Capitolo 43

156 6 5
                                    

(La parte scritta in corsivo è il flashback)

Charlie's pov

"Volevi parlarmi?" mi chiede Meghan entrando a casa mia.

"Si vieni di sopra"

"Zio e zia non ci sono?"

"Sono di là"

"E mark?"

"È fuori con Zoey penso" ci dirigiamo verso camera mia e ci sediamo sul letto.

"Che mi vuoi dire"

"Tu e Jason dopo quello che è successo in che rapporti siete?"

"Freddi, mi deve passare prima che gli parli" faccio un sospiro di sollievo.

"Tu lo sai che ha un passato turbolento, è mio amico ma questo non implica la condivisione mia di tutto ciò che fa. In poche parole è poco raccomandabile e so cos'è di lui che dovrebbero portarti a stargli alla larga"

"Smetterai mai di dirmi chi frequentare e chi no?" dice con aria ironica incrociando le braccia al petto.

"Sei una calamità per casi pericolosi non è colpa mia, ma è mio dovere se so qualcosa, di farti stare alla larga da chi so che non è esattamente il principe azzurro"

"La prendo sul ridere, ma è la seconda volta che mi dici con chi uscire e guarda caso non è mai sostenuta da una valida motivazione questa tua raccomandazione"

"La prima volta però avevo ragione io, sappiamo entrambi com'è finita non c'è bisogno che te lo ricordi io, ma se mi avessi ascoltato" alzo le spalle e non continui perché le sto facendo del male anche se lo nasconde, ma non è mia intenzione.

"Non dovresti rinfacciarmelo così"

"Fidati di me sta volta almeno"

"Dimmi perché dovrei stargli alla larga, io ti ascolto e seguirò il tuo consiglio, ma devo sapere cosa sai su di lui che ci dovrebbe allontanare" ovviamente non rispondo, non posso rispondere a questa domanda "ecco, non parli, come previsto" si alza per andarsene, ma la fermo.

"Dai non prenderla così e ascolta il mio consiglio"

"Ci penso su" alza le spalle.

Mi butto sul letto perché non so più che fare, Nicholas ha ragione Meghan non dovrebbe frequentarlo, ma lei sa cavarsela ed io dovrei fidarmi di lei come lei si fida del mio pensiero e giudizio.

Alzo lo sguardo e la vedo fissarmi la pianta del piede.

"Ei feticista smettila"

"Hai un insetto sul piede" indica verso di me ed immediatamente guarda, ma non c'è alcun insetto. Si avvicina perché credo di aver capito cosa ha scambiato per un insetto.

"Non è un insetto" le mostro la pianta del piede.

"Dai che schifo caccia questo piedone da qua" ride spostandomi la gamba, ma poi torna seria "anzo no fammi vedere" mi prende dalla caviglia e osserva la pianta del mio piede.

"Mi fai paura se fai così Meghan" mi metto quasi a ridere.

"Non sapevo avessi un tatuaggio" dice quasi destabilizzata da ciò che ha visto.

"È stato..." cerco le parole giuste.

"Un errore?" finisce la farse per me, ma che le prende?

"Si un errore" non fa altre domande e questo mi insospettisce perché non è da lei, mi aspettavo il terzo grado e pensavo volesse sapere quando l'ho fatto o perché, perché è un errore o cose del genere. Ma non accade niente di tutto ciò.

Sei quella vendetta che lascia l'amaro in boccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora