XXXV.

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Fu starno arrivare giù, e non trovarci nessuno.

Solitamente il biondo si faceva già trovare seduto al suo solito posto, con il giornale in una mano e una tazza di caffè nell'altra.
Oppure capitava che lo incrociasse per le scale, scendendo nello stesso momento a fare colazione.

Le sorelle Black usavano svegliarsi ad un orario più umano rispetto a loro, le 7:30 circa.
Ma erano ancora le 6 e...no, in effetti, lui si era addormentato più tardi del solito.
Dovevano essere almeno le 8 del mattino.

Si voltò verso l'orologio, e si accorse di avere ragione.

Non poteva di certo lamentarsi, in fondo aveva dormito.
Poco.
E male.
Ma pur sempre dormito.

Si rassegnò al fatto che, probabilmente, non c'era nessuno a casa e che quindi avrebbe fatto colazione da solo.

Era strano, non ci era più abituato.

Har: "Chissà dov'è.."

Dopo aver fatto colazione, si dedicò alle faccende. Anche Kreacher doveva essere uscito, quindi tanto valeva anticiparsi con le pulizie. Per di più era Sabato, e si sarebbero presi una pausa dallo studio fino a lunedì. Non ci sarebbe stato nemmeno Ron, poiché impegnato al negozio con George.

_Cosa c'è Golden boy? Non mi dirai che ti senti solo._
-Tu, invece, non te ne vai proprio mai, eh?-
_Difficile affrontare le tue stesse manie di protagonismo?_
-Ma tu sei me, dovresti sapere benissimo che ci sono abituato... Sono sempre stato da solo, e non mi interessano le attenzioni altrui.-
_Ma sbaglio, o in realtà è già un bel po' che ti ritrovi perennemente in compagnia di qualcuno?_
-Non dire idiozie, non c'è più posto per me.
Nemmeno tra i miei migliori amici.-
_Quando è stata l'ultima volta che sei stato solo più di un paio d'ore ?_
-...per la miseria....è da prima del processo!-
_Esatto. E in ogni caso, io mi concentrerei molto di più sul perché tu pensi ciò di te stesso._
-Stai dicendo... che sono io stesso a pensare di avere manie di protagonismo?-
_No, lo penso io. Ma io sono te quindi sì, lo pensi eccome._
-Ma non pensavo di pensare ciò di me stesso...è perché ho smesso di stare da solo? Stare in compagnia significa avere manie di protagonismo?-
_Ovviamente no, ora non ci resta che capire, perché invece tu credi sia così._
-Buon Godric, sono davvero impazzito alla fine.-

Her: "Harry! Buongiorno, giornata pulizie?"

La voce della ragazza lo destò dai suoi pensieri.

Har: "Oh, ehm...ciao Herm."
Her: "Harry, va tutto bene? Dove sono tutti? "
Har: "Hermione, ma...secondo te, io ho manie di protagonismo?"
Her: "Come mai questa domanda ?"
Chiese, poggiando sul tavolo della cucina quei tomi che portava sempre dietro con sé.
Si andò poi a sedere affianco al moro, che intanto si era poggiato al bancone della cucina, per poterlo osservare faccia a faccia.

Har: "..curiosità. Cosa ne pensi allora? Sii sincera."
Her: "No Harry, non credo tu abbia manie di protagonismo, ma forse un po' di sindrome dell'eroe. È come se cercassi di colmare il vuoto che hai dentro, tentando di risolvere i problemi degli altri non potendo risolvere i tuoi.
Ma, sicuramente, non ricerchi affatto attenzioni."
Har: "Diamine Herm...giuro che l'Avada ha fatto meno male!"
Her: "Hai detto tu che dovevo essere sincera, o sbaglio?  Aguamenti."  Aggiunse con non chalance, versandosi un bicchiere d'acqua.
Har: "Beh, sì. Ma.."
Her: "Non chiedere cose che non vuoi sapere la prossima volta. Piuttosto dimmi, come mai questa domanda?"
Har: "Non è niente, davvero.
Qualche passo avanti con la tua ricerca? "
La ragazza sospirò, lasciando andare tutta la propria frustrazione e poggiando la testa sul tavolo.

La mia Epifania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora