Capitolo 51

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Meghan's pov

"Alzati Meghan ti prego non farci fare ritardo, mamma non c'è non posso starti dietro anche io ho bisogno di cambiarmi" Diana si lamenta seduta sul mio letto cantilenando sempre le stesse frasi che ripete quando mamma e papà non sono in casa. Mi alzo dal letto e scendo di sotto a fare colazione mentre lei occupa il bagno, non avere mamma in casa significa non fare colazione con pancake, uova e bacon o qualsiasi altra prelibatezza, ma con una sola brioche scaldata al microonde e un po' di caffè.

Appena finito salgo di sopra a lavarmi e cambiarmi, metto le prime cose che trovo e provo a sistemare i capelli prestando poca attenzione a quel che faccio. Stranamente finisco di prepararmi prima di Diana e la aspetto di sotto sdraiata sul divano ad occhi chiusi nella speranza di non riaddormentarmi. 

"Charlie è arrivato and- Meghan ti sei rimessa a dormire?"

"No ci sono, ci sono" scatto in piedi e la raggiungo alla porta. Appena entrate in macchina di Charlie non possiamo fare a meno di notare il silenzio che ci circonda subito dopo il nostro buongiorno. "Cos'è successo?" chiedo a Mark sussurrando.

"E' tutta la mattinata che sta in silenzio, ho provato a chiedergli qualcosa ma risponde a monosillabi" fortunatamente la radio copre le nostre chiacchiere.

"Chissà perché" alzo le spalle e scruto attentamente Charlie mentre guida. Sembra avere la testa tra le nuvole, non so se conviene che gli parli o se è meglio evitare. Il tragitto casa-scuola sembra più lungo del solito ed ogni istante che pasa, l'aria in questa macchina si fa sempre più imbarazzante. Diana mi guarda dallo specchietto facendomi delle facce strane da cui dovrei capire cosa vuole dirmi, cosa praticamente impossibile.

Appena arrivati e scesi dalla macchina sembra finalmente di poter respirare e prendere fiato dopo quel lungo tragitto di silenzio. L'aria era tesissima e non so spiegarmi il motivo per cui tiro Charlie per un braccio mentre attraversa il cortile e aspetto che Diana e Mark avanzino un po'.

"Che ti prende oggi?" gli chiedo tentando di risultare il più disinteressata possibile.

"Non è niente" abbassa lo sguardo e ciò mi fa capire che sta mentendo. Josh ci viene incontro salutandoci e anche lui sembra notare che ci sia qualcosa in Charlie che non va.

in poco tempo mio cugino ci stacca lasciandomi da sola con Josh ad attraversare il cortile sotto lo sguardo di tutti, compresa la gang del bosco composta da quei quattro stronzetti amici di Nicholas che non fanno altro che scrutarmi.

"Ho parlato con Jason finalmente" mi dice Josh "gli ho chiesto come mai se ne fosse andato da un momento all'altro senza dire nulla e ha ribadito le solite cose... mi ha anche dato l'indirizzo in cui abita e quello in cui lavora e non ne capisco il motivo perché sembrava insistere sul fatto che non dovessimo trovarlo"

"Forse non vuole che tua madre sappia dove poterlo trovare, ma magari può essere una richiesta d'aiuto la sua"

"Come sei pessimista" mi apre il portone della scuola e mi fa passare per prima. il fatto è che io non sono pessimista, ne sono sicura che sia così solo che non volendo l'ho detto anche a Josh dimenticandomi del fatto che lui non sappia della storia di halloween. 

"Bisogna valutare tutte le possibilità" cerco di cavarmela in questo modo per evitare che scavi più affondo. Ci fermiamo al suo armadietto continuando a parlare tranquillamente, gli chiedo di Chloe, domanda a cui non vuole rispondere, ma io insisto comunque volendo sapere di più.

"Devo capire cosa voglio realmente, ma soprattutto di cosa io ho bisogno in questo momento, se un'amica, una scopamica o una ragazza"

"Non è un po' che vi frequentate? Non dovresti già saperlo"

Sei quella vendetta che lascia l'amaro in boccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora