III.

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*Hermione P. O. V.*

Una lacrima di gioia mi cade dagli occhi e si deposita sulla mano di quello che considero più di un fratello, poggiata sul mio viso. -Sono così felice si sia svegliato, questo zuccone ha fatto prendere un colpo a tutti. Se non fosse in un letto di ospedale, probabilmente gli avrei già lanciato qualche fattura.-

Harry: "Va bene. Ma ora voglio sapere tu come stai. Non inventare scuse. Sarò anche un po' tonto, oltre che cieco e, ovviamente, non un corvonero, ma mi accorgo quando tu o Ron non state bene...e tu non sembri stare molto bene."

-Non ci credo...lo ha detto sul serio!Oh Harry, non immagini quanto mi sei mancato. È riuscito a farmi ridre anche in un momento del genere... Devo sembrare davvero distrutta se anche lui lo ha notato.-

Herm:"... E va bene hai vinto. Ecco ved- " *SLAM*
-Eccoli finalmente ...-
*Fine P. O. V*

Un tonfo bloccò la ragazza da ciò che stavano per dire.
Entrami sussultarono e si voltarno nella direzione di quel suono, che nel silenzio della notte risultò assordante.
Trovarono presto la sorgente di tale baccano. Un medimago entrò nella stanza dove erano i ragazzi e si avvicinò al letto di Harry, seguito da un Ron col fiato corto per la corsa che aveva fatto. Infatti appena l'amico aveva dato segni di ripresa si era precipitato fuori dalla stanza per intercettare il primo dipendente che passasse di lì.

Dott. :" Signor Potter. Finalmente ha ripreso conoscenza. È stato in coma per una settimana circa. È probabile che ciò sia dovuto a causa della troppa magia utilizzata durante la battaglia, e in buona parte anche dalla stanchezza accumulata precedentemente.

I valori sembrano nella norma. Ma domani seguiremo con altri accertamenti. Ora è il caso che lei e i suoi amici riposiate.
È molto fortunato ad averli vicino."

I tre ragazzi si guardarno negli occhi e si sorrisero, consapevoli di quanta verità ci fosse in quelle parole.

Intanto il medimago si avviò all'uscita e prima di andarsene si voltò e disse:
"...grazie. Non so cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stato lei."
Detto questo si congedò.

-Non è di certo me che avrebbe dovuto ringraziare. Sono solo un assassino, che ha probabilmente agito per vendetta, nulla di eroico se cerchi solo di salvarti la pelle. Sono stato solo fortunato a uscirne vivo.
No, non è me che devono ringraziare -
E fortunatamente, i nefandi e alquanto confusi pensieri di Harry, furono interrotti da una testa Rossa che gli balzò addosso, provocando il secondo quasi-soffocamento in 10 minuti.

Ron: "Miseriaccia Harry hai dormito più del giorno di Natale, quando mamma cucina per un esercito e pretende che mangi tutto!"
Harry: "Mi sei mancato anche tu Ron. E poi non mi sembrava ti dispiacesse il pranzo di Natale"
Ron: "Oh no amico! Era un chiaro riferimento al fatto che non riesci a mangiare più di 4 portate, senza l'ausilio del riposino.
Che poi riposino... Più un coma. "
Herm: "Ronald, non tutti abbiamo uno stomaco con la capacità della stamberga!"
Harry: "Ha. Ha. Molto divertente. Piuttosto, stavo per venirti a cercare... credevo avessi lasciato a vegliare su di me Hermione, sola, di notte, in un ospedale."
Herm: " Harry! Sai benissimo che so cavarmela meglio di voi due messi insieme."
Harry: "Infatti, non mi stavo preoccupando per te, ma per chiunque entrasse in questa stanza e ti trovasse sola e annoiata. Conoscendoti sarebbe stato sopraffatto da una quantità impressionante di domande, e non escludo anche qualche maledizione se lo avessi considerato un minimo sospetto. "

E dopo uno scalpellotto da parte della ragazza e una risata generale, i tre chiacchierarono ancora per un po', finché non decisero, alle 4, che sarebbe stato meglio per tutti riposare un po' e ricaricare le batterie.

