Meghan's pov
"Finalmente sei pronta" sussulta Jason appena mi vede uscire di casa.
"Ti lamenti pure? È halloween non sarei mai uscita vestita da tutti i giorni"
"Ok Joker entra dentro, ma sai che secondo me non è tanto azzeccato come costume? Cioè potevi fare di meglio" alza le spalle provando ad alleggerire la situazione scherzando, ma con scarsi risultati.
"Io e Amber avevamo in programma di travestirci insieme, come tutti gli altri anni del resto e quindi ho dovuto improvvisare con un costume di qualche anno fa... E non mi sono nemmeno truccata" mi lamento. Avrei voluto truccarmi, ma per la fretta ho messo solo il rossetto rosso.
"Non me lo ricordi neanche un po' Joker a dir la verità" si mette a ridacchiare, ma non fa affatto ridere. Incrocio le braccia e lui fa partire la macchina.
"Non è un po' presto per la festa? A che ora inizia?"
"Inizia alle 21:30, ora andiamo a mangiare qualcosa" non mi piace come programma tutto lui senza confrontarmi. Oggi non lo sopporto e credo che non durerà poco questo mio stato d'animo nei suoi confronti.
Si ferma in un fast food Appena fuori città e scendiamo. Io prendo hamburger e patatine e lui due tranci di pizza. Sono silenziosa e non ci sarebbe nemmeno da chiedere il motivo, ma lui ovviamente non fa altro che parlare a ruota libera di qualsiasi cosa come se io non fossi qua contro la mia volontà. Mi chiedo come sia finita la partita e se sono già alla festa alla quale anche io avrei dovuto partecipare. Mando un messaggio a Charlie appena vedo che mi aveva scritto per avere notizie, gli dico semplicemente la verità è in caso, se qualcosa andrà storto lo chiamerò.
"Meghan?" sventola una mano davanti i miei occhi Jason per richiamare la mia attenzione "Meghan ti ho chiesto com'è andata a scuola dopo che è girata la voce di quella cosa che non si poteva assolutamente sapere su di te" non so perché mi risulta come se fosse una presa in giro.
"Stranamente il giorno dopo era come se non fosse mai accaduto niente"
"Bene allora"
"Si ma ce l'ho lo stesso con te"
"E dai, non potrai fare l'offesa per sempre"
"Dopo sta sera sì"
"Senti non tenermi il broncio, non sapevo a chi chiedere mettiti anche nei miei panni" sbuffo, io ci provo a mettermi nei suoi panni, ma il mio desiderio di essere alla festa insieme agli altri oscura tutto. Tengo ai miei piani ed inoltre halloween per me è la festa per eccellenza, non avevo intenzione di passarla con l'ansia che possa succedere qualcosa. "Ci divertiremo, te lo garantisco, in fondo sarà sempre una festa" sospiro e spero che abbia ragione.
"Non per fare la permalosa, ma ci tenevo ad essere con i miei amici"
"Io sono tuo amico" sollevo lo sguardo su di lui, ma non dico niente. Amico è un parolone, l'ho sempre reputato una persona con la quale mi piace passare il tempo, forse è paradossale, ma di un amico ti fidi ciecamente e con lui non è così. Reputo ormai poche persone mie amiche, basti pensare quanti ne ho persi nell'ultimo periodo.
"Comunque è ora di andare" controlla l'orario sul telefono per cui mi alzo e andiamo a pagare ognuno la sua cena solamente dopo aver insistito sul fatto che avrei io pagato ciò che ho mangiato.
Saliamo in macchina è la sua agitazione sale sempre di più, non riesce più a mascherare questo suo stato d'animo ed io non capisco perché si deve mettere nei guai.
"Jason ferma un attimo la macchina dai, accosta e parliamo due secondi"
"Di cosa?" chiede agitato.
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Sei quella vendetta che lascia l'amaro in bocca
RandomÈ appena cominciata l'estate e Meghan Mitchell, 17 anni dal carattere distaccato e freddo con le persone di cui non si fida, ma sempre con un tocco di umorismo si trova a fare i conti con Nicholas Wilson, arrogante, puttaniere e presuntuoso, per di...