco con l'aria di una persona che sia appena tornata dalla guerra. Trascino i piedi e le palpebre mi si chiudono da sole, tra sabato e domenica ho fatto after a quel falò e otto ore di sonno questa notte non sono bastate per recuperare.
Scendo di sotto e prendo lo zaino, bevo il caffè di fretta che ormai si è raffreddato ed entro in macchina.
Appena arrivata a scuola non saluto nemmeno chi mi passa accanto e mi dirigo subito alle macchinette per prendere il caffè, il secondo. Mi siedo e comincio a berlo.
"Ciao Meghan, ho una brutta notizia da darti poi puoi dirlo anche a tua sorella" si siede di fronte a me il capitano della nostra squadra di pallavolo, annuisco e continua "la squadra non si è formata quindi quest'anno niente pallavolo, dovremmo trovare un altro corso pomeridiano o provare ad entrare in qualche club" alza le spalle "ti ho anche portato un volantino così che potessi avere una visione più chiara di tutte le attività" la ringrazio e leggo il foglietto: recitazione, musica, canto, informatica, scacchi, scienza, diritto ed economia... Niente che mi possa piacere.
Forse Evangeline saprà darmi una mano.
"Buongiorno" la saluto e ricambia con un enorme sorriso.
"Oggi sei in orario dovrei preoccuparmi?" mi chiede ridendo.
"Vorrei chiederle se mi dà una mano a scegliere un corso in alternativa alla pallavolo"
Sospira "mi dispiace proprio tanto che quest'anno non si sia formata la squadra, comunque non è necessario che tu faccia corsi pomeridiani, è consigliabile ma non necessario"
"Non lo so potrebbe aiutarmi con qualche credito in più"
"Allora secondo me tu saresti adatta ad un corso di arte ti piacerebbe?"
"Non lo so non mi ci vedo" prima proposta bocciata.
"Informatica?" scuoto la testa "puoi aiutare con l'annuario scolastico"
"Già fatto l'anno scorso e mi sono parecchio annoiata"
"Il coach di basket cerca una segretaria, dovresti fare poche e semplici cose niente di troppo difficile"
"Non saprei c'è altro?"
"Puoi aiutare con lo studio chi è in difficoltà o deve recuperare materie, sia di quelli più piccoli che del tuo stesso corso"
"Va bene credo che questo andrà bene"
"Perfetto, firma qui e ti verranno assegnati dopo i test d'ingresso alcuni ragazzi da seguire, lo potranno chiedere di avere te come tutor oppure saranno assegnati a te dalla scuola, me ne occupo io di questo quindi mi assicurerò che non sarà per te difficile" annuisco e la ringrazio per poi andare in classe.
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Sei quella vendetta che lascia l'amaro in bocca
De TodoÈ appena cominciata l'estate e Meghan Mitchell, 17 anni dal carattere distaccato e freddo con le persone di cui non si fida, ma sempre con un tocco di umorismo si trova a fare i conti con Nicholas Wilson, arrogante, puttaniere e presuntuoso, per di...