Nei giorni precedenti, infatti, Ron ed Hermione, dopo aver trascorso un breve periodo in ospedale per qualche contusione ed ematoma, non erano riusciti a dormire molto. Continuavano a fare avanti e dietro dalla stanza di Harry, anche quando non era il loro turno. Si addormentarono, quindi, insieme, finalmente sollevati.

Harry per tutta risposta non chiuse occhio per ancora un paio d'ore, e non perché avesse dormito per una settimana di fila, ma perché troppi erano i dubbi che gli affollavano la testa.

Due di questi lo assillavano particolarmente. Il primo, è la legittima preoccupazione di ciò che ne sarebbe stata la sua anima dopo "la vittoria". Era terribilmente terrorizzato dal fatto che la sua anima sarebbe stata per sempre, irrimediabilmente lacerata, senza contare il carico emotivo che ciò comportava su una sensibilità già fortemente intaccata dai gravi e numerosi lutti nella vita del ragazzo.

La seconda, per quanto un occhio esterno potesse giudicarne la notevole leggerezza rispetto a uno strappo dell'anima, era però inspiegabilmente insistente nella mente di Harry.
Così presente e prepotente da lasciarlo interdetto e stupito da se stesso.
-Come è possibile?! È l'ultima persona per cui dovrei preoccuparmi al momento. Insomma, mi sono appena svegliato da un coma di una settimana e il mio primo pensiero va a... No, deve esserci assolutamente una spiegazione. Non capisco perché ha fatto ciò che fatto, e la mia curiosità, a quanto pare, è talmente forte da farmi credere di essere preoccupato. Già.
Dopotutto, se fosse morto, non saprei mai il motivo per cui ha esitato... Anche nella camera delle necessità ha tentato di fermare il suo tirapiedi, ma probabilmente temeva che la sua bacchetta (che dovrei avere ancora io) avesse potuto rompersi.

Mi dispiace così tanto però...ha visto uno dei suoi migliori amici divorato dalle fiamme che il suo amico stesso aveva evocato, non voglio nemmeno immaginare cosa si prova. No, in realtà lo so benissimo... NO, HARRY BASTA. Per Godric! Non puoi provare empatia per lui, dannazione! Ricorda che è sempre la persona che ti ha odiato di più negli unltimi 7 anni.
_Dopo il buon vecchio Tom, ovviamente._
Ti bullizzava, ti infastidiva, ogni occasione era buona per denigrarti, e soprattutto ha sempre offeso Ron ed Hermione. Non puoi iniziare a tenere a lui solo perché non ti ha consegnato quando ne ha avuto occasione...
_Ma lui e sua madre ti hanno salvato la vita._
Ah, OTTIMO! ORA SENTI ANCHE LE VOCI. Finalmente sei riuscito ad impazzire Harry, complimenti.
_Guardati, parli anche da solo, in terza persona. E comunque non sono una "vocina" , sono la tua coscienza, razza di idiota. _
Taci.
_Ok, ma ti hanno mai detto che hai un carattere tremendo? No perché, io sono qui proprio per ricordartelo_
Merlino, quasi lo rimpiango il buon vecchio Tom.
Spero per te, che domani tu sia sparita VOCINA. Non ne posso più di voci nella testa. La mia basta e avanza.
_Già, con la zucca vuota che ti ritrovi, deve sembrarti uno sgabuzzino affollato. Ma mi dispiace comunicarti (forse non molto) che non potrai liberarti di me tanto facilmente. Sono la tua coscienza, sono te. Se mi senti è perché ne hai bisogno. _
Merlino è un incubo... -

E così si addormentò, stanco della chiacchierata con se stesso, e ancora più confuso di quanto non lo fosse appena sveglio.

La mattina, arrivò a parere di Harry, fin troppo presto quel giorno.

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S. A.

Ok non mi convince molto il modo in cui sto trattando i singoli punti di vista dei personaggi, quindi inizierò un po' a sperimentare per riuscire a trovare un metodo più incline a ciò che cerco.
Se trovate delle differenze è per questo.
Come sempre, un bacio
-Annie❣️

La mia Epifania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora